Nuovo appuntamento con la rubrica di Fabio Fiume che recensisce per noi in anteprima i singoli in uscita domani 9 settembre…
Tra cui Francesco Gabbani, Alvaro Soler ed Emma, Dylan Magon e Samuel Romano.
Vi ricordiamo che le votazioni espresse al termine della minirecensione sono relative alla carriera dell’artista in questione e non sono da intendere come paragone tra brani di artisti diversi.
I voti inoltre non rappresentano il parere di tutta la redazione di All Music Italia ma di Fabio Fiume, autore dell’articolo.
Alice Agus – E’ tutta colpa del mare
Voce delicata così come la bellezza sia della cantante che dei posti in cui è stato girato il video. Peccato che il brano sia un po’ solito seppur non deplorevole. Te la fa notare ma non emergere.
Sei =
Niccolò Bossini – Tu mi lasceresti anche morire
C’ è troppo Cremonini dentro ad un brano pur simpatico e scorrevole, che azzarda il paragone tra un rapporto allo start ed una partita a Risiko. Prendendo un po’ qua e un po’ la, però finisce che l’originalità alla fine si consumi tutta nel titolo.
Cinque ½
Francesco Gabbani – In equilibrio
Si gioca con un arrangiamento di inciso che ricorda molto cose internazionali alla Kygo. Francesco ci mette una sapienza elettronica efficace, su cui appoggia i compromessi che tengono assieme un rapporto di cui ci racconta. Il finale tronco sa però di “arronzato”
Sei
Le Tendenze – Brivido
Inciso potente dalle intenzioni rock che sovverte una strofa pop basata su chitarra e batteria che ha forse nell’essenzialità il suo guizzo maggiore. L’inciso fa molto cose del tipo Blink 182, ma ci può stare. Possono meritare attenzione.
Sei +
Ligabue – G come giungla
C’è un po’ di “Perverso” di Tiziano Ferro in questa G come Giungla che riporta Ligabue sulla scena. Considerando però che tempo addietro “Ti scatterò una foto” del cantautore pontino aveva in se “Ho messo via “ di quello emiliano, direi che siamo pari. Funziona radiofonicamente e scosta Ligabue da un periodo abbastanza ripetitivo. Il testo per quanto la scivolata proprio nell’inciso ( il tutti giù per terra ‘nse po’ sentì! ) ha una forza importante manifesta, un grido contro ciò che non va in un paese in cui si conta solo attraverso i “mi piace”
Sette ½
Dylan Magon – Atomi e molecole
Rapper a The Voice of Italy, cantante black adesso, Dylan Magon prova con questo singolo ad invertire la rotta di tutti i concorrenti del Talent di Rai Due e cioè la ruzzolata verso l’anonimato. Buona fattura, voce tirata fuori con veemenza, ma senza una grandissima cifra distintiva. C’è, ma è da registrare.
Sei +
Modà – Francesco
Francesco scrive di se e della sua crescita, del rapporto con i suoi e di argomenti che per i giovani posson persino apparire vetusti come l’educazione, il sacrificio, la forza di volontà, il passo indietro preferito ad atteggiarsi a galli del pollaio. L’arrangiamento fa tanto Modà, ma il cantato, tenue, fa stranamente poco Kekko. Magari i giovani di oggi avessero dai genitori consigli così…
Sei ½
Max Pezzali – Non lo so
La ballata non è più solo un vezzo per Pezzali. Non lo so però non ha la forza di altre sue cose, nonostante un testo più vicino all’età del nostro non sempre cantore adatto ai testi proposti, sempre filo giovanilistici. Qui si parla di tempo che dissolve i colori delle delusioni e di muri da buttare giù per stare assieme, tanto dove saremo domani nessuno lo sa. Eppur manca qualcosa.
Cinque ½
Samuel – La risposta
Personale e facilmente riconoscibile, Samuel ( Romano ), leader storico dei Subsonica offre una buona prova anche da solista. Produce Canova che interviene con l’intelligenza di chi da forma si, ma non snatura e non appiattisce e così Samuel arriva sempre con un’identità ben precisa.
Sette
Alvaro Soler & Emma – Libre
Lanciato in piena estate sarebbe stata una hit sicura. Ma come fare con “Sofia” che riecheggiava in ogni dove? In realtà il pezzo non leva e non mette almeno a Soler, sempre leggero e con poche sfumature, mentre per Emma è un’inedita possibilità espressiva, visto che così pacata non la si è mai sentita. Res
Cinque