7 Maggio 2024
di Caporedattore
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7 Maggio 2024

Articolo 31: guida all’ascolto del nuovo album ‘Protomaranza’

Dal 10 maggio in rotazione "Peyote", nuovo singolo con Fabri Fibra e Rocco Hunt

articolo 31 protomaranza guida tracklist
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ARTICOLO 31 – PROTOMARANZA

01. INTRO (SPETTIVI)
Manifesto del pensiero filosofico degli Articolo31.
In un’epoca dominata dalla finzione sui social e la ricerca smodata della popolarità gli artisti esprimono l’esigenza di guardare da vicino i propri demoni interiori, seguendo sempre il proprio istinto e senza lasciarsi manovrare da tutto ciò che è imposto dalle mode del momento, cercando di capire i meccanismi crudeli della macchina del successo e come usarli per non farsi schiacciare.
“Non ti preoccupare per me che tanto passa / basta un attimo / metti la musica giusta e chiudiamo il mostro in gabbia / fai un sorriso di plastica digli che stiamo una favola/ se l’avremo vinta saranno tutti con noi / se perdiamo siamo solo io e te”

02. PEYOTE con FABRI FIBRA e ROCCO HUNT
Ax, Dj-Jad, Fabri Fibra e Rocco Hunt con un brano travolgente dalle sonorità tipicamente estive. “Peyote” racconta esperienze estreme vissute nel passato, alla ricerca di una stabilità che arriva solo con l’incontro della persona giusta, quella capace di farti vivere la vita in maniera positiva.
“E tu / non mi dire di no / fammi viaggiare così / come selvaggi a due passi dalla dogana / tequila sexo e marijuana / madame et messieurs / buena vista fidel / ma che sole che c’è / quando viaggio con te / viaggio mistico pe-pe-pe-peyote”.

03. COME GODO con JAKE LA FURIA
Dall’essere snobbati alla consacrazione: Jake e Ax in un omaggio reciproco che racconta la loro ascesa artistica. Sullo sfondo la loro città (Milano) con tutte le sue difficoltà e contraddizioni.
“Milano ci sputava in un occhio / poi c’ha steso un pippotto e anche il tappeto rosso / le piscio addosso marco il territorio / lei fa avanti e indietro con il collo e sembra quasi che mi fa un chinotto”.

04. SCUSI MAESTRA con TEDUA
Bellissima ballad che permette un confronto generazionale tra due artisti che si regalano un omaggio reciproco. E se Tedua campiona “A pugni col mondo” (Articolo 31, 2003), brano a lui molto caro, J-Ax riprende alcune parole di “Sangue Misto” (Tedua, 2018).
Due visioni della scuola che nonostante il gap anagrafico quasi combaciano sul denunciare il sistema scolastico incapace di capirli e valorizzarli mentre la vera crescita avviene in strada, fuori dai banchi. Non c’è migliore Maestra della vita di tutti i giorni.
Tedua: “Mi chiede sulla guerra forse ignora che ogni alunno avrà la propria/ i miei compagni ricchi danno inviti a compleanni palloncini/ io colleziono dischi e sui banchi faccio i graffiti”.
“Per tutte le botte che ho preso / per quando credevo di riuscire a capirti davvero / non mi ero arreso per il mio credo / perché io c’ero”
J-Ax: “La NASA ci ha mentito/ mia madre ha due lavori/ scusi Maestra non ho portato foglio e matita sono in ritardo con il tema e i soldi per la gita/
a casa io mi sento a Gaza è una guerra infinita/per questo a scuola attacco briga ma se farò una strage sarà con la penna e non il mitra”.

05. CONTRABBANDO con NEFFA
Si salpa per un viaggio tra pirati e contrabbandieri, sventolando la bandiera che li rappresenta: quella che ritrae il teschio con la benda nera sull’occhio.
Nel brano graditissimo ritorno dell’amico e magnifico autore Neffa, che straordinariamente rappa e come di consueto riesce a dettare stile.
“Dalla finestra vista mare tutto bene / ma un po’ più̀ in là di questa stanza / nella nebbia la partita a scacchi sta iniziando /tra i pirati e la vedetta della finanza”.

06. NON FINISCE MAI (LA SCUOLA) con PINGUINI TATTICI NUCLEARI
Gli Articolo 31 e i Pinguini Tattici Nucleari rivendicano la voglia di fare solo quello che si sente, la bellezza di restare sé stessi senza imporre verità assolute e l’importanza di divertirsi anche se si diventa grandi, lasciando sempre giocare libero il bambino che c’è in noi.
“Mind the gap tipo in metro però intendo / quello generazionale / non mi voglio alzare / che sto a pezzi tipo l’amico di Jeffrey Dahmer / sento già mia madre che bussa alla porta della mia stanza / sei vivo? le dico non abbastanza /ma quando mi prende l’ansia / arriva il ritornello / alza”.

07. CHI SE NE FREGA DI NOI
Gli Articolo lo sanno bene: se decidi di giocare queste sono le regole del gioco. Da sempre il nuovo si mangia il vecchio e poi lo ripudia. Quindi fanculo alla tradizione anche quando la tradizione sei tu.
“Io dicevo chi se ne frega di voi / dei consigli di chi c’ha più̀ di 20 anni / quindi a me va bene che uccidi i tuoi eroi mordi il mondo prima che riesca a mangiarti e ammazzi pure me / tanto tocca a tutti prima o poi /anche ai santi anche ai re / tocca a te / e chi c’era prima cazzi suoi / chi se ne frega di noi”.

