Bella così è il nuovo singolo di Chadia Rodriguez, disponibile dal 22 maggio 2020. Il brano è prodotto da Big Fish; e vede la partecipazione speciale di Federica Carta.
La canzone (Sony Music Italy) è il cuore di un progetto contro la violenza sulle donne, il cyberbullismo e il body shaming.
Bella così lancia un messaggio di forza e orgoglio alle donne, per farle sentire a proprio agio con se stesse e con il proprio corpo, ciascuna con i propri pregi e con i propri difetti.
Il testo del brano recita infatti: “Piacere mi chiamo donna / Convivo col difetto e con la vergogna / Se giro con i tacchi e la gonna corta / Se sono troppo magra o troppo rotonda. Mi hanno chiamato secca e balena / Gridato in faccia e sussurrato alla schiena / Mi hanno dato della suora della troia della scema / Senza trucco senza smalto e crema“.
Bella così presenta i tratti caratteristici della musica di Chadia Rodriguez: un testo esplicito e diretto, un argomento importante cui l’artista vuole dare spazio. In questo caso, però, non è da sola: alla sua voce si aggiunge quella di Federica Carta, dando vita ad un intreccio di sonorità e personalità. La forza del duetto è accresciuta dal beat di Big Fish.
Chadia Rodriguez, Bella così e il progetto contro la violenza sulle donne
Per questo progetto contro la violenza sulle donne, Chadia ha deciso di raccontare alcune storie di donne, complesse e diverse tra loro, che rappresentano la femminilità a 360 gradi. L’8 marzo, in occasione della festa della donna, l’artista aveva pubblicato un video sul suo profilo Instagram raccogliendo alcuni tra i più feroci commenti che le sono stati postati sui social senza censure (qui potete leggere il nostro articolo).
In questi giorni l’artista ha pubblicato le anteprime di tre racconti di donne: Greta, Melissa e Stefania. Ognuna è diversa dall’altra, ma sono accomunate dal fatto di essere state vittime di violenza fisica o psicologica. Nelle prossime settimane Chadia Rodriguez pubblicherà sui propri profili social le interviste integrali, con lo scopo di far conoscere le singole storie di queste donne in rappresentanza di tutte quelle che sono ancora oggi vittime.