Le polemiche, si sa, trovano sempre ampissimo spazio sul web. E così, il 2015 non poteva dirsi concluso se non con un’altra ghiotta polemica.
Protagonista di una turbolenta fine anno è Andrea Appino, cantautore pilastro della scena indie italiana e leader dei The Zen Circus, che giusto un paio di giorni fa ha pubblicato sulla sua pagina Facebook la lunga risposta data ad un redattore del talent show The Voice of Italy, che lo aveva contattato per proporgli di partecipare alle audizioni del programma (CLICCA QUI per leggerla).
Nelle ultime 48 ore la presa di posizione del cantante, riportata da noi assieme a molti altri siti web e giornali, ha acceso la miccia aizzando sostenitori e detrattori in egual maniera.
Oggi, Appino ha pubblicato una nuova lunga risposta alle critiche. Il tutto, senza una replica diretta da The Voice of Italy che al momento, tace.
Ok, mettiamola così, oggi è l’ultimo dell’anno, avrete tutti altro a cui pensare e finalmente cesserò di avere tutta questa attenzione non voluta, perché -incredibile ma vero- non cercavo alcuna attenzione. Gli Zen (come tante altre band del nostro mondo) hanno (prevalentemente) un pubblico di ragazzi che usa molto i social network. Ho preso al balzo una richiesta di un famoso talent di partecipare alle selezioni come pretesto per mostrare ai ragazzi tre cose:
1- Palesare chiaro e tondo che questi della televisione scrivono a casaccio e che le selezioni di questi programmi sono a dir poco ridicole. Se questi sono quelli che vi devono cambiare la vita, state apposto.
2- Essere sempre fieri del proprio lavoro, perché costruire qualcosa nel tempo con le sole proprie mani e quelle dei propri amici è la cosa più bella che c’è. Esserne fieri non vuol dire mostrarsi spocchiosi, vuol dire esserne dignitosamente orgogliosi, che è ben diverso.
3- Ricordare che i Talent show sono format televisivi che hanno anche ragione ad esistere, ma che in questo paese rappresentano alla maggior parte della gente l’unico modo per fare qualcosa con la musica. La musica non è solo interpretazione ma è anche e sopratutto scrittura, ed è una preghiera sacra per me. I Talent promuovono la spettacolarizzazione di tutto il processo creativo finalizzato ad una sola cosa: il successo, la fama, il clamore. Io vengo da altri valori, altre storie e sento forte l’esigenza di raccontarlo, perché mi ha letteralmente salvato la vita.
Questi erano i soli tre punti che volevo saltassero fuori e sono contento di averlo fatto. Ecco, se anche solo 10 ragazzi l’avranno vista in modo diverso io sono contento matto. E vi ringrazio molto per tutto l’affetto ricevuto. Per tutti coloro che invece vedono “del marcio in Danimarca” ricordo che:
1- “No grazie” si dice alla 3 / Tim / Vodafone quando ti chiamano per delle offerte.
2- Il messaggio non era diretto alla persona che ha fisicamente mandato la mai (che non ha mai risposto e che probabilmente ne ha mandate 1000 tutte uguali quel giorno), bensì al programma medesimo e sopratutto a chi come voi l’avrebbe letto successivamente sui social. Era solo un veicolo per un discorso più ampio.
3- Sul “Lei non sa chi sono io” ho già risposto al punto 2 della precedente lista. E ricordo anche sono in primis i talent a promuovere la mentalità del “successo”, di certo non io. In ogni caso vi inviterò volentieri al prossimo tour degli Zen, a vedere di persona i “4 gatti” della musica indipendente italiana.
4- Lo ammetto, non ho il dono della sintesi. Ma se avete usato il termine “attaccare un pippone” allora pensate per forza di cose che il tutto fosse indirizzato al/alla stagista di turno, in tal caso avreste anche ragione. Ma vi rimando al punto 2 di questa lista per chiarimenti.
5- Vi ricordo che “The Voice of Italy” è il programma vinto dalla suora che canta e condotto da Raffaella Carrà. Prima di prendervela con il sottoscritto pensate a questo.
Ora basta davvero,
questa canzone la dedico a me stesso, a voi, a noi, a tutti.
Ci vediamo affanculo nel 2016.
Vi voglio bene <3