Il 2020 è stato un anno terribile sotto tutti i punti di vista. La musica soffre, ha sofferto e soffrirà ancora molto nei prossimi mesi. Ci sono, anche per questo motivo, notizie che nessuno vorrebbe mai dare. E’ scomparso a 92 anni Ennio Morricone. Il compositore era ricoverato da qualche tempo in una clinica romana per curare i postumi di una caduta domestica.
Una vita dedicata alla musica. Una passione e una sensibilità che gli hanno permesso di attraversare epoche artistiche diverse e opposte, ma sempre con quello sguardo severo e attento e quell’espressione di chi è in grado di esprimere con le note le mille sfaccettature dell’animo umano. Altissimo, ma anche popolare.
Il nome di Ennio Morricone è noto per la composizione di colonne sonore importanti e imprescindibile è il sodalizio artistico con Sergio Leone. Ha scritto le colonne sonore per i grandi registi di Hollywood come Brian De Palma, Oliver Stone e Quentin Tarantino. Tra i lavori più apprezzati Mission, la sua preferita, e The Untouchables – Gli intoccabili.
Fondamentale il suo apporto nella musica pop degli anni ’60. Il musicista curò gli arrangiamenti di brani per Mina, Gino Paoli ed Edoardo Vianello. Tra le hit di cui ha curato la produzione artistica ci sono Sapore di sale, Se telefonando, Pinne fucile ed occhiali, Guarda come dondolo, Abbronzatissima e O mio Signore.
Nel 2007 gli è stato conferito un Oscar alla carriera e nel 2016 ne ha vinto un secondo trionfando nella sezione Miglior Colonna Sonora composta per il film The Hateful Eight di Quentin Tarantino.
Lo scorso anno Ennio Morricone è stato protagonista di 60 Years of Music World Tour, una tournée in cui ha celebrato 60 anni di carriera. La leg italiana si è chiusa con una serie di concerti tra l’Arena di Verona e le Terme di Caracalla di Roma (ne abbiamo parlato Qui).
IL NECROLOGIO
Il compositore ha scritto di suo pugno il necrologio, che è stato letto alla stampa dall’Avvocato Giorgio Assumma, amico personale della famiglia e in passato Presidente Siae.
“ENNIO MORRICONE è morto. Lo annuncio così a tutti gli amici che mi sono stati sempre vicino e anche a quelli un po’ lontani che saluto con grande affetto. Impossibile nominarli tutti. Ma un ricordo particolare è per Peppuccio e Roberta, amici fraterni molto presenti in questi ultimi anni della nostra vita.
C’è una sola ragione che mi spinge a salutare tutti così e ad avere un funerale in forma privata : non voglio disturbare.
Saluto con tanto affetto Ines, Laura, Sara, Enzo e Norbert, per aver condiviso con me e la mia famiglia gran parte della mia vita.
Voglio ricordare con amore le mie sorelle Adriana, Maria, Franca e i loro cari e far sapere loro quanto gli ho voluto bene.Un saluto pieno, intenso e profondo ai miei figli Marco, Alessandra, Andrea, Giovanni, mia nuora Monica, e ai miei nipoti Francesca , Valentina, Francesco e Luca.
Spero che comprendano quanto li ho amati.Per ultima Maria (ma non ultima). A lei rinnovo l’amore straordinario che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare.
A Lei il più doloroso addio”.
LA MORTE DI ENNIO MORRICONE – LE REAZIONI DEL MONDO DELLA MUSICA
La scomparsa di Ennio Morricone ha scosso questo assolato e afoso lunedì di luglio. Numerose le reazioni del mondo della musica e dello spettacolo.
“Il privilegio dell’artista è morire sapendo che la sua arte non morirà mai. W il Maestro Ennio Morricone!”
Vasco Rossi
Qui ne riportiamo alcune.
Ecco, invece, il ricordo del nostro Fabio Fiume.
“Maestro potrei ricordarla con una delle decine di colonne sonore meravigliose che ha composto e per cui è stato premiato ed ha guadagnato stima in ogni angolo del mondo, ma poiché voglio ricordarla mediante un aneddoto carino che mi riguarda, scelgo forse il pezzo più popolare di cui ha scritto la musica, #SeTelefonando per Mina.
Ecco l’aneddoto: durante il primo lavoro della mia vita (non a caso in un importante negozio di dischi di Napoli), un giorno entrò una cliente cinese, dando vita ad uno stereotipo mica da poco!
Con la sua vocina sottile mi si avvicinò chiedendomi dove fossero i dischi di “Enio ( con una n ) MoLLicone”. Credo di aver riso assieme alla mia collega Daniela per tipo un quarto d’ora, e la poverina, comprando una sorta di antologia di suoi temi, ci guardava stranita. Le dissi che la mia collega stava cadendo per non farla sentire presa in giro.
E’ un ricordo stupido, lo so, troppo per la sua grandezza, però è il mio, personale, che condivido solo con un’altra persona e con quella cliente malcapitata. R.I.P Genio, R.I.P Maestro, R.I.P. #EnnioMorricone”