9 Novembre 2024
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9 Novembre 2024

Erica Mou pubblica il concept album “Cerchi”

L'artista ha annunciato una serie di concerti a partire da novembre 2024

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L’ALBUM “CERCHI” – TRACCIA PER TRACCIA

Madre
Il disco si apre con Madre. Le parole disegnano la vita come un cerchio, immaginano di ricordare con vividezza il momento della propria nascita, maledicono un addio, sovrappongono l’inizio e la fine.

Mani d’ortica
Una canzone sulla complessità di una relazione: il delicato equilibrio tra il desiderio di proteggere e la paura di ferire inevitabilmente l’altro, sabotandosi.

Sedimenti
Il brano racconta l’incertezza tipica dell’età adulta, l’inganno dei trent’anni. Si interroga sulle scelte di vita e sulla pressione delle aspettative, riflettendo sulle decisioni che modellano la nostra esistenza.

La festa del santo
Qui è evocata l’atmosfera di una festa di paese, mescolando l’eccitazione e il disorientamento tipici di questi eventi. Su questo sfondo si racconta una storia d’amore e incomunicabilità.

Complici
Il brano esplora la tensione tra il desiderio di andare avanti e il rischio di ricadere negli errori del passato. Fuggire in adolescenza dal posto in cui si è nati e cresciuti, ritornarci da grandi con sentimenti nuovi.

Parlare coi cani
Parole che si incagliano, la difficoltà di scendere nella profondità dei sentimenti si arrende a una via più semplice.

L’alfiere
Il brano usa la metafora degli scacchi per riflettere sulla ciclicità della vita e sull’importanza del cambiamento, un invito a vedere la vita come una serie di trasformazioni continue e necessarie.

Genesi
Il dialogo immaginario tra una donna e Dio, creatori l’una dell’altro, in un inaspettato ribaltamento di prospettiva.

Piccola vita
La canzone affronta le preoccupazioni legate alla maternità e all’ingresso di una nuova creatura nel mondo: raccoglie i pensieri profondi e le paure che accompagnano il percorso verso la genitorialità.

Muta
Un brano di trasformazione interiore, un cammino senza arrivo, di continua mutazione.

Canzone per la me che sono stata
L’album si conclude con una lettera personale, carica di speranza, indirizzata a se stessa del passato, una persona che non c’è più ma di cui la voce conserva le tracce.

Erica Mou

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