Lo scorso 7 luglio è uscito per La Clinica Dischi il primo EP del cantautore lombardo DREA, In questo buio immenso.
A chi chiede chi è DREA la risposta arriva con queste parole: è la necessità di urlare così forte da far impazzire la gola per non restare soffocato dalle inquietudini. È la voglia di rompere gli schemi e ballarci sopra. È la libertà senza freni di parlare d’amore o di mandare tutti affanculo.
L’EP è arrivato a qualche settimana di distanza dal singolo d’esordio, Seattle, e con questa nuova uscita il cantautore ha svelato il suo volto alla scena indipendente nazionale. un volto grunge che accompagna la sua idea di canzone d’autore… In questo buio immenso è un viaggio musicale capace di collegare i Nirvana e la scuola autorale italiana, nella ricerca di un baricentro fatto di sperimentazione e genuina voglia di raccontare lo spaesamento di una generazione che non smette di domandarsi quale davvero possa essere il proprio posto nel mondo.
Queste le sei canzoni contenute nel progetto e la frase che le descrive meglio:
- SEATTLE: come trovarsi dall’altra parte dell’oceano, nel giro di un abbraccio;
- NOTTE FONDA: a volte il buio ci aiuta a comprendere meglio i contorni** della luce;
- PETER PAN: riuscire a ricordarci di volare è l’unico** modo per non sotterrarci vivi;
- ODIO QUESTA CANZONE: ma cantarla rimane l’unica terapia al dolore del silenzio;
- APPENA SOTTO IL CIELO: puntare gli occhi verso il cielo, per ricordare la vertigine che dà la Terra;
- SENZA RITORNO: un viaggio che non accetta fermate, fatto solo di ripartenze.