Qualche giorno fa l’ANSA riportava la notizia della causa vinta da Tiziano Ferro che nel 2010 querelò Enrico Nascimbeni, giornalista e cantautore, colpevole di averlo diffamato.
Tutti ricorderemo l’intervista a Vanity Fair in cui Ferro compì il coming out pubblico svelandosi con onestà e chiarezza nella sua intimità. La nota dei legali Pierluigi Di Palma e Allegra Bonomo riporta che il cantante: “raccontava una storia di privazioni sentimentali, di dolorose rinunce frutto di profondi conflitti interiori ed invocava la speranza di poter godere in futuro di una vita sentimentale sempre inseguita e mai avuta“.
Ebbene Nascimbeni, secondo quanto riportato dall’accusa, commentò negativamente le affermazioni, smentendole. Ecco quanto si legge nella nota della R&P Legal: “All’indomani delle rivelazioni di Tiziano Ferro, Enrico Nascimbeni rilasciava diverse interviste in cui, affermando il falso, smentiva quanto raccontato dal cantante, attribuendogli una felice e duratura relazione sentimentale”.
La giustizia negli anni ha fatto il suo corso fino all’epilogo con sentenza che obbliga Nascimbeni, resosi “responsabile della diffusione di notizie false e diffamatorie relative alla vita sentimentale dell’artista nato a Latina“, a risarcire il collega con 15.000 euro.
Nella sentenza il Tribunale di Roma afferma che “il contenuto dell’intervista assume una valenza diffamatoria non tanto perché attribuisce falsamente a Ferro l’esistenza di una relazione affettiva (…) ma perché mina la credibilità dell’artista ed ottiene l’effetto di screditare la sua immagine agli occhi dei lettori e del pubblico in generale, facendolo apparire come colui che aveva offerto a tutti una falsa rappresentazione di sé“.
Un fulmine a ciel sereno per Enrico Nascimbeni che il giorno dopo sul suo profilo Facebook, ha commentato il lancio ANSA con un lungo post che riportiamo integralmente:
“Apprendo oggi con sconcerto da una notizia di agenzia la notizia che leggete sotto. Per quanto mi risulta non ho ricevuto nessun avviso di garanzia. Quindi non mi sono potuto tutelare legalmente e sono stato condannato senza potermi difendere. Ho dato mandato ai miei avvocati di cercare di fare chiarezza su una vicenda e su un processo del quale nulla sapevo. E apprendo anche tristemente che le agenzie si sono fiondate su questa notizia. Come altrettanto non hanno fatto per uscita di miei libri e album. Ovviamente io non faccio notizia come Tiziano Ferro. Ed è vero. E’ così. Io non so cosa significhino 15mila euro per Tiziano. Ma so cosa significano per me. Cioè un disastro finanziario. Sulla vicenda giudiziaria non mi pronuncio e nemmeno sul fatto che l’ha scatenata. Tempo fa, ignaro di questo processo, qui, su facebook, mi ero pubblicamente scusato con lui. Ma tutto si stava gia’ compiendo e si e’ compiuto, ripeto, a mia insaputa. Nessun rancore verso Tiziano. Se ha ritenuto di fare questo avrà le sue ragioni. Spero che la Giustizia italiana mi conceda di spiegare anche le mie. In una ripetizione di un processo che non ho mai saputo che stavo subendo. E la cosa è tragicomica. Ps. comprendo da giornalista che una valanga di testate si siano avventate su questo notizia …. ma lo trovo triste…molto triste…tristissimo…non penso che Tiziano necessiti di questo tipo di pubblicità….e nemmeno il sottoscritto… al quale da nessuna testata è stato concesso il diritto di replica…“.
A questo ne segue un altro, circa un’ora dopo:
“APPELLO A GIORNALISTI DI ANSA E ADNKRONOS – Avete dato ieri notizia di una mia condanna per diffamazione nei confronti di Tiziano Ferro. Quindi avete in mano la sentenza. Io non ce l’ho. Per favore fatemela avere. Serve a me e al mio avvocato. URGENTEMENTE. Grazie”.
Subito si sono scatenati, com’è logico che sia, i commenti dei contatti di Nascimbeni, stupefatti dalla vicenda. Il cantautore risponde: “O dimostro che non ho ricevuto nessuna notifica o non esiste appello. E’ sentenza definitiva” – “Tiziano non è un malvagio….si è incazzato…..ed e’ andato per vie legali……mi sarebbe piaciuto saperlo e difendermi…” – “Sarebbe bastata una telefonata” – “Vi prego di non offendere in questo post Tiziano…mi mettete nella merda ancora di più…io non dico più nulla….”.
C’è chi non vede chiaro nella vicenda che ha effettivamente dell’assurdo. Possibile che il cantautore non abbia mai ricevuto comunicazione notificata da ufficiale giudiziario? “In mancanza di avviso di garanzia e mancata convocazione in fase dibattimentale credo ci siano gli estremi per ricorrere” scrive un follower di Enrico.
Nascimbeni continua a far luce sul caso: “Se l’ho ricevuta mai l’ho vista (…) Io non abito più nel mio luogo di residenza (…) Residenza in campagna..io sempre a Milano…..l’avvocato la vede brutta….“.
Un altro follower afferma: “Se non ritiri la raccomandata, la compiuta giacenza equivale a notifica” e il cantautore chiosa: “E ce lo so… Ma purtroppo non possiedo il dono dell’ubiquità….”.
All Music Italia, qualora Enrico Nascimbeni e il suo avvocato lo volessero, mette a disposizione il suo spazio per qualsiasi replica, nota o rettifica.