“Ogni volta che cerchiamo di raccontare l’amore, il nostro racconto inizia sempre dentro di noi e comincia con un volto e quel volto ha sempre un nome, il suo. Ma chi ascolterà la nostra storia, lo farà attraverso il proprio sguardo, e quel volto cambierà nome e quel nome cambierà ancora, ogni volta, in mille altri nomi sempre diversi e sempre uguali. E quel nome diventerà il suo nome per tutti, si trasfigurerà, eterno e assoluto, ma sempre diverso, e sarà il tuo nome. Questo è il mio racconto.”
Il racconto di Francesco Renga inizia con l’ascolto in anteprima di alcuni estratti di Scriverò il tuo nome, il nuovo album di inediti che uscirà domani, 15 aprile, per etichetta Sony Music. Dodici brani inediti che segnano il ritorno del cantautore e vedono la collaborazione di diverse penne italiane importanti, da Ermal Meta a Dario Faini, passando da Fortunato Zampaglione e Diego Calvetti […].
Sony Music
“Arriva a due anni dalla pubblicazioni di tempo reale, che è stato un grande successo discografico e live (oltre 100 mila copie vendute). Verrà pubblicato in due versioni, standard, con 12 inediti e deluxe, con 14 inediti e un package che contiene alcuni disegni inediti di Francesco, da lui dedicati a questo progetto discografico. Arriva dopo un anno di grande lavoro, durante il quale ha partecipato a diverse sessioni di scrittura al fianco dei maggiori autori italiani. Colgo l’occasione per ringraziare chi ha collaborato alla realizzazione di questo progetto. Guardami Amore è già un grande successo con un video pazzesco, abbiamo fatto la guerra per accompagnarlo in America a girarlo. Ci tengo infine a precisare che per Sony è uno dei dischi più importanti dell’anno in cui crediamo tantissimo.”
Ferdinando Salzano
“Ci eravamo lasciati il 23 maggio 2015 all’Arena di Verona (prima volta per Francesco) e ci piaceva l’idea di ripartire da un posto importante, quindi il 15 ottobre saliremo sul palco del Forum di Assago. Sarà la data apertura, una grande festa con tante sorprese e ricchi premi, la prima sorpresa soprattutto per Francesco è che da quella serata verrà ricavato anche un evento televisivo, grazie a delle riprese dirette. È l’inizio del precorso live che ci porterà in tutta Italia fino ala primavera del 2017.
Francesco Renga
“Ci ritroviamo dopo un paio d’anni di lavoro intenso, queste 14 tracce sono state estrapolate da una rosa molto più ampia, come fu per “Tempo Reale”, l’upgrade credo sia stato proprio lavorare su una grande mole di testi. Il disco è un disco che parla di quel sentimento che mi piace pensare muova tutto, l’amore, la passione, sicuramente muove la mia vita. È una dichiarazione di intenti, l’amore è abbastanza indefinibile in realtà, un po’ come cercare di definire la vita: concetto difficile e sfuggente. Un disco eterogeneo, ma segue linee molto precise, scrivere insieme a giovani autori mi ha dato la possibilità di concentrarmi sul canto e la voce. Una scrittura contemporanea, moderna. Fino ad ora ho fatto e pubblicato album di quello che ero in quel preciso momento, questo è il più proiettato nel futuro, una fotografia in divenire; molta elettronica, tante parole da sottolineare, un approccio al canto differente, più asciutto, preciso, diretto, più efficace e contemporaneo. Tutto il resto è quello che mi volete chiedere..”
I disegni
“Sono disegni estemporanei. Prima del canto, della musica e della canzone c’era il disegno. Per me rappresenta una forma di evasione, ci sono disegni fatti al telefono dei quali non ricordo neanche la genesi. Non lo faccio con un obbiettivo preciso, ma perché mi viene naturale farlo, è una mia attitudine, una dote innata.”
Come si arriva ad avere degli stimoli dopo 25 anni di carriera?
