Spazio oggi ad un gruppo rock. I fiorentini Del Sangre sono carichi e pronti a presentare il loro nuovo album, intitolato Il ritorno dell’indiano e chiamato a presentare l’attitudine musicale di questo collettivo attraverso undici tracce dove lo spirito puramente rock si accompagna al racconto di temi sospesi tra l’autobiografico e l’impegno sociale.
Un progetto discografico che si accende grazie ad influenze ambiziose, tra Springsteen e i Clash, oltre che con collaborazioni molto importanti che hanno visto i Del Sangre realizzare questo lavoro con eccellenze quali Fabrizio Morganti (Casa Del Vento, Irene Grandi, Biagio Antonacci, Patty Smith…) alla batteria, Giuseppe Scarpato (Edoardo Bennato) alla chitarra, Claudio Giovagnoli al sax, Paolo “Pee Wee” Durante all’organo Hammond e il fedele Gianfilippo Boni in veste di cooproduttore oltre che al pianoforte e Wurlitzer.
I Del Sangre, composti da Luca Mirti e Marco Schuster Lastrucci, si presentano attraverso 10 brani inediti ai quali hanno scelto di affiancare la cover Sebastiano di Ivan Della Mea, facendoci riscoprire una delle voci più importanti del cantautorato italiano di protesta degli anni ’70.
Tra i brani originali troviamo L’Indiano, accompagnato da un video ufficiale pubblicato sul canale YouTube del gruppo.
DEL SANGRE – L’INDIANO – VIDEO
DEL SANGRE – IL RITORNO DELL’INDIANO – TRACKLIST
1. L’INDIANO (Mirti Luca)
2. ALZA LE MANI (Mirti Luca)
3. SUCCESSE DOMANI (Mirti Luca)
4. GAETANO BRESCI (Mirti Luca)
5. FUORI DAL GHETTO (Mirti Luca)
6. UNA CHITARRA PER LA RIVOLUZIONE (Mirti Luca)
7. SACRA CORONA UNITA (Mirti Luca)
8. SCARPE STRETTE (Mirti Luca)
9. ARGO SECONDARI (Mirti Luca)
10. GLI OCCHI DI GERONIMO (Mirti Luca)
11. SEBASTIANO (Della Mea Ivan)
CHI SONO I DEL SANGRE
Nati nel 1999 da un’idea di Luca Mirti (voce-chitarra) e Marco Schuster Lastrucci (al basso), i Del Sangre hanno iniziato a delinearsi come realtà effettiva dal 2002 anno dell’uscita del loro primo lavoro dal titolo “Ad un passo dal cielo”, un disco acustico con testi e argomenti di impegno politico che si ritrovano nelle canzoni come “Salvatore Giuliano”, “La notte che ci rubarono le stelle”, “Radio aut”, partecipano al Festival di Recanati dove si presentano in versione full band con Daniele Ricci (alla chitarra solista) e Renzo Franchi (ex Litfiba e Ottavo Padiglione) alla batteria, con il brano “Billy The Kid”.
Nel 2004 dopo aver partecipato e vinto il Premio Ciampi a Livorno con il brano “Radio Aut” entrano in studio per realizzare il loro nuovo album “Terra di nessuno”, questa volta elettrico con musicisti del calibro del già citato Renzo Franchi alla batteria e Francesco Bocciardi (ex Birdmen of Alcatraz) alla chitarra, presentando il loro lavoro al Teatro Del Sale e al Teatro dell’Antella in un concerto con i Gang.
Dopo un periodo molto proficuo dal punto di vista dei Live, decidono di tornare in studio per realizzare un nuovo album particolare “Un nome ad ogni pioggia” (2006) con la collaborazione di musicisti di grosso calibro come Gianfilippo Boni che arrangia le parti di pianoforte ed archi e cooproduce il disco, Luca Marianini uno dei più quotati trombettisti italiani e per la batteria scelgono il meraviglioso tocco di Marco Barsanti, il rocker di Pittsburgh Joe Grushecky (famoso in America per le sue frequenti collaborazioni con Bruce Springsteen) nella canzone che ha come argomento l’11 Settembre “Il confine dell’odio e dell’amore/the line of love and hate”, cantata a due voci con strofe in italiano e in inglese.
Nel 2008 i Del Sangre entrano nuovamente in studio producendo l’album “Vox Populi” che raccoglie antichi canti popolari riarrangiati e riadattati secondo uno stile a metà fra la tradizione italiana e il folk americano passando per atmosfere alla Mark Lanegan in brani come “Donna Lombarda” e “Vox Populi” farà seguito l’album “El Rey” (2010) dalle atmosfere molto introspettive.
Potete seguire anche i Del Sangre attraverso i loro canali social: QUI la pagina Facebook e QUI il profilo Twitter.