Esattamente dieci anni fa, a fine settembre del 2009, Emma Marrone entrava nella scuola di Amici di Maria De Filippi e dava inizio ufficialmente alla sua carriera dopo anni di gavetta.
Una ricorrenza che i fan della “Brown“, come loro stessi la chiamano, non si sono affatto dimenticati e infatti già impazza su Twitter l’Hashtag #DieciannidiEmma.
Anche All Music Italia ha voluto omaggiare la leonessa della musica italiana così tanto amata dalle nostre grandi rocker, da Gianna Nannini a Loredana Berté. E lo facciamo con questo articolo scritto dal nostro critico musicale, Fabio Fiume.
#DIECIANNIDIEMMA
Ho conosciuto Emma personalmente nel Febbraio del 2011, durante la sua prima partecipazione a Sanremo quando, in coppia con i Modà, ottenne un prestigioso secondo posto con il brano Arriverà.
Era allo start di una carriera che l’aveva visto vincere Amici un anno e mezzo prima, così come me, che ero diventato giornalista da poco più.
Così, per impressione televisiva, non arrivavo a quell’incontro con una buona opinione; artisticamente trovavo che avesse centrato più di un pezzo come Meravigliosa, Calore, Cullami, ma che avesse altresì un atteggiamento spocchioso, da persona convinta, che quasi m’infastidiva e si contrapponeva al mio muovermi invece in punta di piedi, come se non meritassi di essere in quel posto così importante per la musica e lo spettacolo in generale.
Arrivai a quell’intervista con lei ed i Modà: Kekko ( Silvestre, leader della band, ndr ) mi riconobbe subito dal contatto social e mi chiamò tra la folla per presentarci di persona. Emma invece era stanca, un po’ febbricitante e non poteva fermarsi più, doveva andare.
La mia insopportazione nei suoi confronti a quel punto si acuii ed ecco però d’improvviso la sorpresa: Emma, che non mi aveva mai visto prima, si ferma, torna indietro, forse colpita dalle feste di Kekko, mi azzecca un bacio e si ferma a parlare del più e del meno, mi tiene compagnia fino a quando i Modà non hanno terminato l’intervista con chi mi precedeva.
E’ minuta, meno prorompente di come appare in tv, simpatica, alla mano. Ridiamo, scherziamo, commentiamo un po’ la qualunque dopo di che, arrivato il mio turno fa per andarsene, mi da un altro bacio e mi dice di seguirci via social. Io già lo facevo, lei, dopo qualche giorno, mi seguirà via Twitter.
Non ha mai mancato ad un commento e/o ringraziamento quando ho dovuto scrivere di lei. Non ha mai inveito quando l’ho bocciata in situazioni che proprio non mi piacevano, tipo La Mia Città, ben consapevole che il mio compito è essere sincero.
Non l’ho più rincontrata di persona ma custodisco la promessa di un’intervista bella lunga, specifica, senza fretta alcuna, da amici.
Racconto questo spaccato personale perché oggi, proprio oggi, quello scricciolo combattente festeggia dieci anni di carriera, dieci anni dalla prima apparizione ad Amici, il talent in cui sin da subito ha iniziato a distinguersi.
Già, perché Emma, può piacere o meno, è una che si distingue, una che ha una personalità riconoscibile, che ha fiuto pop e prorompenza rock, che è femmina sinuosa e popolana mai arrendevole, che è voce potente e pensiero che non tace.
Emma è arrivata a questo traguardo da assoluta protagonista mettendo a segno, album dopo album, una crescita inopinabile, cantando alcuni degli autori più importanti e contribuendo anche a consacrarne altri in ascesa, che col suo nome sono diventati prioritari per l’attuale pop italiano.
Non sono stati tutti facili questi dieci anni ed hanno portato pure critiche feroci ma solo chi ha una grossa caratura o viene amato, o viene percepito come un nemico da abbattere da chi non prova questo sentimento.
Emma i detrattori li ha sempre avuti, sin dagli albori del talent dove la volevano per forza contro Loredana Errore, e poi a Sanremo, dove la volevano a tutti i costi rivale pretenziosa di un Roberto Vecchioni a cui la ragazzina ultima arrivata e la band protetta da Rtl provavano a soffiare la vittoria a suon di televoti.
Forse però, inconsapevolmente, sono stati proprio loro, i detrattori, ad accrescere la sua popolarità, alimentando discussioni sul suo fare. Emma non ha mancato nemmeno mai di dire la sua dal punto di vista sociale, scontrandosi più volte con esponenti politici.
E non parlerò della battaglia più importante che sta di nuovo sostenendo; gliel’ho promesso in un messaggio privato, perché Emma, quella pubblica, vuole che la gente parli della sua musica. E così sia.
Per festeggiare dunque questi dieci anni di carriera, smetto di fare il sentimentale, il narratore di una storia che in pochi conoscevano e torno a fare il critico segnalando una playlist dell’artista salentina.
Si tratta delle dieci canzoni a mio avviso migliori della sua carriera, tra cui non troverete solo singoli, ma pezzi assolutamente valenti che magari non hanno trovato spazio per la promozione.
Emma cara, in attesa di quell’intervista che aspetto dal 2011, ecco la mia personale selezione per festeggiarti degnamente.
Spero che ci sia qualche scelta che stupisca il lettore, che magari avrà voglia di andare a scoprire il brano non noto e che piaccia soprattutto a te.
Buon tutto Emma e… bada che ho intenzione di scrivere anche per i tuoi vent’anni di carriera!
emma MARRONE LA PLAylist di Fabio Fiume
In Rigoroso ordine alfabetico ecco il meglio, a mio parere, di questi #DieciannidiEmma
Amami ( 2013 )
Arriverà L’Amore ( 2015 )
Dalle Vene ( 2010 )
In Ogni Angolo Di Me ( 2013 )
Io Di Te Non Ho Paura ( 2016 )
L’Una E L’Altra ( 2018 )
Mi Parli Piano ( 2018 )
Occhi Profondi ( 2015 )
Scusa Se Vado Via ( 2011 )
Trattengo Il Fiato ( 2014 )