Appuntamento n° 27 con la rubrica A TUTTO POP (o #ATP che dir si voglia) in cui il nostro Fabio Fiume ci racconta aneddoti e retroscena di tre canzoni della nostra musica. Questa settimana è la volta di Ermal Meta, delle sorelle Paola & Chiara e dell’emergente Marsica.
Buona lettura e buon ascolto.
Ermal Meta – Odio Le Favole ( 2015/16 )
Dopo una gavetta lunga, faticosa ma anche piena di diverse soddisfazioni, sia come leader de’ La Fame Di Camilla, che come autore, Ermal Meta trova in questa Odio Le Favole la sua prima importante affermazione solista. E’ con questo singolo che il cantautore albanese più italiano che ci sia, ha infatti deciso di prender parte al Festival di Sanremo 2016, confidando quindi nella capacità che la sapienza pop con cui il pezzo è scritto ed inciso, potesse far breccia nel cuore del pubblico catalizzato davanti alla kermesse.
Indubbiamente ha avuto ragione, tanto che il brano passa le semifinali e si piazza al terzo posto della graduatoria finale, diventando però anche uno dei pezzi più trasmessi dalle radio a Festival concluso. Odio Le Favole sarà primo singolo dall’album Umano, un disco davvero riuscito, tenuto in equilibrio da ballate intimiste, intrise di vissuto e poesia e pezzi invece più pop, dove però nulla è lasciato al caso, nulla è messo li per far breccia facilmente, tutto deve lasciare il segno.
Dell’esperienza sanremese, poi ripetuta con successo trai big quest’anno, Ermal stesso mi ha raccontato in un’intervista
“Ero reduce da una bronchite la settimana prima e non mi ero ancora ripreso. Per essere pronto per Sanremo mi sono imbottito di cortisone. Fare quell’esperienza non al pieno delle proprie forze non è il massimo, anche perché il Festival non è solo il palco; è una giostra sempre in moto e tu devi girarci assieme”.
Umano ha raggiunto la top 50 degli album più venduti, cosa che per un giovane che passa per Sanremo in questi anni è già un miraggio, ma Meta ha avuto una brillante idea per farlo conoscere da più gente possibile. Quest’anno ha deciso di ripubblicare il disco all’interno del suo attuale Vietato Morire che veleggia a poche miglia dal disco di platino, permettendogli di essere scoperto assieme alle nuove composizioni.
La frase: “Odio le favole e il gran finale perché, quello che conta è qualcosa per cui una fine non c’è…”
Paola & Chiara – Festival ( 2002 )
Spesso le sorelline della musica italiana Paola & Chiara sono state finanche derise dalla critica più severa e persino dal pubblico che era poi pronto ad osannare star di altri paesi con lo stesso stile musicale. La verità è che quando si parla delle sorelle Iezzi non è che si può gridare al miracolo della grande musica scritta per restare ma indubbiamente non le si può separare da una valenza pop di grande impatto. Il loro affrontare la musica è stato vario e con qualche basso, ma indubbiamente sia il primo periodo pop/celtico che quello dance ce le hanno proposte complete e capaci, sia come autrici che come vocalist. Poi il gusto è vario, ma un critico non può non riconoscerne il mestiere. Nella produzione dance è forse questa Festival del 2002 la perlina da tenere in bella vista; un singolo dal sapore latino, precursore di cose che poi abbiamo imparato ad importare, sorta di scia che forse in Europa era stata tracciata dai Pet Shop Boys, almeno quelli di Domino Dancing del 1988 o Se A Vida E del 1996. E mi sono sempre chiesto come mai le belle ragazzuole non abbiano contattato il duo inglese per farsi produrre un lavoro, loro così amanti dell’Italia e mai restii alla voglia di produrre… Festival raggiunse il n° 5 in Italia e trovò la top 20 anche in Spagna dove ne uscì una versione appositamente in lingua, così come una in inglese di minor fortuna. Anche l’album a cui il pezzo dava il titolo e da cui era il primo estratto raggiunse la top 20, tuttavia la prevista edizione in spagnolo, per altro incisa, non venne data alle stampe per oscuri motivi. Esiste ovviamente il video ufficiale del brano ma ho deciso di proporvi l’esibizione delle ragazze a Miss Italia di quell’anno, come omaggio alla loro bellezza, forse mai così inopinabile, come in quell’occasione.
La frase: “Voglio farti felice, voglio amarti per come sei….”
Marsica – Di Rosso E Di Panico ( 2014/15 )
Già nota negli ambienti della musica neomelodica napoletana, Marsica in realtà ha quasi da subito dimostrato di avere poco a che fare con ciò che s’intende per neomelodico, che spesso non ha un’accezione positiva. La cantautrice ha infatti quasi sempre composto le sue canzoni, ricercando arrangiamenti originali sposando il tutto a videoclip di cui sempre lei scrive la sceneggiatura e che non risultano mai banali. Nel 2014 arriva così una possibilità nazionale più volte cercata, grazie a questa Di Rosso E Di Panico, con cui viene selezionata da Carlo Conti e la sua commissione tra i sessanta per le audizioni live del suo primo Festival Di Sanremo 2015. E si tratta di un originalissimo divertissement, in cui la nostra ha l’incubo del matrimonio, scanzonato ma non cretino e con un inciso che ti entra in testa. E’ la stessa Marsica a raccontarmi per voi:
“Di Rosso E Di Panico è una canzone alla quale tengo molto e di cui sono particolarmente fiera. L’ho scritta assieme a Nicola Luca Zampella e Danilo Turco e mi ha fatto avere moltissimi consensi dagli addetti ai lavori. Tutti quelli che l’ascoltavano mi ripetevano quanto fosse originale e la cosa ovviamente mi gratificava non poco. Inoltre nelle giornate di studio per l’incisione, chiunque passasse e l’ascoltasse non rimaneva indifferente al motivo e finiva con l’accusarmi di non riuscire a togliersela dalla testa, tanto che quando mi si presentò l’occasione di tentare Sanremo non ebbi alcun dubbio sullo sceglierla. Dopo essere stata tra le più cliccate sul sito della Rai venni convocata per le audizioni e furono un’esperienza meravigliosa. Tutta la commissione ballicchiava e canticchiava durante la mia esibizione; poi cosa non andò… non posso saperlo. Peccato che la discografia attraversi un momento così buio perché sono convinta che in altri periodi un brano come questo non se lo sarebbero fatti sfuggire. L’ho sempre pensato e resto della stessa idea anche dopo qualche anno”.
Intanto per chi non conoscesse il pezzo, l’invito migliore per scoprirlo e quello di guardarne il simpaticissimo video, di cui la stessa cantante è autrice dello storyboard.
La frase: “Crepe nel vestito, le mie gambe tremano, cade a pezzi il trucco dalla faccia ma non so… se è il mio funerale o un incubo”