Spazio è il nuovo singolo di Danti fuori dal 10 dicembre, una collaborazione inedita con Nek fuori per Elektra Records/Warner Music Italy, nel cui testo viene raccontato un viaggio dentro se stessi.
Il brano rappresenta la parabola di un viaggio catartico tra terra e cielo che si consuma in poco meno di 3 minuti. Spazio viene descritto come un brano intenso ed evocativo, un fresco campionario di assonanze e allegorie che fotografano lo stato di smarrimento dell’uomo di oggi. Il ritratto a tinte vivide di chi sta lottando lontano da tutto, mille miglia per non lasciarsi intimidire e sopraffare dalla potenza della propria aura.
Di chi compie un “balzo gigantesco” per permettere alla propria luce di splendere, senza più paura.
Il senso del brano è tutto racchiuso in alcune versi di Nelson Mandela che Danti rivisita con personalità e grande talento autorale. Alle sue liriche si aggiunge la potenza vocale di Nek.
Il videoclip del brano è stato scritto da One Fingerz e prodotto da Borotalco TV per la regia di Fabrizio Conte.
La scena si apre con l’alzata del sipario di un teatro vuoto – il Giuseppe Verdi di Busseto (PR) – di cui non vi sveliamo nulla.
DANTI SPAZIO TESTO E AUDIO DEL DUETTO CON NEK
Ho tanti pensieri da riempire uno stadio
ogni giorno faccio sold out
mi sento in ritardo con la moda guardo il Casio
sono in perenne countdown
non ti piace lo spettacolo e comunque applaudi
ho la faccia fulminata come David Bowie
ho un dolore fisso al petto non mi basta un Aulin
ho un proiettile nel cuore come Gino Paoli
Galleggiando in aria sto come gli astronauti
io non sento niente se quando tu mi parli
io cerco amici ma ho solo contatti
cucina piena di dischi volanti
parcheggiati in una lavapiatti
E’ che ho bisogno di spazio e tu mi vedi qua
e invece io sono in viaggio in un’altra realtà
sono lontano da tutto mille miglia
guarda nel cielo e dimmi se vedi quel punto che brilla
sono io nello spazio
Ho bisogno di aiuto
sto cadendo nel vuoto
grido ma sono muto
brucio e tutti fanno le foto
non mi guardo dentro ma fuori
in testa ho mostri peggiori
questo viaggio Interstellar
1,2,3 stella, se bagli muori
Schivo bombe e bevo benzina
quale super nova sono io con una lampadina
notte eterna senza cartina
poi ti ho visto oro puro, la mia madonnina
e poi non dire che non penso a te
ricostruisco il cielo partendo dal basso
tu fai luce io faccio nuvole
E’ che ho bisogno di spazio e tu mi vedi qua
e invece io sono in viaggio in un’altra realtà
sono lontano da tutto mille miglia
guarda nel cielo e dimmi se vedi quel punto che brilla
sono io nello spazio
sono io nello spazio
Foto di copertina di Zeno Zotti