La crisi della musica dal vivo, a seguito dello scoppio della pandemia, ha raggiunto proporzioni davvero preoccupanti mentre lo stato, purtroppo, continua a non agire in modo concreto. A svelare alcuni importanti dati il presidente di Assomusica, Vincenzo Spera, e Lodo Guenzi, cantante de Lo Stato Sociale, ospite su La7.
Spera ha affermato:
“Siamo messi male, i concerti annullati fino a settembre erano 4000, il settore è completamente steso con cali di fatturato che raggiungo il 97%.
Come riprendere? Quello che sta succedendo in Italia è rincorrere il virus senza mantenere il tessuto lavorativo, che è difficile ricostruire se le figure professionali scompaiono. Bisogna indennizzare, non ristorare, e mettere in campo idee che arrivano dall’Europa, che ci dice di utilizzare almeno il 2% dei fondi di Next Gen Eu per cultura.
Poi riduzione IVA, e riprendere con attività di formazione del personale. La musica è un grande patrimonio creativo e lavorativo che non va perduto”.
I dati sono davvero molto preoccupanti come rivela il presidente di Assomusica. I 10 milioni di spettatori annui con 700 milioni di fatturato per sola bigliettazione del 2019 sono un lontano ricordo visto il calo del 97%.
Il tutto mentre decine di locali di musica dal vivo chiudono o rischiano la chiusura.
Tutti si augurano un ritorno ai live ma, questo potrà deciderlo solo il governo, governo che al momento non ha fornito abbastanza aiuto al settore al contrario degli artisti stessi che, più volte, si sono uniti come per il progetto Scena unita. Molti di questi aiuti vengono analizzati e affrontati nella nostra rubrica SOS Musica & Spettacolo di Anna Ida Cortese che potete trovare qui.