27 Agosto 2024
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27 Agosto 2024

FIMI: ricavi del mercato musicale in salita anche se la percentuale degli abbonamenti streaming Premium è tra i più bassi in Europa

Gli artisti italiani occupano la totalità della Top 10 degli album e della Top 10 dei singoli

FIMI mercato musicale primo semestre 2024
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FIMI, dopo aver svelato nelle scorse settimane gli album e i singoli più venduti nel primo semestre del 2024, approfondisce i dati del mercato musicale italiano, che ha registrato un aumento del 15,1% rispetto al secondo semestre del 2023.

Come noto, sia la Top 10 degli album che quella dei singoli hanno confermato il predominio della musica italiana, un trend che persiste da anni.

Nella classifica degli album, la scena urban domina con Tony Effe, Kid Yugi, Tedua, Club Dogo e Sfera Ebbasta (quattro dei quali sotto l’etichetta Universal Music), seguiti da Annalisa, Rose Villain, Mahmood, Capo Plaza e Geolier.

Per quanto riguarda i singoli, il 70% della Top 10 è occupato da brani in gara al Festival di Sanremo 2024 (una percentuale che sale all’80% includendo anche il brano di un artista ospite).

Passiamo ora ai numeri e alla crescita del mercato…

FIMI: PRIMO SEMESTRE 2024 IN CRESCITA, MA LO STREAMING PREMIUM…

Come accennato, il mercato musicale italiano è cresciuto del 15,1%, superando i 200 milioni di euro di fatturato.

Lo streaming si avvicina ormai al 100% del consumo totale, con una percentuale in crescita all’81%. Anche lo streaming premium, basato su abbonamenti a pagamento, ha registrato un aumento del 23%, sebbene rappresenti solo circa il 45% del totale rispetto allo streaming gratuito, una delle percentuali più basse in Europa.

Anche il numero di ascolti è in aumento, con oltre 46 miliardi nel primo semestre, così come lo streaming video, i cui ricavi sono cresciuti del 23,5%.

Per quanto riguarda il supporto fisico, il vinile continua a crescere, registrando un aumento del 16%, mentre il CD sta diventando sempre più un ricordo del passato (complice la scomparsa dei lettori di Compact Disc dalle auto e dai computer). Le vendite di CD sono diminuite del 10,6%.

Infine, i ricavi dalle sincronizzazioni con pubblicità, programmi TV, serie e film sono aumentati del 4,5%.