Ermal Meta Uno testo e significato.
A quasi due mesi dalla partecipazione al Festival di Sanremo dove si è classificato al terzo posto vincendo anche il Premio Giancarlo Bigazzi, Ermal Meta estrae un nuovo singolo dal suo ultimo album, Tribù urbana (qui la recensione).
Il brano scelto per continuare la promozione del disco è Uno e segue No Satisfaction e la sanremese Un milione di cose da dirti.
Ermal Meta Uno testo e significato
Uno entrerà in rotazione radiofonica a partire da martedì 30 aprile. Ecco come viene presentata la canzone:
“UNO… Belli, brutti, grassi, magri, ricchi, miseri, sani o ammalati, sazi o affamati: ‘visti da lassù siamo tutti uguali’.
C’è chi vorrebbe ribellarsi alla cattiveria, che solo l’animo umano possiede, ma questo cielo lo condividiamo in qualsiasi angolo remoto della Terra. È una delle poche certezze della vita!
UNO per tutti: da soli non possiamo farcela, tantomeno nell’universo musicale. Un busker senza passanti, un direttore senza l’orchestra, un concerto senza pubblico; tutto senza emozione. È il punto di non ritorno.
UNO è un inno alla gioia della condivisione, corale come può essere un insieme di voci che ‘dai vicoli di Atene al centro di Dublino, hai visto come sembra un po’ tutto più vicino?’ “
Le voci che si sollevano all’unisono in Uno sono quelle del Coro del Dipartimento POP/ROCK del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano… “Le senti o no le nostre mani che sollevano l’aria all’unisono?”.
Il brano verrà presentato molto probabilmente per la prima volta dal vivo durante il Primo maggio Roma manifestazione in cui Ermal Meta sarà presente (qui il cast in aggiornamento).
Ermal Meta Uno testo e audio
(Di Ermal Meta, Andrea Bonomo, Simone Bertolotti)
Dai vicoli di Atene al centro di Dublino
hai visto come sembra un po’ tutto più vicino?
e noi voliamo sopra le autostrade e le prigioni
come le voci, le nostre voci
si accendono milioni di luci
visti da su siamo tutti uguali
ti dico sì, anche se fossimo in pericolo, in bilico
niente panico
e un bambino calcia un pallone oltre il muro
ci separano
ma il cielo è uno
Il cielo è uno
uno
il cielo è uno
uno
Dagli occhi di una madre a quelli incerti di un soldato
dal primo bacio al buio al grido di uno stadio
si accendono milioni di luci
e dentro i bar le televisioni
le senti o no le nostri mani che sollevano l’aria all’unisono?
un bambino calcia un pallone oltre il muro
non ci separano più
Il cielo è uno
il cielo è uno
uno
il cielo è uno
uno
Siamo tutti qui, ma che spettacolo
quasi identici non è un miracolo
tutti liberi
tutti o nessuno
il cielo è uno
Siamo tutti qui, ma che spettacolo
il cielo è uno
tutti liberi
tutti o nessuno
il cielo è uno
uno
uno
il cielo è uno
il cielo è uno
uno
uno
uno
uno
il cielo è uno