16 Marzo 2018
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16 Marzo 2018

Le canzoni e le diverse anime di FATTI SENTIRE raccontate da LAURA PAUSINI

Ecco tutte le canzoni di "Fatti sentire", il nuovo disco di Laura Pausini, raccontate in prima persona dalla cantante

Fatti sentire
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La giornata dedicata all’uscita del nuovo album di Laura Pausini, Fatti sentire, 13esimo disco di inediti della cantante si conclude su All Music Italia e così, dopo avervi svelato le nuove date del tour (italiane ed Europee, le trovate qui), raccontato le novità svelate in conferenza stampa (dal nuovo singolo all’invito per i suoi autori, leggete qui), e pubblicato la recensione dell’album ad opera del nostro Fabio Fiume, ecco per chiudere le 14 nuove canzoni del disco raccontate dalla cantante stessa.

Fatti sentire esce oggi in tutto il mondo e, per quanto riguarda l’Italia sono diverse le versione disponibili: in cd, in digital download, in doppio vinile e in vinile rosa ad edizione limitata per Amazon (link alla fine di questo articolo).

Andiamo a scoprire le canzoni dell’album raccontate dalla stessa Laura Pausini.

NON È DETTO

Non è detto parla di possibilità e di opportunità, perché nulla è detto, tutto può succedere, le cose cambiano improvvisamente. Lascia aperte tutte le porte, tutte le strade che si presentano a noi, ma soprattutto quelle che noi scegliamo costruendo il nostro futuro, scelta dopo scelta. Non è una canzone autobiografica ma amo il messaggio che sento molto mio: le cose cambiano e spesso ci sorprendono. Come a me tante volte è successo nella vita.

NUEVO

Nuevo è il mio modo di affrontare uno stile insolito che mi dà la possibilità di scatenare il mio lato latino, ‘un feeling nuevo’ come dice la canzone. È un gioco di seduzione che sfocia in una corrente di sensazioni in cui perdersi e perdere il controllo. Non servono sottotesti, non servono sovrastrutture, chi comanda è l’alchimia che si sprigiona da una scintilla, e tutto si accende.

LA SOLUZIONE

È una canzone immediata che racconta un percorso, l’abbandono di un passato fatto di inquietudini, la ricerca di nuovi confini da attraversare, portando con sé ciò che vale la pena salvare. È la canzone d’amore che forse mi rappresenta di più. La mia soluzione è l’amore, così come la musica, è una cosa che per me non cambia e non cambierà mai.

E.STA.A.TE

Ritmo allo stato puro, un inno all’estate, al prendere l’iniziativa in amore. È una canzone che ha nel testo un gioco di parole: ESTATE / E STA A TE, la mia ESTATE sei tu, E STA A TE cominciare. Quando si vuole qualcosa sta a noi prenderla, o fare di tutto per raggiungerla, con l’energia che contraddistingue quella stagione dell’anno, compresa la voglia di godersi ogni momento fino alla fine.

FRASI A METÀ

Un brano rock, arrabbiato, potente, che arriva dritto al punto e anche al cuore. Un’amicizia interrotta, il dolore che si trasforma in rabbia. C’è tutta la mia indole in questa canzone, quando taglio i ponti è finita, vuol dire che ho sofferto talmente che il limite è stato raggiunto. E tutto si interrompe, a metà, come frasi e verità sospese che perdono di significato.

LE DUE FINESTRE

Un racconto di immagini e suggestioni. Due persone fotografate in un momento di crisi e insieme di svolta: è l’appello struggente e persistente lanciato per non perdersi. Racconta la difficoltà di comunicare, di capirsi e farsi capire, nella ricerca di una serenità che va ritrovata, azzerando ogni barriera e difesa, riscoprendosi, aiutandosi a vicenda o anche scusandosi per non essere in grado di sopportare una pressione emotiva. Le due finestre è per me una delle emozioni più grandi provate in sala di registrazione e che si rinnova ad ogni ascolto.

FANTASTICO (FAI QUELLO CHE SEI)

Un mondo dance e spensierato, che prende spunto dalle sonorità anni ’80 arricchite da suoni di ultima generazione, Fantastico è dedicata ai miei fan. Racchiude nel titolo una frase, ‘Fai quello che sei’, nata nel 2007 per il mio primo San Siro. In un momento così difficile per la diversità, per le minoranze, ma anche per chi ha una sensibilità spiccata e ha difficoltà a tirar fuori la propria personalità a causa dei paletti che la collettività impone, la salvezza va cercata nella libertà di espressione, da ogni punto di vista, anche il più spensierato.

