Raffaele Renda
7 vite
Sembra un pezzo estrapolato dai primi album di Tiziano Ferro, quando l’ispirazione era quella di un certo tipo di musica r’n’b americana, alla Darkchild. Il problema è che parliamo di vent’anni fa. Certo la voce di Raffaele non ha bisogno dei miei complimenti, ma il pezzo è un po’ fragilino ed è tenuto a galla proprio dalla voce.
Cinque ½
Il sole alle finestre
La base è un po’ vuota, forse per lasciare spazio ad una voce molto bella, pura, pulita ma pure un pochetto impersonale. Questo pensiero arriva quando, ascoltando, ti rendi conto che quegli spazi lasciati “vuoti” nella base, non risultano riempiti dalla voce a cui concedevano spazio.
Cinque ½
Senza love
Inciso ficcante, che permette ampio raggio d’azione per la voce, ma anche di arrivare preciso e rimanere nella testa di chi ascolta, sia per l’incalzare che per il gioco vocale sul “love”, che è impossibile dopo averlo sentito una volta rimuoverlo. Buoni i raddoppi vocali dello special che donano un colore che forse in nessun’altra sua canzone arriva così netto.
Sette
Tasto reset
In questo pezzo si mostra il ventaglio vocale possibile del nostro, che passa dalle gravi delle strofe, su cui gioca pure con le inflessioni, fino alle alte dell’inciso, falsetto incluso. Insomma è un esercizio, però ad un certo punto diventa un po’ esasperato.
Sei =
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