Solo dei giganti potevano togliere lo scettro ad un altro gigante. Scambio di posizioni al vertice questa settimana con i Pink Floyd che agguantano la numero #1 grazie a The endless river, dopo aver debuttato in seconda posizione una manciata di giorni fa, e Vasco Rossi scende alla #2 con Sono innocente spianando la strada alla band iconica, tornata con un album di inediti dopo 20 anni di assenza.
Alla #3 rispunta un’altra band dei record, sebbene più recenti. Si tratta dei Modà che fanno debuttare nei piani alti la loro nuova raccolta Modà 2004 – 2014 L’originale, dieci anni di successi raccolti in un solo progetto, per tutti i fan della prima ora e per i nuovi acquisiti.
Si scende alla #4 e si fa ancora la storia. Sì, perché in quarta piazza si posiziona Francesco De Gregori con il nuovo Vivavoce, altro progetto antologico, che riesce a tenere alle spalle i Queen e la compilation Queen Forever.
Alla #6 c’è la prima donna della classifica settimanale, Emma, con il cd+dvd E live, appena pubblicato, alla #7 irrompono i Foo Fighters con Sonic highways mentre alla #8 (-5) ritroviamo Fiorella Mannoia con l’altra raccolta della top ten (l’ennesima?).
Chiudono la prima parte della chart gli U2, alla #9 (-5) con Songs of innocence, e Fedez, alla #10 (-4) con Pop-hoolista.
Debutto al di sotto delle aspettative per l’ultima vincitrice di Amici Deborah Iurato che con l’album Libere entra fermandosi alla #11. D’altronde il singolo di lancio, L’amore vero, è passato piuttosto inosservato, relegandola nelle retrovie della classifica.
Alla #12 (-5) ancora un progetto antologico (non saranno un po’ troppi?) Eros 30 di Eros Ramazzotti seguito alla #13 (-8) dalla riedizione de A’ verità di Rocco Hunt e alla #14 (-3) da Il padrone della festa di Fabi-Silvestri-Gazzè.
Alla #15 ritroviamo Tempo reale di Francesco Renga. Se la memoria non ci inganna è la prima volta, dopo 36 settimane dal debutto, che il cantante bresciano d’adozione finisce nella seconda parte della classifica. Senza dubbio è l’unico reale (ça va sans dire) successo sfornato dall’ultimo Festival di Sanremo, almeno per quel che riguarda i Big.
Alla #16 (-8) c’è Paolo Conte con Snob mentre possiamo finalmente salutare il debutto di un album post-The Voice of Italy in top 100. Ovviamente è il disco omonimo di Sister Cristina, contenente il controverso singolo di lancio Like a virgin, ed altre cover in inglese e portoghese, oltre a due inediti (Fallin free e L’amore vincerà), che debutta alla #17.
Un ingresso davvero amaro se si pensa a tutta la pubblicità ottenuta dalla suora canterina nel nostro paese (e non solo, ma questo conta poco ai fini della classifica italiana). Un risultato che si poteva comunque immaginare visto che, nonostante l’ampio consenso di pubblico (= televoto) durante la finale del talent di Rai Due, l’andamento del singolo Lungo la riva su iTunes fu catastrofico.
Quale sarà ora il futuro per la sorella? L’Italia sembra molto francamente disinteressata a questa operazione commerciale e con molta probabilità l’exploit di Sister Cristina nella discografia mondiale rimarrà relegato a questo singolo progetto.
Chiudono la top 20 Ligabue, alla #18 (-6) con Mondovisione, l’ennesima new entry Alice, alla #19 con Weekend, e i Subsonica, alla #20 con Una nave in una foresta.
Si segnala poi il debutto di Renzo Arbore alla #22 con il suo ultimo doppio cd E pensare che dovevo fare il dentista.
Nella classifica dei singoli più scaricati in digitale e ascoltati sulle piattaforme streaming podio invariato: alla #1 c’è Bailando di Enrique Iglesias, alla #2 Magnifico della coppia Fedez-Francesca Michielin e alla #3 Chandelier di Sia.
Da segnalare la risalita vertiginosa di Hozier che dopo aver cantato Take me to church ad X Factor entra in top ten alla #7, guadagnando ben 44 posizioni!
Pochi altri singoli italiani in top 20: alla #9 (-4) Parole di cristallo di Valerio Scanu, alla #17 (-1) Greygoose di Cesare Cremonini, alla #18 (-3) Generazione boh di Fedez.
Dov’è finito Tiziano Ferro?