Esce oggi in tutti i negozi di dischi (in cd e in vinile, entrambi disponibile con due copertine diverse), in digitale e sulle piattaforme streaming l’atteso nuovo album di Coez, È sempre bello.
Dieci nuove canzoni per festeggiare i primi 10 anni di carriera da solista dell’artista. Il disco è stato annunciato da una serie di cartelloni con alcune frasi dell’album comparsi sui muri di Roma e Milano, sugli autobus e in giro per le città. Il tutto su volontà dello stesso Coez che ha voluto condividere qualcosa di reale e analogico, prima che di streammabile.
Al riguardo lo stesso Coez ha dichiarato:
“Volevo che È sempre bello fosse di tutti e potesse iniziare a vivere da subito nelle strade, sui muri, sui mezzi pubblici. Che un’idea diventasse reale prendendo forma prima di tutto tra la gente, che le persone potessero “toccarla”.
Per l’artista questo disco è il racconto del viaggio attraverso gli ultimi due anni che lo hanno attraversato, è un disco scritto sul sedile della macchina nel traffico, immaginato tra una data e l’altra dei live.
Le canzoni, tutte scritte Coez e prodotte da Niccolò Contessa de I Cani. Quest’ultimo è subentrato sia nella fase della scrittura che in quella degli arrangiamenti oltre che nella produzione.
“Lavorare con Niccolò è stata una necessità, più che una scelta. Avevamo lavorato insieme per Faccio un ca sino e La musica non c’è, per È sempre bello è venuto tutto in maniera molto naturale, riunirsi è sembrata subito la normale conseguenza della preziosa collaborazione che avevamo avviato in passato.
Abbiamo fatto tutto insieme, arrivando al punto che quando avevo le parole scritte, lui aveva già in testa la musica e viceversa, alla fine io scrivevo mentre lui componeva”.
COEZ – IL LIVE
Con È sempre bello inizia anche una nuova avventura dal vivo per Coez: il 28 e il 29 maggio arriva con due anteprime live “Roma, è sempre bello” al Palazzo dello Sport di Roma. I due show, che anticipano il tour autunnale, sono prodotti da Vivo Concerti.
Le prevendite per le due date sono già aperte.
COEZ – IL VIDEO
Il disco è stato presentato ieri sera al Dazio di Levante all’Arco della Pace di Milano con una grande festa che ha accompagnato tutti i presenti (tra cui Salmo, Niccolò Contessa, Franco 126, Cosmo, Frah Quintale e Samuel) alla release, attraverso un countdown proiettato sul soffitto della venue e uno speciale dj-set, culminato alla mezzanotte con i nuovi brani del disco.
IL NUOVO DISCO CANZONE PER CANZONE
MAL DI GOLA
(S. Albanese, N. Contessa) Testo di Coez – Produzione di Niccolò Contessa
È il brano che apre l’album, nell’atmosfera grunge di una chitarra distorta. “Mi sveglia il mal di gola” confessa Coez, e il mood è quello di una pigra domenica mattina di inizio primavera. Il brano lentamente si arricchisce con la batteria, che ci riporta alla realtà, quasi come la metafora di una presa di coscienza: a volte bisogna accettare che una storia possa finire così, senza un vero perché, senza troppi drammi. A volte, semplicemente va così.
È SEMPRE BELLO
(S. Albanese, N. Contessa, D. Dezi) Testo di Coez – Produzione di Niccolò Contessa
È il primo singolo estratto dall’album. Uno slogan emotivo, romantico e altrettanto disilluso, con un beat che conquista già dal primo ascolto: ci si sente compresi, al sicuro, come se d’improvviso ci si concedesse il lusso di accettare le proprie debolezze. È sempre bello accogliere un pensiero diverso dal nostro, la novità che ci fa paura, una sorpresa che non sappiamo come prendere, imparare a guardare con occhi diversi. C’è l’hip-hop, un ritornello sfacciatamente pop, la sua inconfondibile voce autoriale e profondamente sentimentale, e una base scarna, intima, proprio “come quando piove e io mi scordo l’ombrello”.
