E’ uscito lo scorso 15 luglio il nuovo singolo del duo Serpenti Saturno non aspetta. Si tratta del secondo brano che segna il ritorno di Luca Serpenti e Gianclaudia Franchini e che arriva dopo I Giorni di Ulisse.
La mitologia è nuovamente fonte di ispirazione per il duo. Saturno, dio del tempo, famoso per aver divorato i suoi figli, in questa istantanea, divora i noi di ieri scatenando un loop di dolce nostalgia.
“Dopo I giorni di Ulisse, abbiamo continuato il nostro viaggio all’interno della mitologia per dare voce ai nostri pensieri. La fonte di ispirazione per questo brano è stato ‘Saturno che divora i suoi figli’ di Goya. E’ un quadro scuro, violento e potente. Ci siamo immedesimati nei figli di Saturno che vengono divorati dal tempo e quello che ci rimane è una nostalgia per quello che si è stati.”
I Serpenti tornano dopo 5 anni di pausa e sembra che il tempo si sia fermato. Pop ed elettronica, un connubio che i due artisti hanno utilizzato come manifesto per portare dal vivo il loro progetto musicale. Dal 2007 hanno pubblicato 3 album e suonato in Italia, Regno Unito, Stati Uniti e Cina e hanno preso parte a Festival internazionali come il Sziget Festival di Budapest.
Durante il periodo di stop dai Serpenti, Luca e Gianclaudia (Qui la nostra intervista) hanno consolidato la carriera di autori e producer per Sony Atv. Si sono inoltre impegnati in Phantafox, progetto parallelo deep house cantato in inglese e pubblicato con Ego Music che ha avuto un ottimo riscontro con il singolo Love the noise.
ANTEPRIMA VIDEO SERPENTI – SATURNO NON ASPETTA
Il concept del videoclip di Saturno non aspetta è incentrato sulla piccola Elsa Serpenti, la figlia di 4 anni di Luca e Claudia, nei panni di una Claudia per sempre bambina. Un’immagine che stride con il mantra ricorrente nel brano della nostalgia di quello che non si è più.
“Per il video, girato ad Aprile durante il lockdown, abbiamo scelto come protagonista Elsa, la nostra bimba di 4 anni, che per noi incarna perfettamente il concetto dell’innocenza e del tempo che passa. Ci piaceva che fosse una bambina a dare il volto ad un concetto così adulto.”
SATURNO NON ASPETTA – IL TESTO
(Gianclaudia Franchini – Luca Serpenti
Edizioni – Emi Music Publishing Italia Srl)
Sembrano radici
Che si mischiano al blu
Le dita fuori dal finestrino
Virgole felici
Le mie lentiggini
Non è così difficile
Non è così difficile
Oh lascio tutto com’è
E nel retrovisore c’è
Quello che non serve
La memoria
Cambia la bellezza
Saturno non aspetta
Divora l’innocenza
Non saremo mai gli stessi
Ho già nostalgia di tutto quello che non siamo più
Ho già nostalgia di tutto quello che non siamo più
Come un animale
Se ne sta docile
Il sole sulla zona industriale
Storie abbandonate
Sotto la ruggine
Non siamo più in pericolo
Non siamo più in pericolo
Oh lascia tutto com’è
Non siamo più in pericolo
Ma ci penso
La memoria
Cambia la bellezza
Saturno non aspetta
Divora l’innocenza
Non saremo mai gli stessi
Ho già nostalgia di tutto quello che non siamo più
Ho già nostalgia di tutto quello che non siamo più
Un dio che si spaventa
Divora quelli che non siamo più
Saturno non aspetta
La memoria
Cambia la bellezza
Saturno non aspetta
Divora l’innocenza
Non saremo mai gli stessi
Ho già nostalgia di tutto quello che non siamo più
Saturno non aspetta