Oltre 1.000 Bauli in piazza ieri a Roma per manifestare e farsi ascoltare dal Governo italiano e con solo due richieste, aiutare i lavoratori dello spettacolo e far ripartire la musica.
Le immagini che sono rimbalzate su tutti i social degli artisti, ma non solo, sono impressionanti, 1.000 persone, tutte rigorosamente distanziate secondo le norme e tutti vestiti di nero con delle maschere nere a renderli tutti uguali, artisti, maestranze, produttori, fonici… nessuna differenza tra loro in questo momento così difficile in cui la politica, coloro che spesso si sono rivolti a loro in passato per appelli, campagne benefiche ed eventi, li ha abbandonati.
Tra i volti noti quelli di Fiorella Mannoia, Emma Marrone, Virginio, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, Diodato, Max Gazzè, Alessandra Amoroso, Manuel Agnelli, Roy Paci, tra gli altri, oltre a Renato Zero che ha parlato alla folla subito prima che tutti, usando i coperchi dei bauli, iniziassero a far rumore per rompere questo silenzio assordante che è calato sulla musica.
Le parole degli artisti sono state un coro unanime: “Dobbiamo tutto agli operatori dello spettacolo, è grazie a loro se possiamo salire su un palco. Sono lavoratori e come tali devono essere trattati.”
Lo scopo dei Bauli in piazza è chiaro, fare alcune richieste necessarie ovvero l’immediata istituzione di un fondo da erogare in soluzioni mensili a tutte le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo, anche discontinui e partite Iva, un sostegno economico immediato per le imprese della filiera basato sul fatturato annuo legato a spettacoli ed eventi e un’immediata calendarizzazione di un tavolo interministeriale per definire modelli graduali di ripartenza del settore.
Al momento il governo ha dato una prima data per la ripresa degli eventi e la riapertura degli spettacoli, il 26 aprile.