In 2020 è l’anno in cui si ricorda Gianni Rodari. Lo scrittore, poeta, giornalista e pedagogista nacque a Omegna, sulle rive del Lago D’Orta, il 23 ottobre del 1920. Per celebrare il centesimo anniversario della nascita, venerdì 23 ottobre sarà pubblicato il brano Il Cielo è di Tutti, nato da un suo testo e interpretato da Bungaro e Fiorella Mannoia.
Il brano uscirà per l’etichetta Egea Music ed è firmato nella melodia dallo stesso Bungaro e da Cesare Chiodo. L’arrangiamento, invece, è stato curato dal cantautore con Antonio Fresa.
La poesia Il Cielo è di Tutti è tratta da Filastrocche in cielo e in terra, pubblicata da Einaudi nel 1960.
“È bastato un istante, una luce potente, Il Cielo è di Tutti era talmente bella che non mi capitava da anni di essere così folgorato da tanta bellezza.
Ero a casa di Fiorella Mannoia a progettare canzoni e fu lei a farmi leggere questa meraviglia. Mi rapì immediatamente.Azzardando, dissi a Fiorella ‘vorrei provare a scriverne la musica’.
Gelosamente presi questo capolavoro e lo portai a casa.
Fu un attimo, il tempo di accogliere e proteggere dentro di me la visione di Rodari.
Aspettai la sera, presi la chitarra e fiorì immediatamente.
Ricordo di aver pianto dalla gioia.Il Cielo è di Tutti è stato un piccolo miracolo.
Qualcosa di più grande di me ma che mi ha voluto dal primo momento.”
Queste le parole di Bungaro che così spiega la genesi del progetto. Non è la prima volta che il cantautore collabora con Fiorella Mannoia. Per lei ha scritto 4 brani che fanno parte dell’album Combattente, tra cui il singolo Nessuna Conseguenza.
Il progetto anticipa il nuovo EP di Bungaro in uscita il 13 Novembre che sarà un’anteprima del prossimo disco di inediti in arrivo a inizio 2021.
BUNGARO E FIORELLA MANNOIA – IL CIELO È DI TUTTI – IL TESTO
Qualcuno che la sa lunga
mi spieghi questo mistero:
il cielo è di tutti gli occhi
di ogni occhio è il cielo intero.
È mio, quando lo guardo.
È del vecchio, del bambino,
del re, dell’ortolano,
del poeta, dello spazzino.
Non c’è povero tanto povero
che non ne sia il padrone.
Il coniglio spaurito
ne ha quanto il leone.
Il cielo è di tutti gli occhi,
ed ogni occhio, se vuole,
si prende la luna intera,
le stelle comete, il sole.
Ogni occhio si prende ogni cosa
e non manca mai niente:
chi guarda il cielo per ultimo
non lo trova meno splendente.
Spiegatemi voi dunque,
in prosa od in versetti,
perché il cielo è uno solo
e la terra è tutta a pezzetti.