29 Febbraio 2024
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29 Febbraio 2024

Nuovo singolo per Bugo, “Per Fortuna Che Ci Sono Io”. E a Le Iene dice finalmente la sua sul caso Morgan

Il brano è un grido di libertà, ma anche un inno alla vita e un tributo alla forza dell'animo umano

Bugo Per Fortuna Che Ci Sono Io
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Bugo, “Per Fortuna Che Ci Sono Io“: significato del testo del nuovo singolo

Disponibile in tutte le principali piattaforme di streaming e download a partire da venerdì 1 marzo, “Per Fortuna Che Ci Sono Io” è il nuovo singolo di Bugo e anticipa l’omonimo album del rivoluzionario cantautore, in uscita il 15 marzo per 7 srl / ADA Music (qui il pre-order).

Bugo, “Per Fortuna Che Ci Sono Io”: significato del brano

“Il brano è la mia reazione a questi ultimi anni. È la prima canzone nata per questo nuovo album: un inno alla vita, un tributo alla forza dell’animo umano“, racconta Bugo. Poi, aggiunge: “Continuerò a cantare, a lottare e a vivere ogni istante con tutta l’intensità di cui sono capace. Perché per fortuna che ci sono io e non smetterò mai di essere me stesso“.

II brano è dunque una sorta di manifesto, nonché un grido di libertà, attraverso il quale il cantautore fa sapere al mondo chi è veramente e, come sempre, lo fa nel suo stile, senza filtri e senza compromessi.

Bugo, “Per Fortuna Che Ci Sono Io”: testo del brano

Di seguito riportiamo un piccolo estratto del testo di “Per Fortuna Che Ci Sono Io“:

Sono un padre sono un figlio parlo sempre di calcio
Gioco in difesa ma corro in attacco
Fammi un’altra domanda
Ero andato in vacanza
Ma per fortuna che ci sono io

BUGO, IL MONOLOGO A LE IENE

Ospite a Le Iene, Bugo ha recitato un monologo in cui si è messo completamente a nudo, raccontando le difficoltà incontrate nel corso degli ultimi anni.

Di seguito riportiamo il testo:

Negli ultimi anni ho letto alcuni commenti sui social: “Ma chi è sto Bugo?” “Da dove arriva?” “Che cazzo vuole Bugo?!” Non mi sono offeso per questo, nonostante avessi da anni una mia dignità artistica. Prima del Sanremo 2020 forse il pubblico più televisivo non sapeva chi ero. E allora? È così importante? Quanti ragazzi che ancora non conoscete arrivano a Sanremo?

La mia carriera è iniziata nel 2000, ho pubblicato 10 album e 20 anni dopo i miei inizi sono arrivato su quel palco bello carico, bello positivo. Però non è andata come volevo: una mia canzone è stata distrutta in diretta mondiale, sono stato insultato davanti a milioni di persone e la sofferenza generata da quell’evento è stata insopportabile, una cosa tremenda, che ha cambiato la mia vita e quella della mia famiglia. Sì, perché io sono padre di due figli. E sono anche un figlio, e, a volte, una gran testa di cazzo, nel senso che non sono perfetto.

Ma mi piace affrontare le cose positivamente e in questi anni ho cercato di reagire nel modo più empatico possibile, nonostante quasi nessuno mi abbia chiesto: “Bugo, ma tu come stai?”. Immagino sia capitato anche a voi di vivere momenti tremendi, quando sembra che tutto ti metta la testa sotto la sabbia. È in quei momenti che devi trovare la tua forza dentro di te, la tua dignità.

Quelle che dico sono cose semplici, banali, ma questo è il succo della vita. Perché se riuscirete a farlo, nessuno vi scalfirà più. Soffrirete ancora, ma sarete un po’ più forti. E sarete capaci di ricordarvi che, nonostante tutto, la vita è una gran figata.

 

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Foto di copertina di Mehmet Gurkan