Enula Impronte testo, significato e audio.
È già fuori il nuovo singolo di Enula, Impronte, un brano che porta la firma, oltre della cantautrice stessa, di Franco 126 oltre alla produzione con Dardust.
La canzone anticipa l’uscita, prevista per venerdì 21 maggio, dell’EP Con(torta) di cui vi abbiamo parlato qui e una serie di date instore, eccole:
25 maggio ore 17.00 – Roma – Mondadori, Via Appia 51
03 giugno ore 17.00 – Milano – Mondadori, Piazza Duomo
10 giugno ore 17.00 – Napoli – Mondadori, Via degli Acquari
11 giugno ore 17.00 – Salerno – Mondadori CC Maximall di Pontecagnano
Ma non solo musica per se stessa nel futuro di Enula, la cantautrice infatti ha firmato un contratto come autrice in esclusiva con BMG, che la vedrà comporre brani anche per altri artisti, e con la società di booking BPM Concerti / Trident Music per i prossimi appuntamenti live.
Enula impronte testo e significato
Impronte è il racconto di una storia d’amore tormentata, in bilico tra il desiderio di respingersi e l’irrefrenabile voglia di stare insieme, una relazione custodita preziosamente da chi la vive, nascosta agli occhi del mondo esterno.
Il brano trasporta l’ascoltatore nell’universo musicale di Enula che dimostra, ancora una volta, una voce e una scrittura affascinante e magnetica. Alla penna della giovane artista si unisce Franco126, uno dei cantautori più interessanti e affermati del panorama nazionale, che contribuisce ad impreziosire ulteriormente il pezzo.
Testo
E guardavamo tutto il mondo sopra un cornicione
in bilico sul vuoto ma a un metro dal cielo
e restavamo lì seduti in silenzio per ore
come se a capirsi bastasse il pensiero
Le mani in faccia
le mani sulla schiena
Rimani questa sera
o tutta una vita intera
Mi hai lasciato su i vestiti
ma mi hai tolto tutto il resto
non so se era amore o odio
o qualcosa di diverso
Se mi ami brucio
e guarda adesso siamo ancora qui
abbracciati al buio
ed io potrei anche morire così
fuori c’è il diluvio
mi sembra quasi la scena di un film
noi fuori sincro il tempo fermo
in un loop che si ripete che si ripete
Senza lasciare impronta
senza lasciare impronta
ed è già notte fonda
C’è la radio che passa
un valzer anni ’50
senza lasciare impronta
senza lasciare impronta
forse c’è il cielo ci ascolta
c’è una goccia che casca giù mi corre sul volto
e non c’è traccia di te
Ora siamo appesi a un filo come un aquilone
tra il cielo e l’asfalto, tra i mortali e l’Eden
mi hai lasciato sui vestiti
ma hai scoperto ogni mio lato
è sbagliato ma farei tutto da capo
E se mi ami brucio
e guarda adesso siamo ancora qui
abbracciati al buio
ed io potrei anche morire così
fuori c’è il diluvio
mi sembra quasi la scena di un film
noi fuori sincro
il tempo fermo in un loop
che si ripete che si ripete
Senza lasciare impronta
senza lasciare impronta
ed è già notte fonda
c’è la radio che passa un valzer anni ’50
senza lasciare impronta
senza lasciare impronta
forse il cielo ci ascolta
c’è una goccia che casca
e mi corre sul volto
e non c’è traccia di te
Per quello che sento non c’è una definizione
ma non serve sempre trovare un nome alle cose
sai a volte un abbraccio può sembrare una prigione
ci siamo persi chissà dove
Senza lasciare impronta
senza lasciare impronta
ed è già notte fonda
c’è la radio che passa un valzer anni ’50
senza lasciare impronta
senza lasciare impronta
forse il cielo ci ascolta
c’è una goccia che casca
e mi corre sul volto
e non c’è traccia di te
Foto di Claudia Comoni