Agosto è alle porta e le uscite radiofoniche diminuiscono di settimana in settimana, ciò nonostante ecco tornare la rubrica in cui il nostro Fabio Fiume recensisce e da i voti ai brani che saranno in radio a partire da domani 8 luglio.
Vi ricordiamo che le votazioni espresse al termine della minirecensione sono relative alla carriera dell’artista in questione e non sono da intendere come paragone tra brani di artisti diversi.
E allora procediamo con l’Anteprima ascolto singoli 8 luglio.
Canova – Portovenere
Già in gara tra i giovani del Coca Cola Summer Festival dell’anno scorso, tornano proprio in estate e sembra che questa sia la stagione più adatta a loro. Il brano di quest’annata è leggero e solare, ma ispirato nella storia raccontata; una storia che potrebbe essere di tutti. Strofe raccontate, inciso molto aperto e melodico.
Sei +
Elio e le Storie Tese – Bomba intelligente ( con Francesco Di Giacomo ) + China Discobar + Vacanza alternativa
Ad ognuno gli Eli che preferisce. Geniali, musicalmente perfetti, sia nella dance 70 di China Discobar, che nel funk di Vacanza alternativa (dove interviene Paola Folli) ed ancor più speciali nel renderci la voce importante di Francesco Di Giacomo di cui completano Bomba intelligente, scritta dall’indimenticato cantautore. Ad ognuno i suoi dicevo, tanto come si sceglie non si sbaglia. Qualcuno ( anche in occasione di Sanremo e del mio entusiasmo per loro ) dice che stancano? Si, probabile a secondi ascolti! Ma almeno ti regalano un sussulto al primo. In quanti lo fanno?
Sette ½
Entics – Revolucion
Anche Entics, giovane dal sangue molto urban con l’istinto canterino, cede agli effetti alla Major Lazer. Il brano è un reggae piacevole e caldo, molto estivo, con rinforzo vocale riuscito nell’inciso, che fa molto Giuliano Palma che però ha messo da parte l’amato passato musicale. Si gioca buone chance di emergere definitivamente.
Sei+
Thomas Grazioso – L’amore scotta
Ex Amici senza aver lasciato traccia del suo passaggio, ex Carramba Boys che … meglio sorvolare, ex FourONe, boyband di cui avrei voluto tanto dimenticare l’esistenza, Grazioso meriterebbe il premio come “Miglior Stacanovista” dello spettacolo italiano. Tra prove come attore e quelle come teatrante fino a figurante televisivo, continua a provarci con la musica di tanto in tanto e questo, essendo il primo amore, gli fa onore. Un po’ meno questo pezzo inutile, pieno di manierismi interpretativi che mancano però della cosa fondamentale: personalità. Una voce come tante, finanche bella, ma che non balla e nemmeno potrebbe sperare di farlo di certo, con un pezzo del genere.
Quattro
Molella & Valentini – Make me fly
Ridondanze che vengono da altre produzioni, soprattutto nel cantato, che ricorda da vicino Fly high di Shaggy, dove l’inciso era interpretato da Gary Pine. Funziona indubbiamente, ma è facile se si resta nei confini dello stereotipo, del già sentito.
Cinque
Oove & Damon Sharpe – Free spirits
Continua il progetto di conquista dei mercati esteri per il duo Oovee , che qui collabora con il songwriter americano Sharpe per un pezzo forse non così d’impatto, come altre produzioni dance del momento, ma comunque in linea con il loro percorso.
Sei
Punkreas – Il lato ruvido
Gruppo storico del rock punk italiano, per questa Il lato ruvido danno la sensazione di un Ligabue incazzato, con belle chitarre toste in prima linea, batteria protagonista ed un testo che di politicamente corretto ha proprio poco. In tanti sono i colleghi che potrebbero sentirsi con il ditino puntato contro, e non a torto.
Sei ½
Ron & La Scelta – Aquilone
Ballata intensa che accoppia due voci molto diverse; il senor Ron con la sua forte personalità interpretativa ed il vocalist de’ La Scelta, meno personale, ma dal cantato molto leggero e scorrevole. Un’accoppiata riuscita per un brano ampio, che sembra proprio dipingerle le traiettorie di un Aquilone trainato dal vento.
Sette
Amato Scarpellino – La nostalgia
Niente! Devo per forza ricordarmi di FourONe ( vedi Grazioso )! Anche Scarpellino viene da quell’esperienza. Ma anche qui il discorso resta lo stesso: cosa ti ha insegnato quell’esperienza? Nulla se scegli di proporti con questo brano che forse nel 1992 avrebbe avuto qualche speranza…
Quattro
Federico Scavo – Que pasa
Intenzioni latine, trenini già in partenza… il passo è breve; E’ come la sigaretta dopo il caffè! “Que pasa” potrebbe allungarsi anche ai mesi autunnali e sconfinare fino alle feste di fine anno. Non passa alla storia ma in diverse feste sicuramente si.
Sei
Francesco Serra – Il mio sole sei te
Alla partenza della base mi ha ricordato di Words di Fr. David in versione accelerata, poi diventa altro, pur restando in territori elettronici. Il testo è un insieme di frasi anche ad effetto ma senza un senso continuo. L’inciso, ad esempio, cosa c’entra con tutto il resto? Mah!
Quattro ½
Jo Squillo – Spinball
Ha attraversato decadi musicali indenne, pur senza particolari meriti, visto che, al contrario della sua vita da conduttrice di moda, quelli musicali usati nel tempo di abiti le stavano tutti male. Punk inutile degli inizi, italo dance inosservabile tranquillamente poi, oltraggiando persino i Carmina Burana di Orff, fino a cercare di portare la house nella musica italiana all’inizio dei 90, con risultati che variavano dal nauseabondo all’urticante. E quando meno te l’aspetti? Arriva un buon pezzo dal beat sostenuto e produzione all’altezza dei canoni internazionali. Peccato per la pronuncia inglese davvero scolastica, però Spinball non merita di certo brutti pensieri.
Sei +
Stadio & Vasco Rossi – Tutti contro tutti
Decidono di tirare gli Stadio per il nuovo singolo a cui spetta di mantenere alta l’attenzione dopo il festoso Sanremo e trascinare il disco al traguardo dell’oro, a cui non manca molto. Ed interviene anche Vasco, amico di sempre, e conferisce subito l’idea di uno di quei pezzi adatti a lui, da usare nelle sue strategie promozionali, e cioè come primo singolo, che si rivela però sempre di attesa, per lanciare solo poi il suo asso nella manica. Piacevole,un filo meno cult rispetto a se l’avesse incisa il Blasco, ma una notevole botta di vita!
Sette
Zebra Fink – Niente di speciale
Rock spinto con bella voce a corredo che sa fornire nelle intenzioni interpretative giuste pause espressive, giuste per un brano come questo che gode di variazioni di tempo non così comuni e frequenti nella musica leggera. Ritmica molto buona.
Sette