Uscita n° 41 per la rubrica A Tutto Pop. E vi porto in un viaggio targato completamente anni 2000, con un Morgan solista coi pensieri altrove, una L’Aura più radicata nell’oggi e un giovane Pietro Napolano che combatte tra i due momenti come tra Martello & Incudine. Non avete che da leggere e ascoltare!
Morgan – Altrove( 2003 )
Primo singolo solista per l’istrionico Marco Castoldi, in arte Morgan, arriva nella primavera del 2003, quando l’artista sembra aver messo un punto definitivo sulla sua carriera come leader della band Bluvertigo, cosa poi in più di un’occasione ripresa ed altrettanto interrotta. Il brano fece da singolo apripista di questa sua carriera solista e dell’album Canzoni Dell’Appartamento uscito poi poco dopo.
Indubbiamente l’artista che ci aveva abituati a suoni elettropop, con lanci verso una new wave sempre in maniera eloquente amata, lasciarono qui il posto ad una visione più cantautorale nel senso stretto del termine, esplorando oltremodo suoni più retrò, che diedero un’aura vintage al progetto tutto; lo stesso Morgan ha poi cavalcato queste sonorità andando a rivisitare negli anni a venire brani classici della musica italiana , proprio partendo dai grandi cantautori, dapprima con un omaggio a Fabrizio De André e poi con due volumi del progetto Italian Song Book in cui l’artista ha rivisitato alcuni classici degli albori del pop, dandone anche una versione tradotta in inglese degli stessi.
Altrove, che ben 12 anni dopo ha raccolto il disco d’oro, ha conosciuto anche un altro momento di successo, quando Noemi, ne rieseguì una cover all’interno di X Factor in cui militava proprio nella squadra di Morgan. Un paio d’anni dopo la rossa cantante ne ha fatto anche da bonus track per il suo disco RossoNoemi.
La frase: “C’era una volta un ragazzo chiamato pazzo e diceva sto meglio in un pozzo che su un piedistallo…”
L’Aura – Today ( 2005 )
Il 2005 è stato l’anno rivelazione per la cantautrice bresciana Laura Abela, in arte curiosamente L’Aura, che raggiunse una notorietà importante grazie ad una partecipazione rivelatrice al Festivalbar di quell’anno con il brano Radio Star. Il suo scegliere di scrivere e cantare in inglese, ma anche il variare generi e tipologie di proposte accesero l’interesse, tanto che il passo per un primo album Okumuki, dove però si canta anche in italiano, fu decisamente breve.
Da questo disco l’artista pubblicò anche un secondo riuscito singolo, questa Today che le aprì le porte anche di radio magari più classiche, rispetto all’eccentricità del primo singolo. Si tratta di una ballata molto soffice, in cui la nostra viene fuori con un’ottima vocalità e con una capacità melodica non indifferente, tanto che quasi subito si inizia a vociferare di lei come possibile artista in gara al successivo Sanremo, quello del 2006. Ci arriverà L’Aura sul palco dell’Ariston, ma l’accesso le viene consentito solo come nuova proposta ed in quel girone concluderà la sua corsa come semifinalista.
Today sfiora la top 20 dei singoli, piazzandosi al n° 21, mentre l’album Okumuki trova la certificazione d’oro, anche se sarà necessaria la ristampa in occasione di Sanremo 2006.
Ho raggiunto per voi la cantautrice per farmi raccontare qualcosa in più su questo brano e sulla particolare situazione emotiva che lo ha visto nascere…
“Today è uno di quei brani che da autrice ti capitano una volta ogni… parecchi anni. Ho sensazioni ancora vivide: una Yamaha Motif 88 tasti situata in una mansardina in centro a Brescia.
Lo stomaco vuoto, il cuore pieno di tristezza e delusione. La sensazione di sparire, di essere invisibile. Per gli altri, per lui. Per lui soprattutto. Malgrado la convivenza, eravamo soltanto due estranei. E poi, l’odore di cannella che permeava tutto l’appartamento , un’essenza che lui adorava, e che a me dava sui nervi. Ricordi di chitarre in riva al fiume e le canzoni! Canzoni scritte rigorosamente a due voci, senza pensare, senza un secondo fine, senza la sabbia dorata del business negli occhi.
E’ arrivata poco prima che entrassi in studio ad incidere OKUMUKI, la piccola perla nascosta dal vestito sbagliato. Avrebbe dovuto contenere un’intera orchestra, ma prima del missaggio ho dovuto buttare via tutto. L’ensemble messo in piedi dal “maestro” incaricato di scrivere le partiture era a dir poco amatoriale. Peccato, perché le parti erano davvero belle , come lo eravamo noi…”
La frase: “Un mondo fatto di suoni giunge nei miei sogni più belli, splendido, tenero ed orgoglioso…”
Pietro Napolano – Martello e incudine ( 2012 )
Con questo brano pop/rock acustico il napoletano Piero Napolano, già PQuadro, tentò senza fortuna l’assalto al Festival di Sanremo del 2012, attraverso la corsia Sanremo Social. Per il cantautore in quel Festival si aprirono solo le porte come riserva alle audizioni live, ma non ebbe occasione di esibirsi e quindi fu definitivamente eliminato.
Pietro aveva già partecipato al Festival, assieme al suo amico Piero Romitelli, conosciuto sui banchi televisivi di Amici, con il già citato sotto il nome di PQuadro. Il duo raggiunse nel 2007 un brillante terzo posto col brano Malinconiche sere con cui strapparono anche posizioni di rilievo nella classifica singoli. Poi una volta archiviato il progetto di coppia per un po’, colui che ad Amici era particolarmente amato dalle fans urlanti del pubblico, ci ha provato con estemporanei progetti solisti, fino poi a riprovare la strada talent con The Voice of Italy nel 2014; in quella occasione il nostro entra nella scuderia di J-Ax venendo però eliminato dallo stesso nella fase dei Knockout.
Da allora di lui si sono artisticamente perse le tracce, anche se in realtà, come testimoniato dalle sue pagine social, è ancora attivo nella musica e nei live.
La frase: “Sono questi colpi bassi, la mente è labile e te ti prendi gioco di me, mi spacchi l’anima, mi rubi l’armonia, mi stringi allo stomaco…”