Si è tenuta ieri sera la prima semifinale dell’Eurovision 2017, e come previsto i risultati hanno seguito le previsioni della vigilia anche se non è mancata qualche piccola sorpresa. A sette anni dalla qualificazione a sorpresa di Filipa Azevedo torna in finale a furor di popolo il Portogallo con Salvador Sobral, applauditissimo in arena e dalla sala stampa, ormai fortemente candidato a un posto sul podio e al ruolo di “anti-Italia” che era rimasto un po’ deserto una volta che il Belgio aveva perso terreno. La diciassettenne Blanche è riuscita comunque a centrare la qualificazione e a rialzarsi nelle quotazioni fino a giungere a ridosso della top5 complessiva, risultato che sarebbe stato insperato fino a una settimana fa.
Ma andiamo a vedere chi ha passato il turno ieri sera, come annunciato in diretta TV:
– ARMENIA: Artsvik – Fly With Me
– AUSTRALIA: Isaiah – Don’t Come Easy
– AZERBAIJAN: Dihaj – Skeletons
– BELGIO: Blanche – City Lights
– CIPRO: Hovig – Gravity
– GRECIA: Demy – This Is Love
– MOLDOVA: Sunstroke Project – Hey, Mamma!
– POLONIA: Kasia Moś – Flashlight
– PORTOGALLO: Salvador Sobral – Amar Pelos Dois
– SVEZIA: Robin Bengtsson – I Can’t Go On
L’eliminazione che più ha lasciato con l’amaro in bocca è stata quella della Finlandia, che dopo le prove aveva convinto buona parte della sala stampa e invece resta al palo per il terzo anno consecutivo. Il duo Norma John ha pagato l’essersi esibito dopo la pausa pubblicitaria (il momento in cui meno persone sono davanti al televisore) e una canzone sicuramente d’impatto, ma forse troppo sofisticata per il pubblico del martedì sera e non abbastanza sostenuta dalle giurie. Scontato ma ugualmente sofferto il taglio dell’islandese Svala, che ha dato tutto quello che poteva dare ma non riesce a riportare in finale il paese nordico che ormai manca la qualificazione dal 2014.
Per la categoria “donne con vocione” la Polonia ha facilmente la meglio su Georgia e Albania, per quanto dopo le prove sembrava potessero rimanere fuori entrambe. Di sicuro ha pesato l’aspetto della diaspora polacca, una delle più agguerrite e numerose in questi ultimi anni, ma c’è da credere che Kasia Moś abbia centrato il passaggio del turno anche grazie al supporto delle giurie. Eliminato invece Omar Naber, sulle cui chance tanti si erano trovati ad essere più possibilisti nelle ultime ore prima della finale: l’elegante ballata dello sloveno di origine giordana non ha convinto abbastanza pubblico e giurie e sarà fuori dalla finalissima di sabato.
Subito dopo l’apertura delle buste si è tenuta la tradizionale conferenza stampa dei vincitori, dove i cantanti qualificati hanno dato ai giornalisti le loro impressioni a caldo e soprattutto hanno potuto pescare la metà della finale in cui si esibiranno. Troveremo nella prima metà (oltre a quelle che già conoscevamo) Armenia, Azerbaijan, Moldova, Polonia e Portogallo, mentre nella seconda metà si esibiranno Australia, Belgio, Cipro, Grecia e Svezia.
(Foto: Anders Putting/EBU)