Eurovision Song Contest 2022. Massimo Liofredi è stato il fautore, nel 2011, del ritorno in Rai e in Italia, dell’Eurovision dopo che, dal 1997, il nostro paese aveva deciso di non prendere più parte alla manifestazione. Ed è anche per questo che oggi lui è una delle persone più contente di questo lavoro, durato dieci anni, che finalmente riporterà la manifestazione, la cui nascita è ispirata al Festival di Sanremo, ricordiamolo, in Italia dopo ben 31.
Ecco le parole rilasciate da Liofredi:
“Congratulazioni ai Maneskin per la meritata vittoria all’Eurovision Song Contest. Sono una band fantastica. Quanto al successo televisivo e al riconoscimento che la manifestazione ha ottenuto finalmente in Italia si tratta del frutto di un lavoro di 10 anni. Quando nel 2011 riportai l’Eurovision su Rai 2 con Raffaella Carrà c’erano tanti scettici”.
Fu proprio Massimo Liofredi, da direttore di Rai 2, a rilanciare la manifestazione in Italia…
“Quando arrivai a Rai 2 nel settembre 2009 tra i miei obiettivi c’era proprio quello di rendere centrale la musica nel racconto della rete. Così accanto alle produzioni da me ideate, come ‘Due’, reputai coerente anche un ritorno dell’Italia all’Eurovision Song Contest, che nel frattempo era diventato un grande show televisivo e soprattutto un’occasione importante per poter far conoscere i nostri artisti fuori dai confini nazionali.
Di concerto con la direzione relazioni estere lavorammo al ritorno della manifestazione, che si concretizzò con l’edizione del 2011. A questa iniziativa ci credevano in pochi. L’artista che venne scelto, Raphael Gualazzi, era fresco della vittoria nella categoria giovani al Festival di Sanremo. Io coinvolsi subito Raffaella Carrà, nome fondamentale per far conoscere agli italiani l’importanza di questo appuntamento: fu lei a condurre la diretta dagli studi Dear di Roma, dove per l’occasione venne allestita una sorta di trasmissione nella trasmissione, e a fare da portavoce. Raffaella, che conosceva bene il mondo Eurovision, coinvolse subito anche il dj Bob Sinclar.
Il secondo posto ottenuto il 14 maggio 2011 all’Esprit Arena di Düsseldorf, in Germania, fu qualcosa di eccezionale, salutato anche da un buon riscontro in termini di ascolti. Il progetto fu importante anche in termini di comunicazione. I programmi della rete, come ‘Top Of The Pops’, furono impegnati nel promuovere l’evento, ospitando anche alcuni degli artisti che avrebbero rappresentato i vari paesi: ricordo che per l’Inghilterra c’era la nota pop band dei Blue, che scelsero l’Eurovision per la loro reunion, e che noi ospitammo in anteprima negli studi di Via Mecenate a Milano“.
Diventato in seguito direttore di Rai Ragazzi Liofredi portò la stessa filosofia anche su Rai Gulp. “Fu naturale aderire anche allo Junior Eurovision Song Contest“, prosegue Liofredi, “cui l’Italia non aveva mai partecipato. Debuttammo nel 2014 a Malta con Vincenzo Cantiello, che aveva partecipato a ‘Ti lascio una canzone’ su Rai 1 condotto da Antonella Clerici, che per l’occasione fece da madrina per questo appuntamento. Il risultato fu clamoroso, visto che c’entrammo subito la vittoria“.
Quanto al futuro Liofredi è convinto che per l’Italia l’Eurovision Song Contest sarà sempre più “importante. “Sono sicuro che la Rai saprà ben figurare dal punto di vista produttivo in vista dell’edizione del prossimo anno che sarà appunto ospitata a Torino“.