08. NON HO VOGLIA (DISCO PARTY) con NINA ZILLI
Pezzo con base funky dove la divina Nina Zilli si diverte con un gioco di parole. Un inno alla spensieratezza per godersi la vita senza dare peso alle convenzioni sociali, senza imporsi grandi prestazioni e senza per forza aver voglia di…
“Non ho voglia di sbattermi / dire cose interessanti / fare finta di ascoltarti / non ho voglia di sbattermi / voglio solo fare festa / non ho mal di testa / è solo che / non ho voglia disco party”.

09. NEL DRINK con GUE’
Ax e Guè, dopo aver scelto insieme di campionare la voce di Iva Zanicchi nel brano “Dimmelo”, svestono i panni da rapper “cattivi” per cantare la finzione dei rapporti in una ballad dai toni malinconici.
“Cosa vedi nel drink?/ vedo una tipa bombata / bambata / assuefatta al bling bling / vedo un vecchio che si struscia / le mani addosso dell’ex fidanzato pusher/ e una vita che è tutto tranne che dulce / i traumi ricuciti su un tessuto Gucci”.

10. LIBERTARIO SURF
Il brano si apre con il discorso di Elly Schlein su Orban dando possibilità agli Articolo di mostrare prepotentemente il loro pensiero politico e allo stesso tempo lasciare spazio all’ironia che li contraddistingue per permettersi di “surfare” sull’onda del loro credo libertario, lontano dal dualismo da derby senza sfumature e da ogni etichetta di appartenenza.
“Balla con me c’mon baby / dai vandalizziamo un Van Gogh / che se in 24 ore ti chiamano/ fascista razzista comunista / vuol dire che non hai fede / in questa politica da bar dello sport e soffri come un tassista / quando gli chiedi il pos / il calcio va alla destra / il padel a sinistra / il libertario surf”.

11. ELITE
È il Dio denaro che parla, attraverso l’iperbole di un ricco signore che si rivolge con superbia agli “inferiori”. Un ritratto a tinte forti della società malata di oggi dove l’unica cosa che ti assicura il potere è avere denaro.
“Te l’ho appena detto quanto ti disprezzo / ma io sono ricco e tu mi amerai lo stesso / da quando il cash ha sostituito dio / l’unico padre eterno sono io / ho creato il gioco col quale ti distraggo / la fame per la fama i soldi lo sfarzo / che non ti basta mai e ne vuoi sempre più / perché il tuo sangue è rosso ed il mio blu”.

12. VAFFANC*LO PAPÀ
Il brano comincia da una telefonata amichevole tra J-Ax e Mr. Rain, Ax chiede al collega se può avere in prestito il coro dei bambini che hanno cantato con lui.
Parte la canzone “educational” (trattasi ovviamente di satira) dove i figli possono finalmente rispondere come vogliono ai genitori, infamandoli e ricattandoli con parole che sicuramente non gli è permesso dire.
Il vero messaggio del brano è per i genitori che dovrebbero occuparsi dell’educazione dei ragazzi senza scaricare la colpa sui rapper se i loro figli crescono male.
“Digli di mollarti e di e che educarti lo deve fare lui e non di certo un cantante/se se cresci male la colpa è solo sua …”
“Vaffanculo papà / non vedo l’ora che muori / e la tua eredità me la spenderò̀ in v-bucks / mammà non mi rompere i coglioni / se tiro bestemmioni con i miei bro in chat / oh oh / dico all’assistente sociale che mi picchiate e poi oh oh”.

13. LA FIERA DEL CRINGE con LA SAD
Gli zii e i loro colorati “cugini” La Sad cantano con forza contro le ipocrisie dei nostri giorni in una società del disagio in cui imperversano falsità, finte apparenze e comportamenti “cringe”.
“Non sopporto i bigotti che mi scrivono insulti chi dice “non ho soldi” ma ha la borsa di Gucci gli sbirri corrotti / che picchiano tutti / quelli come me / quelli come me / non sopporto chi parla sempre troppo e mi rovina il mood / finti famosi che si comprano la spunta blu chi fa l’amico solo da quando / mi ha visto alla tv.

14. RARRA
Ma quel è la definizione di “rarra”? Semplicemente quello che ti piace fare nella vita. Il brano è un vero e proprio invito a fare quello che fa stare bene.
“Fumo una rarra / bevo una rarra / la vita è puta / noi siamo pappa / musica zarra / spegnimi il dramma / fumo una rarra / bevo una rarra / qualità̀ top”

15. IO MI ROMPO con BUGO
Una canzone con il cantautore Bugo che diventa un flusso di coscienza per rimarcare l’insofferenza latente per tante, troppe situazioni in cui il “dover fare” ha sempre la meglio sul “voler fare”.
“A me va bene se tu non ti radi l’ascella / per essere cool nelle foto al Coachella / e fai yoga coi leggings / ma dire che si vede il q.i. è una forma di violenza / lo so che ti senti attivista / combatti il patriarcato su insta / mi hai portato in un tre stelle crudista / ma di pagare neanche hai fatto finta”

16. CONTADINO
Chiude l’album uno straordinario affresco autobiografico dalle sonorità country che attraversa tre generazioni e diverse fasi storiche. Un cerchio che parte dalle origini per arrivare al futuro dei figli e dei nipoti in un toccante racconto delle proprie radici.
“Questi volti che non hanno nome sono sangue del mio sangue caduti senza fare rumore / come foglie dalle piante / a chi amo do cuore e sudore la mia anima è di dio / ma la terra è affare mio perché la lavoro io”.

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