Dalle ore 18 di ieri è stato lanciato ufficialmente in tutto il mondo e in Italia Apple Music, la risposta dell’azienda dalla “mela morsicata” ai servizi di streaming musicale come Spotify e Deezer.
Ma cos’è esattamente Apple Music e come funziona?
Ecco alcune risposte alle vostre curiosità…
Apple Music, è andato a sostituire la normale applicazione Musica su tutti gli apparecchi Apple con un aggiornamento rilasciato proprio ieri.
Praticamente per chi possiede un iPhone la propria libreria musicale di canzoni acquistate o caricate su iTunes è stata unita in maniera automatica all’intero catalogo di brani in streaming presenti sullo store Apple.
Con questo nuovo servizio sarà possibile creare playlist personalizzate della musica acquistata oppure scegliere tra quelle preparate dagli esperti nel settore in base ai tuoi gusti. Infatti la prima volta che l’applicazione viene aperta vi verranno poste delle domande sui generi musicali preferiti, la musica più ascoltata e i cantanti che amate di più, ma non solo, Apple Music rileverà in automatico gli artisti più presenti nella tua collezione musicale in modo da proporti la loro nuova musica in uscita o ascolti di artisti simili.
Ma non è tutto infatti l’interfaccia di Apple Music oltre a permettervi di ascoltare tutti i brani presenti sullo store di musica digitale più grande del mondo, e di effettuarne il download per l’ascolto offline, ha una parte social network chiamata Connect che, nel prossimo futuro, dovrebbe permettere di interagire con i propri artisti preferiti. Saranno presenti inoltre svariate stazioni radio.
Il servizio viene lanciato in modo gratuito per i primi tre mesi, dopodiché sarà possibile scegliere se continuare ad utilizzarlo o no.
Se Apple Music vi dovesse conquistare e decideste di sottoscriverlo il costo sarà di 9,99 € al mese con la possibilità di sottoscrivere a 14,99 € mensili un piano famiglia che permetterà fino a sei persone (legate dalla stessa carte di credito) di utilizzare senza limiti il servizio.
Se invece deciderete di disdire l’abbonamento potrete continuare ad ascoltare soltanto i vostri brani oltre ad alcune stazioni radio gratuite e supportate dalla pubblicità.
Apple Music però non sarà un servizio legato solo ai possessori di apparecchi Apple, infatti nei prossimi mesi per tutti gli utilizzatori di Android sarà possibile scaricare l’applicazione anche su Google play.
Quindi dopo il boom di Spotify siamo certi che questa nuova realtà prenderà sempre più piede e che che il modo di usufruire della musica diventerà quello di ascoltarla in streaming anziché acquistarla.
Ma per gli artisti, che spesso si sono lamentati dei bassi ricavi ottenuti grazie a Spotify, quali guadagni ci saranno?
Va detto che già prima del lancio di Apple Music c’è stata una grossa polemica, infatti era previsto che la Apple non elargisse nessuna royalities agli artisti nel periodo dei tre mesi di prova gratuito; la cantautrice americana Taylor Swift però si è adirata con questa scelta concordata con le case discografiche e ha fatto “un appello con le unghie” ad Apple riuscendo a convincerli a cambiare idea: l’azienda di Cupertino pagherà gli artisti (anche se in percentuale minore rispetto a quando il servizio diventerà a pagamento) anche nei tre mesi di prova.
Quello che però lascia ben sperare è l’accordo stretto con le case discografiche, infatti Apple rispetto a rivali come Spotify che, come è noto, pagano tra i 0,006 ai 0,0084 dollari agli artisti per ogni ascolto, il nuovo servizio pagherà ai detentori dei diritti più di 70 centesimi per ogni dollaro guadagnato con una percentuale pari a circa il 71/73%.