Anche in questo giorno festivo il nostro Fabio Fiume è pronto come tutte le settimane a darci in anteprima la sua opinione sui singoli in uscita domani.
Attenzione i voti espressi alla fine della “minirecensione” sono attribuiti in scala al percorso dell’artista in questione e non mettendo in paragone un canzone di un artista e quella dell’altro.
Biagio Antonacci & Pino Daniele – One day
Non posso sentire la voce di Pino senza provare uno strano brivido. Questo pezzo l’indimenticabile bluesman partenopeo lo ha composto con l’amico di Rozzano e fa quasi dispiacere pensare che non glielo sentiremo mai cantare assieme. “Ho bisogno anche di questo dolore, e tutto prende un senso” cantano i due. Provo dolore mentre ascolto, ma non riesco a non essere contento del senso di bellezza che mi da riascoltare una cosa nuova Pino. Grazie quindi Biagio.
Otto
Antonino – Gira
La voce di Antonino è sempre bella, corposa, riconoscibile, eppur qui svilita. Nel cercare di piacere alla radio, che non l’hanno mai amato troppo, il nostro è finito in una canzoncina un po’ inutile dove le strofe, interessanti per metrica e bit avrebbero meritato un inciso più corposo; questo sembra uno scarto dei primi dischi di Ambra.
Cinque
Boomdabash – Portami con te
Ma Major Lazer è ormai un must? Il pezzo di suo non è male, anche se aver eliminato il cantato in dialetto toglie q l’unico barlume di originalità che poteva esserci visto che inizio ad averne abbastanza di questi arrangiamenti, che arrivano ad invadere anche questo reggaeton. Boomdabash arrivate tardi!
Quattro 1/2
Pierdavide Carone – Solo per sempre
Prove di ritorno per il Carone messo un po’ da parte in questi ultimi anni. Inciso stranamente corale, voce piena d’echi atti a dare più scioltezza alle note di Pierdavide, che il rauco naturale rende sempre un filo più pesanti. Ritmo accattivante e prova tutto sommato accettabile anche se ha fatto cose migliori, decisamente.
Sei
Daniele Groff – Sempre nella mia testa
Partito quasi come emule italiano dei fratelli Gallagher e dei loro Oasis, Daniele ha intrapreso un percorso tortuoso per trovare una sua personalità compositiva, perdendo anche un po’ di contatto con l’esposizione mediatica. Tuttavia le ultime cose pubblicate sono state tutte di livello ed anche questo nuovo singolo, con la sua vena malinconica, non tradisce il nuovo, convincente, percorso. Il problema è sempre lo stesso. Basterà?
Sette
Emis Killa – Cult
Funzionale, speziato al punto giusto, un po’ troppo passato al setaccio col vocoder, il tutto però perché l’attuale coach di The Voice ci sta provando sempre più gusto nel cantare, ma non essendo una voce ci vuole l’aiutino. Funzionale dicevo, ma forse non così d’impatto da essere apripista ufficiale al ritorno sulle scene. E’ solo un compitino assolto.
Sei
Madh – Powerlife
Anche qui c’è tanto Major Lazer, solo che Madh queste cose le faceva già l’anno scorso e pure prima che diventassero moda. Comunque lo trovano complicato da passare in radio ( infatti gira pochissimo ) eppure Madh continua ad essere interessantissimo e meritevole di attenzione prestata anche a più ascolti, che rivelano di volta in volta cose diverse nei suoi pezzi. Anche stavolta gliel’ho concessa e non mi sono affatto pentito.
Sette
Marianne Mirage – La vie
Strada francese per la talentuosa nuova voce ammirata spesso nell’ultima fatica televisiva di Piero Chiambretti. Funziona l’arrangiamento caldo, con punte elettroniche e sensazioni multiculturali. Come dire? Una canzone leggera, ma specchio preciso di chi la interpreta.
Sei ½
Marracash & Gue Pequeno – Nulla accade
Due dei re dell’attuale hip hop italiano uniscono le loro forze per un lavoro che potrebbe metter d’accordo più palati, seguaci del settore. Il singolo è chiaramente scelto con cura, in maniera tale che le radio non debbano fare pari e dispari se inserirlo in playlist o meno. Molto radiofonico senza però rinunciare ad una certa audacia ai rapper concessa: Uomini vanno a mignotte, sperando che le figlie non lo diventino… Effettivamente!
