9 Luglio 2022
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9 Luglio 2022

Fabrizio Moro estrae un nuovo singolo dall’ultimo disco e parte con il “La mia voce tour 2022”

I live estivi anticipano due grandi concerti previsti per il mese di dicembre 2022

Fabrizio Moro La mia voce testo significato
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Fabrizio Moro La mia voce significato del testo della canzone che dà il nome, non solo all’ultimo progetto discografico del cantautore, ma anche al tour estivo al via dall’11 luglio.

Moro torna live con uno spettacolo organizzato e prodotto da Friends & Partners, La mia voce tour 2022, tournée estiva che proseguirà per tutta l’estate nelle più suggestive location all’aperto in giro per l’Italia. Il tutto in attesa del mese di dicembre quando il cantautore sarà protagonista di due importanti appuntamenti nelle città di Milano e Roma: il 18 dicembre sarà in concerto al Mediolanum Forum di Assago (MI) e il 21 dicembre al Palazzo dello Sport di Roma.

Fabrizio Moro la mia voce significato del brano

A pochi giorni dal debutto arriva in radio anche il singolo che dà il nome al tour, La mia voce. Il brano è il terzo singolo estratto dall’album omonimo ed è una canzone nel quale emerge l’inconfondibile forza d’espressione di Fabrizio Moro che si trova a riflettere sulle incoerenze nel mondo.

In La mia Voce l’artista dosa parole e rabbia, con voce cruda e potente, sottolineando che non si è mai abbastanza maturi per combattere contro un sistema di omologazione e apparenze per far vincere la verità.

Queste le date del tour estivo di Fabrizio dove sarà accompagnato da Claudio Junior Bielli al piano, Danilo Molinari e Roberto Maccaroni alle chitarre, Luca Amendola al basso e Alessandro Inolti alla batteria.

  • 11 luglio, Piazza Vittorio Emanuele II, VARALLO SESIA (VC) – Alpàa Festival
  • 14 luglio, Piazza della Cattedrale, ASTI – Asti Musica
  • 16 luglio, Castello Carrarese, ESTE (PD) – Estestate Festival
  • 17 luglio, Parco Vulcanologico, SAN VENANZO (PG) – Festival Incanto d’Estate
  • 8 agosto, Piazza Cavour, TERLIZZI (BA)
  • 13 agosto, Stadio Jannella, GROSSETO – Vintage Lux Festival
  • 17 agosto, Forum Eventi, SAN PANCRAZIO SALENTINO (BR)
  • 18 agosto, Piazza delle Regioni, PRESICCE (LE) – I Colori dell’Olio
  • 20 agosto, Anfiteatro Falcone Borsellino, ZAFFERANA ETNEA (CT) – Festival Sotto il Vulcano
  • 22 agosto, Teatro Parco Urbano, FINALE DI POLLINA (PA)
  • 23 agosto, ISOLA DI CAPO RIZZUTO (KR) – Le Castella Music Fest
  • 24 agosto, Teatro al Castello, ROCCELLA JONICA (RC)
  • 26 agosto, Piazza Orsini, MONTORIO AL VOMANO (TE) – Gran Sasso Live
  • 27 agosto, Arena Mandozzi, SANT’ELPIDIO A MARE (FM)
  • 18 dicembre, Mediolanum Forum di Assago, MILANO
  • 21 dicembre, Palazzo dello Sport, ROMA

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Fabrizio Moro la mia voce testo e audio

(di Fabrizio Moro e Robero Cardelli)

Non voglio credere che è sana questa esitazione
E che è sbagliato compromettermi senza ragione
Quello che sento non deve morire in me perché ci credo
Al limite lo metto dentro una canzone

Non voglio credere che posso solo bisbigliare
Che il tempo esiste solamente, sai, per invecchiare
Non voglio credere alla voce di un telegiornale
Non voglio credere

Non temete
Io non sono e non sarò quel che volete
Non dovete
Non potete
Ignorare la mia voce, la mia sete

Mi hanno detto di contare prima di parlare
Ma è giusto solo se non so quello che devo dire
Voglio trovare la mia strada prima di morire
Ma come faccio se non so nemmeno dove andare?

Ho messo in dubbio i sogni già alle scuole elementari
Vuoi fare il cantautore?
Saranno cazzi amari
Vuoi usare ogni neurone?
Saranno cazzi amari
Sarai spolpato da un sistema che ci vuole schiavi (tutti)

Non temete
Io non sono e non sarò quel che volete
Non dovete
Non potete
Ignorare la mia voce, la mia sete

E fra i coriandoli di questo assurdo carnevale
Non sono una comparsa ma l’attore principale
Seguirò il mio istinto consapevole che il vento può cambiare
Ma la barca sarò io a guidarla e non la mano di un padrone
Che limita, che mi dirige
Voglio svegliarmi libero e questo non transige
Il potere logora chi non ce l’ha
Ma anche chi ne abusa senza onestà

Non potete
Ignorare la mia voce, la mia sete
Non dovete

Ignorare la mia voce, la mia voce, la mia voce (la mia voce)

Ognuno vuole dire la sua
Nascosto dietro ad uno schermo poi compone un’idea
Rimane lì
Nei secoli dei secoli dei secoli dei secoli
Pensieri inavverati come inutili miracoli
È corretto avere un’opinione
Ma per farla rispettare a volte serve un bastone
E tu resta comodo lì
Tu resta chiuso al sicuro
Che il bastone non è grosso ma andrà bene nel culo
Sei un uomo libero, credici

Ma quant’è bella la parola “credici”
Ci fanno credere che non puoi crederci
Ma la mia voce è più forte
Dell’identità di un’epoca in cui abbiamo scelto di non viverci
Ma la mia voce è più forte
Dell’identità di un’epoca in cui abbiamo scelto di non viverci
Ma la mia voce è più forte
Dell’identità di un’epoca in cui abbiamo scelto di non viverci

 

Foto di copertina di Fabrizio Cestari