La notizia è davvero importante e inattesa. Il Banco del Mutuo Soccorso ha annunciato la firma di un nuovo contratto discografico con l’etichetta Inside Out Music del gruppo Sony Music, che prelude all’uscita di un nuovo album di inediti a ben 25 anni dal precedente.
Il Banco del Mutuo Soccorso inizia la sua carriera a Roma nel lontano 1969 ed è uno dei gruppi di riferimento del genere progressive rock, che in Italia ha avuto uno sviluppo importante negli anni ’70 grazie anche alla PFM, al Museo Rosenbach, agli Area, a Le Orme e ad alcuni altri.
L’ultimo album di inediti risale al 1994. Si trattava di Il 13, disco che conteneva brani come Brivido, Bambino, Mister Rabbit e Tirami una rete. Ora dopo 25 anni e a 5 dalla scomparsa del cantante Francesco Di Giacomo, causata da un incidente stradale avvenuto a Zagarolo, e 4 dalla morte di Rodolfo Maltese, il Banco è pronto per una nuova vita e per ribadire il proprio ruolo nel panorama prog italiano e internazionale.
La scelta dell’etichetta Inside Out Music non è casuale. Tra i suoi artisti annovera, infatti, Dream Theater, Steve Hackett, Ian Anderson e PFM.
LA FORMAZIONE
Il Banco del Mutuo Soccorso è guidato fin dagli esordi da Vittorio Nocenzi (pianoforte, tastiere e voce). Gli altri componenti del gruppo sono: Filippo Marcheggiani (chitarra elettrica), nel gruppo fin dal 1994, Nicola Di Già (chitarra ritmica), Marco Capozi (basso), Fabio Moresco (batteria) e Tony D’Alessio (lead vocal). Nicola suona con il Banco dal 2012, mentre Marco, Fabio e Tony sono entrati nella band nel 2016.
PAROLA AI DISCOGRAFICI
“Siamo davvero onorati di poter lavorare con una delle più importanti e leggendarie prog band italiane. Dopo i fasti del passato, sono certo che con questo nuovo album contribuiremo ad un rinnovato successo della band” cosi Thomas Waber, Presidente Inside Out Music.
Prosegue Paolo Maiorino, General Manager Strategic Marketing & Catalogo di Sony Music Italia:
“La firma del contratto con Inside Out è il completamento di un percorso iniziato con il Banco del Mutuo Soccorso già qualche anno fa, allorchè alla scomparsa di Francesco e Rodolfo, con Vittorio Nocenzi ci eravamo confrontati pensando al futuro di questa storica band.
Sono felice di aver contribuito a concretizzare questo progetto che ha lo scopo di restituire ai tanti appassionati un lavoro completamente inedito del Banco a distanza di quasi 25 anni dal precedente, e che partendo dalle radici e dall’eredità artistica di album iconici come il primo omonimo, Darwin o Io Sono Nato libero, proietti la band verso una nuova dimensione peraltro internazionale a coronamento di una generale riscoperta e valorizzazione del movimento prog italiano nato e proliferato all’inizio degli anni 70. Il Banco è stato, è, e sarà, perché musicalmente parlando c’è ancora molto da dire”
Foto di Stefano D’Elia
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