E’ uscito il 20 settembre per l’etichetta Rusty Records Casa Mia, Casa Tua, Casa Nostra, il secondo singolo del cantautore toscano Bouvet. Il video, particolare in quanto il cantautore non appare se non come voce fuori campo, è in anteprima oggi su All Music Italia.
Già il primo singolo Notte Blu aveva mostrato le qualità compositive e interpretative del cantautore (Ne abbiamo parlato Qui).
Casa Mia, Casa Tua, Casa Nostra è un brano pop dal forte sapore autobiografico.
“Casa Mia, Casa Tua, Casa Nostra, come ogni mia canzone, parla di me, della mia storia.
Il brano è nato in maniera totalmente naturale, senza alcun tipo di ragionamento dettato da dei canoni discografici da seguire, e il testo per me, così come l’arrangiamento per Mirko Mangano, non hanno fatto altro che sottolineare le nostre caratteristiche personali, il nostro percorso e perché no, anche le nostre influenze musicali.”
Queste le parole di Bouvet, che nel singolo ha trasposto in musica diversi frammenti della sua vita, raccontandola attraverso immagini popolari.
Il caffè è il simbolo per eccellenza dell’accoglienza, ma anche il divano, luogo di intrattenimento con l’ospitato ed elemento immancabile nell’arredamento di un’abitazione. Senza dimenticare il cuore, che per molte persone resta un luogo invalicabile, difficile da conquistare.
Il brano è stato registrato e mixato presso Media Wave Studio di Massa da Mirko Mangano, mentre il mastering è stato curato da Tommy Bianchi presso White Sound Mastering.
ANTEPRIMA VIDEO – BOUVET – CASA MIA, CASA TUA, CASA NOSTRA
“Per la prima volta in vita mia, mi sono divertito a ideare e scrivere il mio primo videoclip e a co-dirigerelo con Davide Barducci (SBM Studio), questo mi ha dato la possibilità di sottolineare aspetti del testo e di rendere ancora più reale il racconto autobiografico che è racchiuso all’interno del brano. Un’esperienza unica.”
Così Bouvet presenta il videoclip scritto e diretto insieme a Davide Barducci.
BOUVET
Bouvet è il nome d’arte di Filippo Checchi, nato nel 1989 a Pietrasanta (Lu), con un passato da rapper.
“Nella mia famiglia non ci sono musicisti, né produttori o cantanti. Non fraintendetemi, in casa mia la musica è sempre esistita; ricordo ancora mia madre giù in cucina con la radio accesa a tutto volume, ma diciamo che in salotto non c’erano chitarre o altri strumenti musicali, né un microfono o un sequencer. Niente.
Fino ai miei 16 anni, almeno, fino a quando mi innamorai del rap e della scrittura e decisi di buttarmi a capofitto in quelli che sarebbero stati i miei primi brani.
Da lì, sono successe diverse cose: ci sono state soddisfazioni e delusioni, persone di passaggio e altre con cui mi confronto tutt’oggi.
Durante questo percorso mi è capitato di esibirmi in giro per l’Italia, collaborare e crescere, cercando di dare sfogo alle mie idee e cercando di vivere a pieno e a cuore aperto la mia musica, la stessa musica che mi ha portato a conoscere Mirko Mangano, mio attuale arrangiatore e partner artistico; quello con Mirko è stato un incontro fondamentale per ciò che faccio e sono oggi. Con lui ho scoperto un altro lato della musica che non conoscevo, il lato più tecnico.
Qualche anno più tardi, infatti, dopo aver appreso più nozioni possibili e frequentato corsi di approfondimento, ho iniziato a lavorare nel suo studio come tecnico del suono e questo mi ha dato la possibilità di conoscere artisti, grandi e piccoli, musicisti e tecnici e così mi sono trasformato in una spugna in grado di assorbire informazioni e consigli da chiunque passasse di lì.
È stato un viaggio intenso che mi ha arricchito artisticamente e personalmente, un tragitto che mi ha condotto a riflettere e a reinventarmi, portandomi a sperimentare nuove sonorità e nuova musica, lasciando il passato ai ricordi e un futuro tutto da vivere.”
CASA MIA, CASA TUA, CASA NOSTRA – IL TESTO
Testo e musica di Filippo Checchi (Bouvet)
Edizioni: Rusty Records s.r.l. / Urban Sound srl
Sopravvissuta come me ricordo bene quando ti incontrai
bella come nessuna non lo è stata mai
vittima di un amore effimero
tu in cerca di un posto dove andare
ed io col cuore sfitto, libero.
Sai per me puoi anche entrare subito se vuoi
però al momento ti avviso che è un po’ in disordine
del resto il cuore lo arredo con storie quotidiane
e ultimamente a me sta andando tutto un po’ a puttane
Ah, scusa il francesismo
scusami se insisto
ma dai che aspetti entra a dare almeno un’occhiata
non è tanto grande ma è accogliente, se ti piace resta
altrimenti vai, sarai l’ennesima che se n’è andata
Casa mia, casa tua, casa nostra
questo ormai non è più importante
che sia un caffè, il cuore o il divano
quello che abbiamo
lo condividiamo
casa mia, casa tua, casa nostra
questo ormai non è più importante
ma quale condividere
noi due non condividiamo
noi molto di più
noi due ci abitiamo.
Condividere per me è sempre stato il problema
ma con te sarei pronto a condividere la vita intera
giornate di sole, il mare di luglio
giornate in cui piove, periodi di buio
Corro troppo si lo so ma il cuore è ingordo
la testa ama passeggiare, ma lui no
batte impazzito perché abituato al freddo
e la tua visita è riuscita a scaldarlo almeno un po’
quindi non andartene, mettiti comoda
leva le scarpe e trasloca subito
sai, io di solito sono un duro
di solito sono un burbero
ma tu smonti l’armatura e mi rendi debole e stupido
Casa mia, casa tua, casa nostra
questo ormai non è più importante
che sia un caffè, il cuore o il divano
quello che abbiamo
lo condividiamo
casa mia, casa tua, casa nostra
questo ormai non è più importante
ma quale condividere
noi due non condividiamo
noi molto di più
noi due ci abitiamo.
Chiudi fuori la città
dimentichiamoci il mondo
viviamoci fino in fondo
Chiudo fuori la città
dimenticandomi il mondo
vivendoti fino in fondo, in fondo
Casa mia, casa tua, casa nostra
questo ormai non è più importante
che sia un caffè, il cuore o il divano
quello che abbiamo
lo condividiamo
casa mia, casa tua, casa nostra
questo ormai non è più importante
ma quale condividere
noi due non condividiamo
noi molto di più
noi due ci abitiamo.