27 Dicembre 2024
di Direttore Editoriale
Condividi su:
27 Dicembre 2024

Amici e conoscenti di Maria De Filippi: This is Me dimostra che c’è chi il programma sostiene e chi lascia indietro

Tra merito e percezione: This is Me e la narrazione dei talenti di Amici.

Amici Maria De Filippi This is Me seconda edizione
Condividi su:

È finito This is Me, programma di grande successo condotto da Silvia Toffanin, con cui Mediaset e Maria De Filippi hanno celebrato i talenti lanciati da Amici. Un format che, almeno nella percezione, sembra aver determinato chi deve essere considerato un successo e chi no. Si parla già di una seconda edizione che, se la storia insegna qualcosa, probabilmente non cambierà molto rispetto al senso di questo articolo. Speriamo, naturalmente, di essere smentiti.

Guardando questo This is me, mi sono tornate in mente le parole pronunciate dalla presentatrice più temuta d’Italia in almeno due occasioni.

Qualche settimana fa, durante una delle puntate di Amici, la De Filippi, spalleggiata dal suo fido scudiero Rudy Zerbi, ha affermato:

La gratitudine c’è quando hai successo. Quando non hai successo… se hai successo, sei stato qui, ma se non hai successo, siamo tutti cattivi perché non abbiamo capito.

Quelle parole, pronunciate dopo il discorso di ringraziamento di una ballerina in sfida, Teodora, mi sono tornate in mente più volte, soprattutto scrivendo articoli su cantanti passati dal programma e poi “dimenticati”.

Partendo dal presupposto che, nella mia ormai lunga frequentazione nel mondo della musica, ho assistito perlopiù a celebrazioni pubbliche di Maria e del programma da parte degli ex partecipanti, più che a critiche, la domanda che mi pongo – e che avrei voluto rivolgere a Maria De Filippi – è questa: davvero ci sono tanti talenti ingrati che accusano il programma di non averli aiutati, o forse l’ingratitudine è reciproca? Non parte anche dal programma la scelta di chi deve essere un successo e chi no?

Non è forse umano e legittimo che chi si sente dimenticato, vedendo altri ottenere possibilità che a lui o lei sono state negate, critichi il programma da cui è passat*?**

Perché, parliamoci chiaro, la televisione esercita ancora una fortissima influenza sul pubblico. Se un programma come This is Me celebra i successi di alcuni, escludendo altri, il messaggio è chiaro: questi sono i talenti che ce l’hanno fatta, gli altri (per noi) non esistono.

Affiancare artisti consolidati come Annalisa, Irama, Amoroso, The Kolors ed Emma a nomi come Wax (che grandi successi numerici ancora non ne conta), Riki (che dopo il boom iniziale ha visto crollare i numeri ma che, ricordiamo, ha incontrato dopo tanto tempo Maria quest’estate) o Sarah Toscano (che, nonostante il flop dei suoi singoli, sarà a Sanremo 2025) crea una percezione distorta.

Mancavano per motivi personali Angelina Mango e Sangiovanni, ma mancano anche nomi come Marco Carta, primo vincitore di Amici a trovare il successo discografico e vincere Sanremo, Virginio, che ha trovato successo soprattutto come autore, e Pierdavide Carone, l’ultimo artista ad essere prodotto e duettare con Lucio Dalla. Volendo, paragonandoli con Wax o Riki, ci sarebbero stati anche artisti come Aka 7even, Albe e tanti altri ancora, che comunque stanno lavorando nella musica e portano a casa numeri. Magari ci saranno l’anno prossimo…

La vita non finisce dopo amici, la carriera, a volte, sì

Mi torna in mente un’altra frase ricorrente di Maria De Filippi, ripetuta spesso negli anni al momento dell’eliminazione dei ragazzi:

La vita non finisce qui. Amici non è il mondo della musica, è solo una parentesi. È pieno di artisti che ce l’hanno fatta una volta usciti da qui.

Maria spesso cita esempi come Ultimo o Arisa, scartati dal programma, per avvalorare questa tesi. Tuttavia, quelle parole non sempre trovano riscontro nella realtà. Chi esce da Amici deve competere con una valanga di inediti dei nuovi ragazzi, oltre ai brani degli artisti già affermati. Gli inediti dei ragazzi attualmente nella scuola sono una priorità per Maria e, di conseguenza, anche per alcune delle più importanti radio, che hanno una presenza fissa nel programma.

Basti pensare che in questo momento l’invasione degli inediti – ben 9 brani – trova spazio su grandi network come Radio Italia e Radio 105, che solitamente non trasmettono emergenti, e invade con una partnership l’unico network che da anni va in controtendenza rispetto ai competitor, Radio Zeta. Insomma mors tua vita mea.

Senza la visibilità delle ospitate ad Amici, senza il supporto delle radio e dei media, riuscire a farcela diventa un’impresa quasi impossibile. Certo, piattaforme come Spotify, TikTok e Sanremo Giovani possono offrire delle opportunità, ma è una lotta impari. E se una volta si diceva “uno su mille ce la fa”, oggi sarebbe più realistico dire “uno su un milione, forse.

Nessuno pensa, ovviamente, che il programma debba farsi carico del destino di tutti i cantanti passati da lì. Tuttavia, dare spazio anche agli inediti dei ragazzi delle edizioni precedenti sarebbe un bel segnale di aiuto concreto e paritario.

Non si può poi accusare di ingratitudine quei ragazzi che vedono la meritocrazia cedere il passo ad altre logiche. Perché, alla fine, molti percepiscono una chiara distinzione tra gli Amici di Maria e i Conoscenti di Maria.