Sette ½
Marvin – Oltre
Convincente debutto al passo con produzioni internazionali importanti, i Marvin da Como con “Oltre” mettono in riga tanti giovani della nostra musica che nascono però già vecchi. Voce solista interessante e dal registro tendente all’alto in maniera efficace, senza strafare. Ottimo esordio
Sette +
Nada – L’estate al mare
E’ ormai sempre più la nostra Marianne Faithfull e qui descrive l’estate dal punto di vista di chi proprio non l’ama. Perché la stagione bella, a cui i più propendono con le braccia aperte, per altri è sinonimo di zanzare e fresco introvabile per dormire. E’ pomeriggi passivi senza impegni che possono essere interminabili. La chitarra che disegna la melodia principale è pura evocazione di queste apatie lascive fatte di pensieri ed attese. Più che una canzone, un racconto molto teatrale.
Sei ½
Noemi – Idealista
Per favore potete dire a Noemi che non è la nuova Fiorella Mannoia? Ma perché in un disco così bello, come quello suo, che sta scivolando purtroppo via senza troppi sussulti, scegliere il singolo meno singolo di tutti? Idealista non è affatto brutta, non si confonda, ma è un brano penalizzante per una carriera che sta avendo qualche difficoltà di troppo nell’ultimo periodo, perché continua ad avvicinarla troppo alla regina delle rosse della nostra musica, fosse solo per l’autore, che tanto già per lei ha scritto. E poi Ivano Fossati, tranne rarissime eccezioni, non è mai stato un cantante da singolo, quindi cosa ha fatto pensare che quello scritto per Noemi lo fosse? Ribadisco non giudico la canzone, comunque alta, ma la scelta promozionale.
Quattro
Paolo Meneguzzi – Sogno d’estate
La sua felicità di star assieme a lei è così grande che lo grida a tutto il mondo che è il suo sogno d’estate…. Con tanto di scritte sulle metropolitane e feste in riva al mare a cui va da solo ma lei non se ne deve preoccupare… si certo! Mi verrebbe da chiedere a Meneguzzi quanti anni ha, perché forse più che felicità mi sembra immaturità. Vogliamo poi commentare l’omaggio a Dalla nel testo? Siamo sicuri che da dove si trovi Lucio non stia convincendo chi di dovere per una bella scomunica?
Quattro =
Pooh – Ancora una canzone
Arriva il nuovo inedito dei Pooh per festeggiare il loro storico repertorio ufficialmente. Il pezzo è corale, tutti i 5 ( perché ora c’è anche Riccardo Fogli come sanno anche le pietre ) cantano la loro frase un po’ in stile Spice Girls, coinvolgendosi tutti poi nell’inciso. Il problema di questo pezzo, che arriva a promuovere la storia è che la storia ahimè, lo schiaccia.
Quattro ½
Sugarfree – Ti amo a Milano
Gruppi che scoppiano, con voci soliste che credono di spaccare il mondo e la band che prova a ricostruirsi da sola e poi?… Non succede nulla. Storie che si ripetono, così come i tentativi di riconciliazione. Anche gli Sugarfree cedono a questa regola non scritta e riammettono Matteo, la voce delle loro uniche hits. La differenza si vede subito e “Ti amo a Milano” da subito lo stacco alle cose fatte da separati. Difficile che tornino i fasti di Cleptomania però, anche perché le parti in causa si sono divertite a distruggerli troppo in fretta per poterne giovare 11 anni dopo.
Sei+
Paolo Vallesi – Estate
I bei tempi sono passati da un po’ eppure Paolo si è proposto con cose abbastanza interessanti nell’ultimo anno. Troppo poco per aprirgli nuovamente le porte della radiofonia? Forse. Intanto la sua missione continua con questo nuovo ulteriore singolo, che non tradisce la sua storia, senza metterlo fuori contesti attuali.
Sei +
Elisa Rossi – Da qui
A volte Elisa Rossi ( che è il suo vero nome ) altre Viola Selise ( che è lo pseudonimo d’arte ) la musica non cambia. Elisa continua un viaggio tra sonorità retrò, melodie anni 60, per un composto che però non lesian di essere estremamente contemporaneo. Difficile per i palati più mainstream, appetibile per chi cerca quel quid in più.
Sei 1/2