Ecco Con permesso di Cecco e Cipo brano per brano.
01 – Che fine ho fatto
Il brano che fa da prologo a questo nuovo album.
Il racconto di che fine abbiamo fatto, tra pregi e difetti, tra vittorie e sconfitte amorose, tra la musica e la vita, attraverso il dialogo con un (presunto) fan incontrato per strada.
02 – Ancora un’altra volta
Come quando una farfalla si poggia sulla nostra spalla e veniamo delicatamente scaraventati di fronte all’immensa bellezza della vita, così, quando lei poggia la testa sulla nostra spalla, chiediamo che quel momento non finisca mai, come fossimo in loop temporale.
03 – Meteora ‘98
Sei stata solo una meteora, è vero, mi hai insegnato che l’amore non ha bisogno di parole, che si può ballare anche male, basta ballare, e che un’altra estate tornerà.
04 – Tieni il passo con l’amore
Fiumi di parole per questo pezzo. Probabilmente abbiamo dovuto pure sacrificarne qualcuna! Perché quando incontri una persona speciale spesso ti ritrovi in un solo istante catapultato dentro a un’altra dimensione. Un universo parallelo dove non ci sono regole e dove è facile quanto bello perdersi. Ma non c’è da avere paura. L’importante è riuscire sempre a incontrarsi di nuovo.
05 – Il circo delle pulci
Scusa se non sono come vorresti. Non ti porto sulla luna, perché è una cosa da tutti. Ma ti porto a vederla da dove non l’hai vista mai.
06 – Il comportamento degli esseri umani
Accomodarsi, sperare, ma non agire, perché ormai è troppo tardi per migliorare. Ci si consola e si prova invidia nella specie animale, gli unici a vivere in simbiosi con la terra, senza creare danni, gli unici che si lasciano scorrere la natura addosso come deve essere, senza mai rovinarla.
Un coro in lingua swahili canta “sote tutakufa” ovvero, “moriremo tutti”.
07 – Ossigeno
“Sapore di suoni da fotografare, racconti da scrivere, da respirare”. È racchiusa in questo piccolo periodo l’essenza di questa canzone: 3 minuti e mezzo di elogi alla semplicità che si respira in una storia d’amore, raccontati con leggerezza e musicalità grazie all’aiuto di una fondamentale sezione di fiati (per l’appunto).
08 – I due eschimesi dell’isola di Baffin
Un brano per sfuggire all’amore, alla tentazione, fino a perdere la testa e non capire più cosa fare o dove andare. “Come prende bene” ripetuto tante volte, a squarcia-gola e senza prendere fiato, per provare a rassicurarmi.
Peccato, se solo fossimo stati due eschimesi, sull’Isola di Baffin, dove in inverno il sole batte solo 4 ore al giorno, quella notte in cui ci siamo innamorati sarebbe durata 6 mesi, invece che una notte.
09 – Ragno tessitore
Un sogno ad occhi aperti questo pezzo. Non esistono confini spazio temporali, l’unico filo conduttore è sottilissimo e insidioso come quello di una ragnatela. Sono riuscito a catturare la tua attenzione?
10 – Crudo e zabaione
Tutta la nostra follia convogliata in questo brano psichedelico, per dire che “son sicuro di cosa non voglio, ma non so mai quello che voglio”.