A breve distanza dall’uscita del terzo album “Finalmente“, Djomi lancia il nuovo singolo “4 sberle”. Il brano, in radio e su tutte le piattaforme digitali dal 23 febbraio 2024, affronta il tema della violenza sulle donne.
“4 sberle” ha una genesi particolare. A novembre 2023, Djomi doveva partecipare a un evento nella sua Cervia (RA), in occasione della Giornata Contro La Violenza Sulle Donne. Per quell’evento gli avevano proposto di cantare un altro pezzo. Il tema della serata lo ha però ispirato, portandolo a creare inaspettatamente un nuovo brano. Così, è nato il singolo appena rilasciato.
Djomi racconta: “Confrontarmi con un argomento del genere è stato una sfida: nessuno mi ha mai insegnato come si fa a non essere violenti con le donne ma anche in generale a non essere violento, l’ho imparato da solo sin da quando ero piccolo, mi sembra una cosa così semplice, dovremmo averlo già dentro di noi”.
E aggiunge: “Quando mi sono messo a lavorare al brano non avevo intenzione di fare una paternale riguardo al fatto che la violenza sia sbagliata, perché è vero, è sbagliata, ma una canzone di questo tipo l’avrebbe scritta chiunque con qualsiasi tipo di approccio musicale e stilistico differente. Ho deciso invece di sfruttare il ragionamento “ogni fune ha due estremità” e invece di raccontare gli effetti del male ho scelto di parlare dell’origine”.
“4 sberle” è un brano intenso, che attesta il percorso di crescita di Djomi. L’artista ha all’attivo tre album, l’ultimo dei quali – “Finalmente” – è stato pubblicato a ottobre 2023. Nella sua musica mostra uno stile personale e un’attitudine particolare, insieme a una proprietà di linguaggio significativa per un ragazzo poco più che ventenne. Grazie a queste sue caratteristiche, ha ottenuto diversi riconoscimenti. L’anno scorso Djomi ha vinto Castrocaro 2023, affermandosi come primo rapper ad aggiudicarsi la manifestazione. Ed ancora, è stato tra i quattro finalisti al Premio Lunezia 2023.
4 SBERLE, il testo
Non volevo fare niente di banale per un tema che alla fine è universale.
Dire che è sbagliato non sarebbe da insegnare
quindi narro dell’origine del male.
Sono un pensiero
passato per qualche secondo nel cervello
come ad un portone un venditore
sono passeggero.
Vendo un sogno nascondendoti il tranello
passo senza il biglietto salto il tornello.
Non sarebbe bello avere sempre tutto sotto il tuo controllo
prima parliamo a dopo il conto
chiudo sempre con la prima offerta
perché in fondo
tutti dicono che accettano se non c’è il costo.
E adesso mi trasformo
in un’idea.
Di colpo tutto è già più definito
e inizia sempre meno a fare schifo.
L’amico dell’amico del mio amico
ha detto che lo fanno tutti
e che se hai alzato il dito avrai i motivi giusti.
L’amore mi trattiene
come un paio di catene
con la rabbia che già gira dentro al sangue nelle vene
d’altronde voglio farlo solamente per il bene
della nostra relazione quindi forse le conviene.
Dopo un mese
è già un concetto
fanculo ciò che dicon gli altri
papà con mamma lo faceva e lei è già andata avanti.
Infondo 4 sberle non son mica pugni e calci
e se fa troppo male c’è dell’alcol per aiutarti.
Il primo colpo è stato strano ma non ho mollato
al secondo le sue lacrime mi hanno tentato
al terzo ho perso la pazienza perché mi ha risposto
al quarto le mie mani sul suo collo…
…e lì sono abitudine.
Preso il martello io non passo per l’incudine
la testa dice “bro non mi deludere”
d’altronde sono l’uomo prendo io le decisioni
metti su un maglione lungo e non lo raccontare o muori.
Volevo dire non saltiamo a certe conclusioni
siamo al ristorante ne parliamo a casa soli
per farmi perdonare ho preso i fiori
almeno porto il mondo dentro casa così tu non ci ritorni fuori.
Il nostro viaggio è già finito
la storia di un grand’uomo smascherato e tramutato in un fallito.
È triste che sta narrazione
è nota già a certe persone
senza che i due personaggi non abbiano un nome…
È che non sono personaggi…
No.
È che non sono personaggi…
No.