5 Ottobre 2024
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5 Ottobre 2024

Anzj sceglie sonorità hyperpop per il suo album d’esordio “Illumina”

Il disco diventa così un perfetto ponte tra il mainstream e le nuove tendenze della musica contemporanea

Anzj Illumina
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ANZJ, GUIDA ALL’ASCOLTO DELL’ALBUM “ILLUMINA”

ENTRATA, INGRESSO
È il preludio di quello che sarà il viaggio dell’album. In questa fase l’artista si ritrova schiavo delle dinamiche basate sulla F.O.M.O legate ad una grande città, dove può essere forte la paura di rimanere esclusi rispetto a ciò che accade intorno. Anzj racconta il cambiamento che ha vissuto, partendo dal momento in cui la musica era solo una passione, fino a quando è diventata un lavoro vero e proprio. Così comincia l’ascolto, con una sorta di redenzione che parte dal punto più basso della sua vita.

SOMMA DI NOI
È la traccia più esistenziale del progetto. Anzj affronta qui il tema del mistero, della perdita di una direzione e della volontà di autodefinirsi, proprio perché l’essere umano non conosce le cause della vita. Allo stesso tempo, si tratta della traccia più elettronica, con un drop completamente strumentale. Insieme a Crepuscolo è il brano più scuro dell’album.

SURF
Rappresenta la volontà di uscire dalla ciclicità e dalla quotidianità, che come un’onda continua a travolgerci e a sommergerci. Da qui l’artista vive una presa di coscienza e si rende conto di ciò che ha solo nel momento in cui lo perde, esplorando la sensazione che si prova quando non si riesce più a vedere quello che vorremmo nella sua interezza, proprio come un’onda che arriva e travolge, per poi andarsene.

RALLENTI IL TEMPO
Unica ballad dell’album, il brano più classico e pop del progetto. Anzj descrive la sensazione che attraversa una persona quando è in sintonia con qualcun altro: sembra che il tempo si fermi, tanto da voler rimanere intrappolati in questi istanti.

DUE GIORNI
L’artista si trova davanti all’idea che qualcosa possa cambiare molto velocemente, nell’arco di pochissimo tempo, ma anche di fronte alla difficoltà di ammettere i propri errori a causa dell’ego.

CREPUSCOLO
Una traccia di trasformazione, una delle più oscure dell’album, in cui l’artista racconta le paranoie che tengono svegli la notte. In questo brano Anzj sperimenta il sintetizzatore della Yamaha, tramite cui realizza quasi tutti i suoni, iniziando quasi una sfida personale: l’artista, infatti, vuole oltrepassare i limiti di questo strumento.

PER UN ATTIMO CON TE
Traccia prettamente romantica. È una vera dichiarazione da parte dell’artista, che vuole conoscere una persona e passare del tempo con lei, tanto da essere disposto a fare qualsiasi cosa: “pur di passare un attimo con te, faccio cose che non ho mai fatto”. Questa è la canzone che meglio fa da ponte tra il linguaggio mainstream/pop e quello che Anzj vuole portare al pubblico mediante l’evoluzione della sua musica. È il perfetto punto di collegamento tra lo stile passato e quello presente.

ROSSETTO
È il continuo naturale di Per un attimo con te. La trasposizione di una storia inizialmente ipotetica all’interno di un rapporto reale, che, concretizzandosi, diventa passato. Da qui è naturale il confronto tra ciò che c’era prima – l’idea di una relazione solo immaginata e sperata – e quello che resta dopo la sua fine.

FEVER DREAM
È, a tutti gli effetti, la messa in musica di un sogno febbrile. È malinconia e nostalgia, con suoni crudi e distorti che evocano le sensazioni del fever dream: confusione totale.

SEI ANCORA LÌ
Brano nato da un riff di chitarra scritto dall’artista in stile midwest. Su questa traccia il cantante sperimenta moltissimo a livello strumentale e inserisce due ritornelli senza voce. La particolarità del pezzo sta nella grande energia data dai drums, che si sposa con l’emotività della chitarra: emozioni ed energia, elementi rappresentativi della tipologia di musica di Anzj, sono ben chiari anche in questo brano.

USCITA, FINALE
L’outro dell’album è un ringraziamento al padre dell’artista. Anzj racconta del suo rapporto con lui, della paura del futuro, di crescere e di diventare adulti. L’album si chiude con delle campane funebri che suonano una melodia “speranzosa”: la morte non viene considerata come un punto finale, ma reinterpretata come un nuovo inizio, un nuovo ascolto, una nuova esperienza, vita.

Dopo questa traccia di chiusura, la speranza dell’artista è far captare sensazioni diverse a un secondo ascolto dell’album.

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