E’ uscito lo scorso 24 novembre per l’etichetta Advice Music Do Di Matto, disco d’esordio dell’artista napoletano Fabrizio Borghese.
Disco in chiave rock anni ’70 ma con chiare ed aspre influenze grunge degli anni ’90, Do Di Matto prende spunto anche da radici blues e dal progressive inglese creando in un unico lavoro una riuscita amalgama di più stili. Chiare sono inoltre le influenze di mostri del rock quali Led Zeppelin e Deep Purple.
Composto da otto tracce il disco tratta principalmente d’amore, analizzato in tutte le sue forme, dinamiche e sfaccettature, come raccontano chiaramente anche i titoli della magior parte dei pezzi. Infatti tranne la canzone d’apertura Identità, che tratta della lotta all’ipocrisia intrapresa dal cantante e dal titolo di chiusura T Tu Can Un Chiagne che è l’unica cover presente nell’album, i restanti titoli rievocano l’amore nelle sue più svariate forme: da quello perduto di Vivere In Eterno e Pioggia fino a quello più romantico di La Rosea Aurora.
Questa la tracklist del disco:
1 – Identità
2 – Maledetto Amore
3 – Libera
4 – Occhi Di Megera
5 – Pioggia
6 – La Rosea Aurora
7 – Vivere In Eterno
8 – T Tu Can Un Chiagne
Fabrizio Borghese si avvicina al mondo della musica ancora bambino, quando all’età di otto anni inizia a cantare con impostazioni da tenore. Con l’adolescenza inizia poi ad appassionarsi a gruppi rock degli anni ’70 che saranno d’ispirazione per la creazione dei suoi pezzi. Degna di nota inoltre la sua passione per la musica jazz, blues e lo per lo scenario progressive inglese in genere, che lo porterà ad essere artista poliedrico nei gusti e nelle influenze.
Dopo aver partecipato nel 2003 a Sanremo Rock con il brano Il Tempo Che Corre, Fabrizio nel 2004 fonda il gruppo rock I Tiresia con i quali inizia la prima gavetta.
Nel 2009 viene premiato come rivelazione dell’anno dall’associazione I Colori Di Napoli e nel 2010 partecipa al Festival di Castrocaro con la cover di Zucchero Miserere.
Negli anni a seguire partecipa a vari concorsi ottenendo sempre posizioni di rilievo e nel 2014 viene convocato a Verona per la selezione finale per la partecipazione alla trasmissione Rai Una Voce Per L’Arena.
Oggi, anticipato dai singoli Identità e Maledetto Amore, arriva finalmente il primo album Do Di Matto.