Enrico Ruggeri La rivoluzione testo generazionale per il nuovo singolo del cantautore. Un brano fuori dal 7 gennaio che anticipa l’uscita dell’omonimo album prevista per i prossimi mesi e un nuovo tour nei teatri.
Fresco vincitore del Premio Tenco alla carriera Enrico pubblica nuova musica a distanza di un anno dall’ultimo singolo, L’America (Canzone per Chico Forti).
La rivoluzione esce per Anyway Music/Sony Music un album di inediti, in uscita nel 2022, sul quale Enrico Ruggeri sta lavorando da ormai due anni. Un disco che si preannuncia ricco di riflessioni e suggestioni esaltate dalla cura del suono in fase di registrazione.
La Rivoluzione, manifesto di una generazione che è il risultato delle esperienze che ha vissuto, delle storie d’amore consumate, dei libri letti, delle preghiere pronunciate senza sapere a chi rivolgerle. Una generazione che ha combattuto ma che non ha mai vinto veramente.
Il singolo sarà accompagnato da un video, girato da Mehmet Gurkan, che simboleggia il logorio dell’anima durante il percorso della vita.
Il brano è stato scritto da Ruggeri insieme a Massimo Bigi, novello cantautore a 60 anni, che è stato per molti concerti, a partire dal 1995, il tour manager di Enrico.
ENRICO RUGGERI LA RIVOLUZIONE TOUR
Il cantautore tornerà in concerto il prossimo anno con La rivoluzione – il tour, prodotto da Joe & Joe. Queste le prime date:
- 2 aprile al Teatro San Domenico di CREMA
- 9 aprile al Teatro Nazionale di MILANO
- 21 aprile al Teatro Ambasciatori di CATANIA
- 26 aprile al Teatro Olimpico di ROMA
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Enrico Ruggeri la rivoluzione testo
L’artista ha pubblicato sulle sue pagine social il testo del nuovo singolo.
Siamo quello che siamo, niente di più niente di meno
padri e figli di un tempo sbiadito intravisto dal treno
eravamo sempre in cammino noi che volevamo andare lontano
Siamo quello che siamo, siamo quello che resta
di certi sogni appesi al soffitto di quell’ultima festa
ricchi impoveriti dalla nostra stessa ricchezza
siamo l’ultima carezza
Siamo mille libri consumati di fretta
ed altri mille amori dimenticati alla svelta
siamo fuoco e cenere all’ombra di una statua di cera
noi che non crediamo e siamo solo preghiera
Siamo la rivoluzione da sempre sognata
quella che avremmo tanto voluto così desiderata
vincitori di un grande girone e poi sconfitti in finale
noi che quella sera avevamo da fare
Siamo quello che siamo, siamo sempre schierati
siamo tifosi e soldati arrivati e partiti
la poesia sfuggita di mano, la giustizia appena sfiorata
siamo un biglietto scaduto di sola andata
siamo una fermata scritta sopra a un foglio
da conservare
Siamo quello che siamo, niente di più niente di meno