Sembra non tutti abbiano gradito l’inno che Federico Leonardo Lucia, in arte FEDEZ, ha scritto per il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo: tra questi c’è l’Onorevole Pedica che ha addirittura accusato di vilipendio l’artista, che come saprete è appena uscito col nuovo album “Pop-hoolista” (contenente 20 tracce e grandi collaborazioni, con nomi del calibro di Elisa, Malika Ayane, J-Ax… leggete QUI i dettagli).
Una nuova grana, dopo il diverbio a distanza con la conduttrice Barbara D’Urso: questa volta il pomo della discordia è la canzone Non sono partito, che potete ascoltare attraverso questo lyric video, pubblicato sul canale ufficiale Youtube del leader del M5s.
Ed ecco di seguito il lungo messaggio che ha postato alcune ore fa il rapper, sulla propria fanpage ufficiale Facebook.
«Oggi (l’onorevole) Stefano Pedica ha avuto l’ardire di accusarmi di Vilipendio per il testo di “Non sono Partito”; mi viene proprio da ridere.
Tralasciando il fatto che il reato di Vilipendio implica un’offesa e che gli unici a sentirsi offesi dalle istituzioni sono i cittadini, mi chiedo come il fatto di augurarsi che il CAPO DELLO STATO si presenti SPONTANEAMENTE a deporre su una questione così delicata come la trattativa Stato-Mafia possa essere considerato un reato.A meno che non si ripristini la censura e tutto ciò che non è allineato con il potere venga etichettato come diffamatorio.
Ma il punto è un altro, ed è che la nostra classe politica sembra più concentrata a fare interrogazioni parlamentari su una partita di calcio e a condannare i testi di un “rapper” piuttosto che dedicarsi ad analizzare i veri problemi del paese.
Non sono intimidito, si è solo passati dal metodo “Boffo” al metodo “Goffo”.»
E proprio a riguardo del brano Non sono partito ha poi aggiunto:
«Ho deciso di espormi in prima persona e di metterci la faccia non certo per fare propaganda politica, semplicemente credo fortemente nel concetto di “Cittadinanza Attiva” e scrivendo canzoni di professione, penso che questo sia il modo migliore per dare il mio contributo.
Non voglio orientare le scelte politiche del mio pubblico e non ho la pretesa di essere nel giusto, ho semplicemente scritto quello che penso.
In un momento per me di grande visibilità mediatica l’ultima cosa di cui avevo bisogno era espormi politicamente, con tutti gli attacchi e le conseguenze che ne sarebbero potute derivare.
E’ vero, non è stata una mossa furba, ma oggi più che mai sono orgoglioso di non far parte della cosiddetta ITALIA DEI FURBI.»
Quale sarà la replica, che probabilmente non si farà attendere, da parte dell’Onorevole Pedica a questo lunga e pesante dichiarazione del giudice di X Factor 8? Staremo a vedere. Voi che ne pensate?
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