Federica Carta Tocca a me testo e significato del nuovo singolo in duetto con Mydrama.
Uscirà questo venerdì, 21 maggio, insieme al videoclip ufficiale il nuovo singolo di Federica. Un brano cantato con Mydrama che vuole essere un inno a due voci contro ogni discriminazione “Contro l’odio, l’ignoranza e il rancore.
Continua così il percorso urban sotto Island Record della giovane artista che, dopo aver affrontato un altro tema sociale con Chadia Rodriguez, sceglie di continuare su questa linea artistica.
Federica Carta tocca a me testo e significato
La Carta questa volta vuole farsi portavoce di un nuovo importante messaggio sociale. Con un brano up-tempo che abbraccia pop, urban e contemporary R&B, Tocca a me, disponibile in pre-save qui e con un nuovo duetto, questa volta con Mydrama, artista fresca della partecipazione all’ultima edizione di X Factor.
Tocca a me vuole essere un inno alla diversità e al coraggio di essere chi sappiamo di essere. È una canzone di denuncia che urla libertà per un’intera generazione impegnata contro ogni forma di omotransfobia,
Nel videoclip di Tocca a me, in uscita il 21 maggio per la regia di Priscilla Santinelli, oltre alle due artiste sono protagonisti, tra gli altri, due rappresentanti della GenZ da sempre promotori dell’inclusività e in lotta per la parità di diritti: Muriel, celebre youtuber, influencer e attivista LGBTQ+ e Emanuele Ferrari, uno dei creators più influenti d’Italia.
È a questi ragazzi che Federica e MYDRAMA parlano, dedicando loro abbracci, baci e carezze colmi di supporto e solidarietà. Alcuni insulti omofobi accompagnano le prime immagini della clip che diventa uno specchio sulla realtà più cruda, tra forme di discriminazione e violenza. Ma la generazione genderless e multiculturale che viene raccontata nel video è pronta per un’importante presa di consapevolezza: la liberazione dal giudizio altrui e dalla violenza. Niente più bende sugli occhi: solo la volontà di vivere alla luce del sole il proprio amore e la propria identità.
Federica Carta Tocca a me testo
(di Adel Al Kassem, Mydrama, Riccardo Sciré, Simone Cremonini)
C’è una mia foto in camera
dove sorrido con i miei
tornerei lì
(tornerei lì)
senza pensieri
(senza pensieri)
non sono un nome e un numero
non sono tutto e subito
io sono qui
persa da ieri quando tutto mi sembra una gabbia, anche la pelle che indosso
vado fuori di me
quando pensi che la gente sappia e che sappia fin troppo
fin troppo di te
conto i brividi sulla mia schiena
come da bambina sopra un’altalena
è tutto ok, è tutto ok
e se non è ok
Non so come si fa
a trovare un posto per noi
ma tocca a me
tocca a me
c’è luce tra le lacrime
non so come si fa
ad aspettare domani
tocca a me
tocca a me
accedere la luce se non c’è
dirti che ho paura non fa più paura solo la mia voce a farmi da armatura
non so com si fa
a trovare un posto per noi
ma tocca a me
tocca a me
tocca a me
Sai, sai che io certe notti volo
con le finestre chiuse ma tra le rovine
Roma annega e brucia, non ti sento
urla più forte come se volessi rompere a metà
il filo della crisalide, torneremo a sorridere sotto il cielo di Atlantide già lo sai
apro gli occhi sopra un’altalena
come da bambina il sogno poi si avvera
è tutto ok, è tutto ok
Non so come si fa
a trovare un posto per noi
ma tocca a me
tocca a me
c’è luce tra le lacrime
non so come si fa
ad aspettare domani
tocca a me
tocca a me
accedere la luce se non c’è
dirti che ho paura non fa più paura
solo la mia voce a farmi da armatura
non so com si fa
a trovare un posto per noi
ma tocca a me
tocca a me
tocca a me
Non so come si fa
a disegnare il futuro
tocca a me
tocca a me
tocca a me