CATENE
(S. Albanese, N. Contessa) Testo di Coez – Produzione di Niccolò Contessa
Una dichiarazione, che come un Credo passa in rassegna tutte le situazioni che proprio non ci vanno giù. I suoni e le armonie, psichedelici, sembrano arrivare direttamente dallo spazio. “Mi colpisce tutto quest’odio/ giuro, non vi fa bene”: impossibile non essere d’accordo con Coez. Il ritmo deciso e le frasi perentorie del testo invitano a muoversi, come un’allegoria che ci suggerisce di prendere una chiara posizione. Un velato riferimento all’apatia e alla mancanza di orientamento del panorama attuale.
DOMENICA
(S. Albanese, N. Contessa) Testo di Coez – Produzione di Niccolò Contessa
Con Domenica facciamo un salto a piè pari negli anni 80. Con il “t’immagini se fosse sempre domenica” di Vasco nella testa e nella penna, Coez canta di domeniche spensierate, in cui scrollare le spalle, farsi passare il vento tra i capelli, con il sole in fronte e il sorriso sulle labbra. “Vorrei fosse domenica”, una di quelle domeniche in cui, quando arriva la sera, ci si sente sazi. Il mood della canzone è 100% eighties, tra synthwave e suoni electro-hip-hop.
FUORI DI ME
(S. Albanese, N. Contessa) Testo di Coez – Produzione di Niccolò Contessa
Un valzer dal respiro underground. Fare i conti con sé stessi non è mai facile: a volte bisogna conoscere ed accettare i propri lati ombra, e imparare a conviverci. Fuori di me abbraccia la consapevolezza che arriva quando si prende il coraggio di guardarsi dentro. In questo brano viene affrontato in modo enigmatico il tema complesso dell’equilibrio interiore, con rispetto ed ermetismo allo stesso tempo.
LA TUA CANZONE
(S. Albanese, N. Contessa) Testo di Coez – Produzione di Niccolò Contessa
Chi l’ha detto che una canzone d’amore debba essere per forza una ballad? Un lentone sdolcinato? La tua canzone è una serenata nella maniera di Coez, che a una frase spiazzante come “amare te è come odiare la polizia” fa seguire una dedica amorevole. In La tua canzone emerge un sentimento sovversivo, paradossale. Musicalmente è spensierata, disimpegnata, cantabile, rock nella strofa con la chitarra elettrica e il clapping, a tutta voce nel ritornello, liberatorio, che si apre all’improvviso. A tutto volume.
GRATIS
(S. Albanese, N. Contessa) Testo di Coez – Produzione di Niccolò Contessa
In un’intro leggera, che ricorda la musica di un videogame, si inserisce, paradossale, la voce grave e decisa di Coez, a dichiarare con risolutezza “a me più dei gelati/mi ingrassa il vino/dico di sì“. Dopo un ritornello super pop la base si svuota e lascia posto all’hip-hop.
NINNA NANNA
(S. Albanese, N. Contessa) Testo di Coez – Produzione di Niccolò Contessa
Solo una chitarra elettrica nuda, grezza, e la voce di Coez, in un’atmosfera è a metà tra il blues e il grunge. Una ninna nanna un po’ alternativa in cui ritrovarsi, nella schietta quanto sincera confessione “io con te non ci sto bene più”. Inizialmente pensato come una ghost track, delle quali Coez è appassionato fin da piccolo, il brano è stato registrato al secondo tentativo, istintivamente.
VAI CON DIO
(S. Albanese, N. Contessa) Testo di Coez – Produzione di Niccolò Contessa
Una cassa dritta e un tamburello: sonorità agli antipodi, che si riempiono e intensificano mano a mano, fino ad arrivare a una vera e propria esplosione dei synth nel ritornello, solo strumentale, l’apice di intensità. Il tema della canzone, fra le citazioni dell’indimenticabile Disperato ironico stomp, è VM14, ma con quella naturalezza che fa sembrare tutto semplice, come la risata che, a sorpresa, chiude il brano.
AEROPLANI
(S. Albanese, N. Contessa) Testo di Coez – Produzione di Niccolò Contessa
A chiudere l’album, un brano che trasporta in un’altra dimensione, tra sogno e realtà, come quando si guarda il cielo e si finisce per perdersi nei propri pensieri. Tonalità minore, bassi profondi, elettronica: una ballad atipica, underground, con un retrogusto un po’ amaro, nostalgico, che si chiude con il magico rumore di un aeroplano.
Foto di Tommaso Biagetti
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