26 Febbraio 2025
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26 Febbraio 2025

Anastasio torna con “Una Cosa Semplice”, il primo singolo dopo la firma con Woodworm

"Gli ultimi anni non sono stati semplici. Tutto quello che ho fatto mi è sembrato di rincorrerlo". Poi, tutto è cambiato...

Anastasio Una Cosa Semplice
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A tre anni di distanza dall’uscita del suo ultimo album, Mielemedicina, Anastasio torna con Una Cosa Semplice, il primo singolo dopo la firma con Woodworm, che sarà disponibile in tutte le principali piattaforme di streaming e download a partire da venerdì 28 febbraio.

Il brano racchiude, in qualche modo, questi tre anni di silenzio, che in realtà sono stati pieni di musica, vissuta lontano dagli schermi. Tre anni è stato infatti l’arco di tempo necessario al rapper e cantautore per vivere, scrivere, viaggiare, laurearsi e fare cose da raccontare poi attraverso le canzoni.

Di fatto, Anastasio non ha mai amato parlare di sé, preferendo piuttosto mettere in musica i propri pensieri. Ed ecco che i suoi brani sono fatti, non solo di immagini vive, ma anche di parole che – a volte – pesano come macigni, mentre altre volano leggere come piume.

Anastasio cover singolo Una Cosa Semplice

Mi verrebbe da dire che Una Cosa Semplice è il mio pezzo d’esordio”, ha raccontato Anastasio.

Poi, ha aggiunto: “Gli ultimi anni non sono stati semplici. Tutto quello che ho fatto mi è sembrato di rincorrerlo. Un’equipe di geometri e scienziati valutava le potenziali performance di ogni mia canzone. Non avete idea di quanti pezzi non sono usciti perché ‘troppo lungo, troppo difficile, non verrà capito’. Maledetti scienziati.

Per fortuna a un certo punto mi sono ritrovato solo e ho ricominciato a divertirmi. Alla fine, cos’altro si può chiedere a un artista? Fai di testa tua. È una cosa semplice, se te ne accorgi. Quindi di testa mia ho scritto l’album che sognavo fin da ragazzino, al riparo dagli scienziati. Woodworm ci ha creduto. E oggi, morale della favola, non sono più così solo: c’è una squadra e ci sarà modo di ringraziarli uno ad uno”.

Una Cosa Semplice non è dunque altro che il primo tassello di un mosaico ben più grande, di cui Anastasio svelerà pian piano la forma, i colori e ogni particolare.

ANASTASIO UNA COSA SEMPLICE – TESTO

Con la musica firmata da Francesco Musante ed Estremo, che ne ha curato anche la produzione, il brano è stato scritto dallo stesso Anastasio, che ha così raccontato il brano:

C’è un ragazzo in una stanza che stringe il suo mazzo di chiavi. All’improvviso si accorge di esistere, si commuove, sviene e inizia il suo viaggio. Quante parole conosco per cose che non esistono”.

IL TESTO

Inginocchiato di fronte alla porta di casa
stringe il suo mezzo di chiavi
Sente il metallo, le mani
Gli occhi si fanno bagnati
Tutto gli manda segnali
Vi prego di esistere disse guardando gli oggetti sugli scaffali
Il calendario e la radio i giornali i grovigli di cavi i medicinali
Vi prego di esistere disse
pure quando non guardo
E Chiuse un occhio
poi l’altro
Ecco fatto
Ci vediamo dall’altro lato
E gli astri sorvolarono
L’uomo sdraiato
Nella cucina in soqquadro
Gli oggetti cantavano
Oh mia rivolta, amore mio
Mia rivolta, amore
Quante parole conosco per cose che non capisco
O che non esistono
quante parole mi mancano invece per dirti quello che vivo
Io che lo chiamavo amore invece era una specie di infarto era altro era sete
Era tutto era niente

Amico mio…
Tu vieni qui coi tuoi teoremi e non sai
Che amare è una cosa semplice
amare è una cosa semplice

Ma Il nostro è un amore col doppio fondo
È come svegliarsi in un sogno
Per fare a cazzotti col mostro che cambia volto
Con colpi che vanno a vuoto
Siamo mani che sfiorano mani attraverso le sbarre del manicomio strade senza ritorno
Soldati che vanno al fronte su navi che vanno a fondo
E Tu illesa, nuda sei la faccia buia della mezzaluna
Una poesia una pretesa assurda
L’uomo, il sogno la distesa azzurra La rivolta sì, l’ho amata come una donna
e una donna come fosse l’unica via di fuga
Mentre il mondo brucia
Guarda come luccica
Quante parole conosco per cose che non capisco
Che non esistono
Se a dirle mi sento ridicolo
Forse è il momento di stare zitto
Ma per le strade la rete neurale si espande
Arriva fin dentro le case le stanze
I sogni di tutti ci rendono stupidi
Due solitudini insieme ne formano un’altra più grande
Usciamo di casa rubiamo un fucile e spariamo alle telecamere
Alziamo le barricate scaliamole e usiamole per evadere
Oh mia rivolta
Amore mio
Oh mio rivolta
Amore
Oh mia rivolta amore
Oh mia rivolta amore mio
Oh mia rivolta amore


Foto di copertina a cura di Andrea Venturini