Dopo il grande successo di ascolti della scorsa settimana (quasi 600.000 telespettatori con l’8,1% di share a mezzanotte passata) ieri sera è andata in onda la seconda puntata di Dimmi di te, il format televisivo di Niccolò Agliardi prodotto da Anele che racconta storie straordinarie di gente comune e le rende canzoni. Ospiti della seconda puntata dopo Fabrizio Moro (vedi qui), gli Zero Assoluto.
In un grande loft pieno di strumenti e musica, Niccolò Agliardi ha condiviso con la sua band (Gianluigi Fazio, Tommaso e Giacomo Ruggeri, Francesco Lazzari, in arte L’Americano) la storia di Sara e Costanza, una bellissima storia che riguarda un affido.
LA STORIA DI SARA E COSTANZA
Tutto parte da Sara che nasce in una famiglia problematica e che all’età di un anno e mezzo viene abbandonata dalla madre e data in affidamento alla nonna paterna con cui resta fino ai 12 anni. Successivamente, iniziano anni di spostamenti da una casa famiglia all’altra, che non fanno che causarle un grande disordine interiore e mancanze affettive.
A 15 anni un grande evento cambia la vita di Sara. La ragazza rimane incinta di Alessia (che oggi ha 14 anni) dentro la casa famiglia. Decide di tenere la bambina e di cominciare a lavorare ma le sue mansioni non la appagano e cade in una forte depressione in cui trova però la lucidità per capire che deve dare in affido la propria bambina per far sì che possa crescere felice.
E qui che entra in gioco Costanza (e suo marito Jacopo scomparso tre anni dopo l’arrivo di Alessia). La donna ha una famiglia numerosa composta da cinque figli, due maschi e tre femmine (che oggi la chiamano la mamma d’Italia per la sua volontà di continuare a dare spazio in casa propria a bambini in difficoltà). Costanza sente di avere tanto da dare e proprio per questo prende in affido diversi bambini nel corso degli anni. L’affido familiare, a differenza dell’adozione, è una condizione temporanea in cui il bambino mantiene i rapporti con la famiglia d’origine.
E´così che Costanza prende in affidamento Alessia e con il tempo impara a conoscere Sara affezionandosi anche a lei e alla sua storia difficile. Costanza porta avanti questa sua vera e propria vocazione in mezzo alle difficoltà, anche economiche, che insorgono con la morte del marito. Per fortuna gli amici sono presenti al momento del bisogno e creano un’associazione per aiutarla. Sara oggi abita a poche case di distanza da Costanza e Alessia.
La storia di Sara e Costanza dimostra che una famiglia, e l’amore che ne deriva, può entrare nella tua vita anche quando sei grande e che ci sono persone come Costanza, che sento di dover migliorare in qualche modo il mondo nel proprio “piccolo”.
GLI ZERO ASSOLUTO E LA CANZONE DELLA CASA DOVE C’E´POSTO PER TUTTI
Niccolò in questa puntata si è fatto aiutare da altri due amici, Thomas De Gasperi e Matteo Maffucci, gli Zero Assoluto. Il duo viene presentato con un’esibizione live con la band del cantautore sulle note di Svegliarsi la mattina.
Le parole chiave che Niccolò sceglie per questa storia che diventerà canzone sono Appartenenza, Famiglia, Torta, Divani e il concetto dell’integrazione e al detto popolare che dove si mangia in 6 si mangia in 7. I musicisti di Agliardi cambiano rotta alla canzone cercando qualcosa di più spensierato rispetto alla melodia iniziale.
Il cantautore si fa convincere in direzione di questo cambio di rotta proprio perché Sara ama i brani ritmati, i suoni caraibici. A questo punto bisogna solo mettere a posto alcune cose insieme a Thomas e Matteo per rendere la canzone adatta allo stile degli Zero Assoluto.
Arriva il momento del concerto in cui la canzone composta da Niccolò Agliardi, band e Zero Assoluto viene fatta ascoltare per la prima volta a sorpresa in teatro vuoto alle protagoniste della storia.
C’E´POSTO PER TUTTI – TESTO
Se non ci stiamo, ci stringiamo
perché lo spazio non è
che una parentesi per noi
così impariamo ad imparare
che una partenza non ha
nessun diritto sul percorso
L’Amore diverso, l’amore speciale
dipende da cosa è normale
c’è bisogno soltanto di farsi ascoltare
magari restando in silenzio perché
quello che conta è, quello che conta è
che ci sarai per sempre, ci sarai per me
Porta il tuo passato come una torta
in questa casa che è sempre aperta
si ama e ci si sopporta
siamo in una lacrima sul divano
nella parabola di un destino
la vita che non ti aspetti
ma qui c’è posto per tutti
E´ questo il patto che facciamo
perché tua figlia sarà
la donna che volevi tu
la strana famiglia, la madre ideale
dipende da cosa è normale
c’è bisogno soltanto di farsi ascoltare
magari restando in silenzio perché
quello che conta è che vada bene a te
Porta il tuo passato come una torta
in questa casa che è sempre aperta
si ama e ci si sopporta
siamo in una lacrima sul divano
nella parabola di un destino
la vita che non ti aspetti
ma qui c’è posto per tutti
c’è posto per tutti
c’è posto per tutti
Porta il tuo passato come una torta
in questa casa che è sempre aperta
si ama e ci si sopporta
siamo in una lacrima sul divano
nella parabola di un destino
la vita che non ti aspetti
ma qui c’è posto per tutti