Con una carriera iniziata da giovanissimo già a metà degli anni ’60, una carriera che lo ha visto sempre protagonista della scena musicale e della discografia, è normale che la vita di Elio Cipri, discografico, promoter e talent scout scomparso nelle scorse ore, sia sempre stata legata a doppio filo a quella del Festival di Sanremo. Per questo anche il Direttore artistico Amadeus ci ha tenuto a ricordarlo.
Era il 2020, primo Festival di Amadeus, quando in un’intervista che ci rilasciò proprio da Sanremo ci confessava con quel sorriso unico che lo contraddistingueva, e con una punta di orgoglio, di essere giunto al suo 53esimo Festival. “Credo di essere l’unico discografico che li ha fatti tutti fino ad oggi… ne ho saltato solo uno, quello del 71 perché ero militare.“.
Tra l’altro quello del 2020 era l’anno della reunion dei Ricchi & Poveri di cui era stato, come per tanti altri artisti, primo discografico e promoter. Loro nel 1971 vinsero il Festival e lui era al militare. Il gruppo partì subito per andarlo a recuperare: “Due giorni dopo la fine del Festival sentii tutta la caserma urlare – A Cipre’ ce stanno i Ricchi & Poveri, te son venuti a prendere. Non ci credeva nessuno, nemmeno io ci credevo…”
Il Festival lo aveva anche premiato a Casa Sanremo per la sua storia legata a doppio filo e lui era entusiasta per questo traguardo. Quell’entusiasmo sano, come quello di un ragazzo che raggiunge il suo sogno e non ci riesce a credere. Perché la musica era ed è sempre stata la sua grande passione, una passione che è stato orgoglioso di passare ai figli Giorgio e Cecilia (Syria), come ci spiegò:
“Giorgio è il mio erede, quello è indiscusso, mi ha superato, è superiore a qualsiasi aspettativa Giorgione. Il figlio adorabile, è un figlio che secondo me tutti vorrebbero. Io sono il suo papà, il suo mentore ma ha fatto tanto del suo.
Provo tanto orgoglio anche per Cecilia che ha fatto tutto da sola. I consigli del suo papà sono importanti ma poi ha fatto sempre di testa sua e ha fatto un percorso bello, bellissimo.“
Il primo Festival di Amadeus, nel 2020, segnò un cambiamento che poi negli anni è diventato cifra stilistica e successo della kermesse. L’arrivo sul palco di nomi nuovi della scena, che non ti aspetti. Elio Cipri ci confessò:
“È cambiato tutto, vedere in televisione questi giovani a me fa impressione. Essendo grande di età io sono abituato a Zarillo, sono un po’ abituato alle Nina Zilli, alle Noemi, alle Arise… vedere in televisione Diodato, peraltro bravissimo, oppure il ragazzo con la maschera, Junior Cally, mi fa una certa impressione ma so che volente o nolente questo è il futuro della musica. Ed io mi adeguo perché è il mio lavoro…“
E come dicevamo in apertura oggi anche il Direttore artistico del Festival di Sanremo, Amadeus, ha voluto ricordare la figura di questo grande professionista della musica che con la sua presenza ha scandito anche gli anni della sua carriera, dal Festivalbar fino a Sanremo:
“Provo una grande tristezza perché chiaramente se na va una bella persona, un amico, una persona che nell’arco della mia vita ho incontrato decine e decine di volte, tantissime volte, in tantissimi anni. Perché è chiaro lui ex discografico, direttore artistico di molti eventi, talent scout, amante della radio e chiaramente grande esperto di musica, quindi le occasioni per incontrarci sono state molteplici. Fino a pochi mesi fa. Fino alle ultime interviste che lui mi ha fatto per la radio. Ha seguito, sempre attraverso la radio, tutti i miei Festival, mi è venuto a trovare più volte a ‘I Soliti Ignoti’.
C’era un rapporto di reciproca stima, di reciproco affetto. Quindi una grandissima tristezza. Se ne va una bella persona oltre che un grande professionista. Soprattutto una belle persona, una persona generosa, buona e sempre disponibile.“