Dopo le polemiche sul Tweet di Madame (qui l’editoriale del nostro direttore) a cui ha fatto seguito una lunga serie di Instagram Stories da parte dell’artista in cui chiarire meglio il proprio pensiero (ne abbiamo riportato integralmente il testo qui), anche Emis Killa ha voluto esprimersi per difendere la collega appoggiando il suo punto di vista.
Del resto i due artisti hanno lo stesso pensiero riguardo alla divisione tra artista e persona, tra Francesca o Emiliano e Madame o Emis Killa. Una cosa che non è sfuggita ai più attenti osservatori del web.
Qualche settimana fa infatti, per l’esattezza il 10 giugno, Emis Killa aveva twittato quanto segue:
“Se siete fan di Emis Killa non venite a citofonare a casa, perché Emis Killa non lo troverete mai, al limite troverete Emiliano che vorrebbe starsene per caxxi suoi almeno in casa propria, e quindi un Emiliano anche indisponente“
Parole insomma molto simili a quelle del “Tweet della discordia” di Madame insomma. E infatti giusto sei giorni fa la ragazza aveva ricondiviso queste parole sulla pagina aggiungendo questa frase: “Sostituite Emis Killa con Madame e Emiliano con Francesca“.
Tanto basta per capire che lo sfogo della ragazza è stato frutto si di uno sfogo d’istinto, ma anche figlio di una serie di episodi e di uno stato d’animo di disagio nei confronti dell’invadenza da parte della gente, che covava da un pò.
Le parole di Emis Killa
In ogni caso a seguito delle polemiche e degli attacchi a Madame, Emis Killa ha voluto difenderla ribadendo il suo punto di vista sulla privacy di un artista. Queste le parole twittate dal rapper ieri pomeriggio:
“Ovviamente ora rompete tutti il caxxo a Madame perché non vuole gli si freddi il piatto per chi non sa manco chi è e cosa fa.
La verità è che ha ragione. È un’ epoca malata, sti telefonini hanno reso la gente invadente e superficiale, e sui social, ipocriti. Gne gne gne. Ma vaff…
Io dalla tavola a cena o a pranzo non faccio alzare nemmeno un amico o un parente per salutarmi. Educazione. Se non ce l’hai sono solo caxxi tuoi”.