“La mia vita entra ed è sempre entrata nei miei progetti, penso non si possa non essere autobiografici. L’artista vive in un posto all’interno della mente angusto, claustrofobico. In un libro, un disco, un’opera, c’è tutto di un artista: tutto ciò che ti attraversa, il tuo modo di sentirti inadeguato, il gossip […] e ovviamente fanno parte di questo album molti episodi della mia vita recente. In questo momento sono molto sereno e credo questo si evinca dall’album.”
“Ho la consapevolezza di aver fatto un buon lavoro, è la prima volta che non cambierei una virgola del disco. Mi accorgo che è un disco sorprendente, riesce a stupirmi ogni volta che riascolto le canzoni.”
13 maggio cos’è?
“Ogni canzone è idealmente un nome dell’amore, è una data che è il nome di quell’amore che non ha nemmeno bisogno di un nome, ti riporta in quel posto, in quel momento. Una data che non svelerò mai.”
Dietro queste facce dall’amore ce n’e una nella quale ti riconosci di più, che senti più vicino a te?
“Sono in realtà tutte sfaccettature della stessa cosa, bisogna ascoltare il disco per rendersene conto, non ce n’è una in particolare. Tutte mi appartengono, poi ci sono per me soluzioni meglio riuscite..”
Non solo giovani, come hai scelto le collaborazioni?
“Le 14 tracce sono state estrapolate da quasi 80 canzoni, ho collaborato con tantissimi autori, la scelta poi è stata fatta insieme a Michele Canova, che ha la dote di riuscire ad individuare il percorso migliore per un artista. Per carattere mi stanco facilmente, mi annoio, sono curioso, ho voglia di esplorare, di mettermi in gioco e quindi in questi anni ho fatto di tutto e di più, dalla sinfonica di 80 elementi, alla ruvidezza più vicina al rock. L’ho fatto con l’incoscienza di chi ha alle spalle delle persone che ti danno la possibilità di farlo. Michele mi ha detto: <<Uno che ha fatto tutte queste cose non ha senso si ripeta>> mettendomi a confronto con altri autori, che hanno un linguaggio che avrei potuto solo imparare. Illuminante e determinante.”
Si cambia registro
“Credo le cose migliori le stiano facendo produttori e DJ, non c’è più il grande cantautore, c’è un equipe che lavora e rimette in ordine i tasselli. L’intelligenza di un artista oggi sta proprio nella capacità di avere al proprio fianco un team il più possibile completo.”
“Amici è stata una bellissima esperienza, che rifarei altre mille volte, ho imparato anche tante cose sulla televisione, che ancora ad oggi mi spaventa. Per me la TV è sempre stato un mezzo di promozione, non il mio lavoro, mi sono però divertito moltissimo a fare quella cosa in quel modo con quelle persone, è stato istruttivo e costruttivo.”
“Sono un autore per necessità più che per virtù. Do’ a me il merito di avere una certa sensibilità, una certa capacità di scrittura e una certa voce, tutto il resto lo affido alla competenza di chi mi sta intorno. La decisione finale alla fine è sempre la mia comunque.”
I social
“Credo sia fondamentale in qualsiasi ambito il rapporto col web, ho dei grossi limiti, pratici, arrivo da un altro modo di comunicare, ciò non toglie che io riconosca l’importanza dei social. Ho cominciato quando c’erano i nastri per i dischi, i gettoni, il telefono lo aveva forse Agnelli. Ancora non ho capito come funziona il fax..”
A proposito di social è stata lanciata una WEB APP, scaricandola è possibile inserire il nome e personalizzare la copertina dell’album, per poi riceverla con l’autografo di Francesco Renga. Stasera, inoltre, ci sarà un ascolto sempre in anteprima dell’album per i fortunati fan selezionati.
“Ci stiamo caricando con parecchie idee.”
“È inutile per l’uomo conquistare la Luna, se poi si finisce per perdere la Terra.” – François Mauriac
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Il 15 ottobre Francesco Renga terrà un grande concerto live al Mediolanum Forum di Milano (Assago). Biglietti a partire da 30 Euro. LEGGI QUI
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Foto di Alessio Pizzicannella