Dopo l’esordio con il precedente singolo, Faccio senza di te, i fratelli Anthony & Vittorio Conte, torneranno in radio dal 16 marzo con un nuovo singolo intitolato Foglie di un tempo.
Il brano uscirà per MM LineProduction Records e Universal Music Italia e sarà il banco di prova per il lancio del primo album dei cantautori la cui uscita è prevista per questa primavera.
Composta dai due fratelli Foglie di un tempo è una canzone che, attraverso un testo indiretto e non esplicito, affronta una tematica purtroppo ancora attuale nel nostro paese ma non solo… la violenza sui minori.
La canzone è un racconto ispirato dalla storia realmente accaduta ad una persona a loro cara. A curarne la produzione e l’arrangiamento è Alex Trecarichi.
“Foglie di un tempo è un brano tratto da una storia vera – raccontano Anthony & Vittorio Conte – abbiamo voluto parlare di un argomento controverso e delicato, come la violenza sui minori.
Il nostro intento è stato quello di raccontare questa storia in maniera piuttosto particolare, ovvero attraverso due prospettive differenti: quella del carnefice e quella della vittima. Per chi subisce inevitabilmente il passato riemerge quotidianamente, si rimane intrappolati in un limbo. Anche quando pensi di aver superato quel momento, questo si ripresenta, attraverso i ricordi, facendoti rivivere tutto come un Déjà vu“.
Anthony & Vittorio Conte fratelli nati rispettivamente a Manduria (TA) e a Bordighera (IM), classe 1993 e 1990, dopo la pubblicazione di due album da parte di Vittorio (Sogno e realtà del 2008 e Sono solo briciole del 2012) da circa due anni hanno deciso di formare un duo.
Il loro progetto è stato inizialmente seguito dal noto produttore discografico Piero Calabrese, oggi scomparso.
Attualmente, seguiti dal produttore esecutivo Maria Totaro dell’etichetta discografica MM LineProduction Records, stanno lavorando al loro album d’esordio che sarà distribuito da Universal Music Italia, da aprile sarà disponibile nei negozi tradizionali, in digital download e su tutte le piattaforme streaming.