23 Agosto 2022
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23 Agosto 2022

Elisa estrae un nuovo singolo dall’ultimo album. Arriva in radio “Palla al centro” feat. Jovanotti

Dopo il buon riscontro di "Litoranea" con Matilda De Angelis, terzo estratto dall'album della cantautrice

Elisa Palla al centro testo significato
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Elisa Palla al centro significato del testo del nuovo singolo della cantautrice, brano in duetto con Jovanotti estratto dall’album Ritorno al Futuro / Back to the Future.

Mentre il precedente brano, Litoranea, lanciato per l’estate in una speciale versione in duetto con l’attrice Matilda De Angelis, Elisa è impegnata con il suo nuovo grande progetto live estivo legato all’ambiente.

Il tour, partito da Verona con Heroes Festival, 5 giorni di spettacolo e sensibilizzazione ai temi green,  prosegue il suo viaggio in tutta Italia. Tra le prossime tappe tre date a Milano, al Castello Sforzesco (11, 12 e 14 settembre), e tre a Roma, alla Cavea Auditorium Parco della Musica (21, 23 e 24 settembre).

Con l’estate ormai quasi giunta alla fine per la cantautrice è arrivato il momento di estrarre un nuovo singolo dall’album certificato con il disco d’oro per le oltre 25.000 copie/unità vendute.

Elisa Palla al centro significato del brano

Palla al centro entrerà in rotazione radiofonica a partire da questo venerdì, 26 agosto. Il brano vede la prima collaborazione tra Elisa e Jovanotti. La produzione è affidata a DRD pseudonimo pop di Dardust alias Dario Faini.

In questa canzone metafore potenti, piene d’energia e solarità, con percussioni in levare e tastiere ipertrofiche creano un’esplosione sonora dando vita ad un crossover nato da un beat trascinante e dalla penna originale di Elisa. Un brano con innesti incisivi di Jovanotti.

Il brano, con la frase che si ripete più volte nel testo, “Non è quante volte sbaglio Sono quelle che mi rialzo“, invita ad essere liberi, anche di sbagliare perché è quello che facciamo, e non quello che sembriamo, la vera cosa importante, il nostro biglietto da visita nella vita.

Elisa Palla al centro testo e audio

Ta-ra, ra, ta-ra, ra
Ta-ra, ra
Non scrivere mai la parola “fine”
Non dare a tutto un nome, ma goditi l’attesa
Non inseguire le cose, non stare sulle spine
Lascia stare le offese, sono acqua di rose

Staccare gli occhi dallo schermo
Fare un giro più a largo
Non è quante volte sbaglio
Sono quelle in cui mi rialzo
E non è da dove vengo, è dove sto andando
Non è quello che sembro, è quello che faccio

Di dire, di dire, no, no, palla al centro
Di dire, di dire, no, no, palla al centro
Di dire, di dire, no, no, palla al centro

Siamo le onde, siamo le onde
Di un mare grande, di un mare grande
Siamo le stelle, siamo le stelle
Sopra le ande
Siamo le bande
Che suonano nei cortei
Correnti che soffiano sui Pirenei
Siamo le onde, siamo le onde
Di un mare grande, grande

Non è quello che ti dico
È il sorriso che ti strappo
Sai che colpo, scacco matto
Ti basta essere te
Non so fare quello che conviene
Mi lascio I dolori alle spalle
Si corre più veloce
Ci si ferma per le cose belle

Staccare gli occhi dallo schermo
Fare un giro più a largo
Non è quante volte sbaglio
Sono quelle in cui mi rialzo
E sono felice quando siamo libero come il vento
Non chiedermi dove sto andando
Che un posto vale l’altro

Non è quello che sembro, è quello che faccio (Palla al centro)
Non è quello che sembro, è quello che faccio (Palla al centro)
Non è quello che sembro, è quello che faccio (Palla al centro)
Non è quello che sembro, è quello che faccio

Siamo le onde, siamo le onde
Di un mare grande di un mare grande
Siamo le stelle, siamo le stelle
Sopra le Ande
Siamo le bande
Che suonano nei cortei
Correnti che soffiano sui Pirenei
Siamo le onde, siamo le onde
Di un mare grande, grande
Grande, grande, grande

Stacco gli occhi dallo schermo
Vado avanti, non sto fermo
Non è quello che sembro, è quello che faccio
Non è quante volte sbaglio
Sono quelle che mi rialzo
Con gli anfibi oppure scalzo
Prima un passo, poi un balzo
Liberi come il vento
Palla al centro

Siamo le onde, siamo le onde
Di un mare grande, di un mare grande
Siamo le stelle, siamo le stelle
Sopra le Ande
Siamo le bande
Che suonano nei cortei
Correnti che soffiano sui Pirenei
Siamo le onde, siamo le onde
Di un mare grande, grande
Grande
Quando cado o mi rialzo
Con gli anfibi oppure scalzo
Prima un passo, poi un balzo
Liberi come il vento
Palla al centro