Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio rifanno il video della loro canzone Vita d’inferno.
Subito dopo la loro partecipazione al Festival di Sanremo pubblicarono il video in una versione casalinga (QUI per vederlo) con l’indicazione del testo della canzone su cartelloni o fogli poggiati in ogni possibile angolo di una casa, infatti la location era semplicemente un appartamento in cui i due si nascondevano, rincorrevano e mostravano, richiamando l’attenzione sul testo come già fatto da altri artisti che li hanno preceduti, tra tutti Bob Dylan e Daniele Silvestri.
Dall’aria stralunata e spaesata si è passati alla festa ed al trasporto che la banda può dare al suo passaggio lungo le vie di una città; ci si è trasferiti quindi da un luogo chiuso, un appartamento ad un luogo aperto, la strada.
Questo nuovo video servirà a far da traino all’uscita del loro terzo film La solita Commedia – Inferno, nelle sale dal 19 marzo.
BIGGIO E MANDELLI – VITA D’INFERNO – VIDEO UFFICIALE
L’apertura e la chiusura del videoclip sono dei passaggi del nuovo film: inizia con Minosse che deve decidere in quale girone mandare i peccatori, ma che si troverà in difficoltà con i nuovi peccati, per primo ci sarà con un hacker.
Per risolvere questo intricato compito si deciderà di contattare Dante (interpretato da Mandelli) il quale con il supporto di Virgilio (Biggio) affronterà nuovamente il tema della catalogazione e dislocazione dei peccatori tra i vari gironi.
Il video, come già anticipato, ha il fine d’accompagnare, quindi di traghettare (come Caronte!) gli ascoltatori al cinema a vedere il loro nuovo film. Questa ipotesi d’altronde fu già accennata quando i nomi di Biggio e Mandelli, collaudato duo televisivo, fu inserito tra i 20 Big in gara a Sanremo 2015.
La clip parte e si chiude in questa ambientazione dantesca ma si sviluppa invece lungo le strade di una città evidenziando la forza aggregante e la curiosità del passaggio di una banda. I richiami al testo vengono rappresentati esasperando le situazioni per poi concludere con un finale quasi da musical, per la versione cantata e con Minosse che tira uno schiaffone al peccatore di turno, uno stalker, per la parte cinematografica.