NO RIVER IS WILDER

Una canzone nata in inglese, con uno spirito anglosassone che ho voluto fortemente rimanesse originale. No river is wilder è un brano di cui ho scritto io il testo al volo, non vedevo l’ora di provinare il pezzo e le note scritte da Paolo Carta mi hanno portata a scegliere suoni, vocali, parole che dessero alla mia voce lo sfogo necessario, l’ho cantato così e ho voluto lasciarlo in lingua inglese, come era successo la prima volta nel 1998 con il brano Looking for an angel scritta in quel caso per me da Phil Collins.

L’ULTIMA COSA CHE TI DEVO

L’ultima cosa che ti devo è un giro di boa, è il responso di un bilancio, è il passo successivo ad un bivio. È una ballad sincera, dedicata agli istanti di vera forza, quando arriviamo di fronte a una porta da aprire, o da lasciarsi alle spalle. Sono momenti che ho attraversato, riuscendo a portare la mia vita oltre la realtà che vivevo e regalandomi una nuova possibilità.

UN PROGETTO DI VITA IN COMUNE

È uno dei due brani prodotti da Rik Simpson, che è riuscito a creare una sonorità veramente particolare, che cercavo da un po’, perché è nuova e allo stesso tempo mi rappresenta perfettamente. Il titolo rispecchia il mio lato pragmatico e la mia esigenza di pianificare, su basi e prospettive solide. Sono pronta a superare ogni paura, a ripartire da capo, per condividere con la persona che amo non solo il quotidiano, ma un vero progetto di vita in comune, scritto a quattro mani, senza mai perdere di vista il rispetto del singolo individuo.

IL CASO È CHIUSO

Un pezzo che non lascia spazio all’interpretazione, o ai tentennamenti. Un’esplosione di suoni che alterna pop e rock in un equilibrio che Rik Simpson ha saputo raggiungere, superando la visione che avevo di questo brano al primo ascolto. Si sbaglia, si cade, ci si scontra, fino al punto di voler rompere ogni specchio che riflette un’immagine ormai troppo distorta. Spesso semplicemente per chiudere, e non tornare, senza alcun giudizio o condanna.

ZONA D’OMBRA

Sonorità elettroniche e dance si fondono in questa canzone, dal testo misto, italiano e inglese. Particolare non solo per i suoni ma anche perché racconta una parte probabilmente molto femminile, in cui mi riconosco, e per alcuni versi fragile, insicura. Non è scontata la fiducia in se stessi, ancor meno la fiducia nell’immagine che gli altri hanno di noi, in primis le persone che amiamo. Sconfiggere la zona d’ombra che si crea quando dubitiamo di noi stessi, va oltre la vanità, è un traguardo che si raggiunge attraverso chi ci sceglie, una ricompensa per essersi fatti scoprire, attraverso tutto ciò che fa di noi ciò che siamo.

FRANCESCA (PICCOLA ALIENA)

Questa canzone a cui tengo moltissimo, arrangiata e prodotta da Nick Ingman, è dedicata alla mia ‘nipotina’ scomparsa lo scorso aprile a causa di una rara malattia (sindrome da deiezione ip36) e alla sua mamma Roberta, che ha accompagnato la vita di questa bimba inventando per lei un mondo fantastico, attraverso un diario e la favola di un pianeta lontano a cui purtroppo la “piccola aliena” Francesca ha dovuto fare ritorno prima di aver compiuto tre anni. Questo brano è per lei, per tutte le famiglie che vivono situazioni simili e drammatiche e per tutte le persone che dedicano la loro vita ad aiutare bimbi e genitori durante la degenza. I proventi del brano andranno alla onlus Bimbo tu, che ha sostenuto Francesca e i suoi cari.

IL CORAGGIO DI ANDARE

È un brano delicato ma parla di forza. Invita a trovare il coraggio di andare avanti nonostante tutto, di ricominciare da zero, di lottare per se stessi, per i sogni e il futuro, perché nessuna occasione vada sprecata, nessuna traccia passi inosservata, nessun ricordo giri a vuoto. E la mia impronta in questo pezzo è il titolo del disco, FATTI SENTIRE. Farsi sentire, sempre e comunque, perché ne vale la pena, perché fa la differenza. Ognuno di noi, ogni storia, ogni vita vissuta conta e fa la differenza.”

 

Foto di Julian Hargreaves

 

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