Oggi la stampa ha potuto ascoltare in anteprima tutti e 24 i brani dei Campioni in gara al Festival di Sanremo 2020.
Ecco il parere di All Music Italia frutto di, lo ricordiamo, un solo ascolto. Buona lettura
Achille Lauro – Me ne frego
A un anno di distanza da Rolls Royce e dopo aver stupito prima con l’album 1969 e il singolo 1990, Achille Lauro esplora il mondo della dance anni ’90 con effetti vocali tipici di quel periodo.
Un incipit in cui la voce di Lauro è supportata solo da una chitarra, fino all’esplosione in un inciso forte in cui il verso “Tu sei mia, tu sei tu, tu sei più” farà ballare l’Ariston e in radio funzionerà.
Nell’interpretazione Lauro assomiglia sempre più al primissimo Jovanotti e la chiusura del brano con le percussioni che rimandano a We Will Rock You dei Queen è furbo, ma estremamente catchy.
Voto: 7+
Alberto Urso – Il sole ad est
Di sicuro da Alberto Urso nessuno si sarebbe mai aspettato qualcosa di diverso, ma il brano, pur supportato da una produzione curata e dei suoni che con l’arrangiamento orchestrale verranno esaltati, non decolla.
Un classico brano italiano che già negli anni ’90 sarebbe stato considerato datato. Un punto in più per la voce di Alberto che nel bene e nel male sa emozionare, ma il pezzo è troppo povero di spunti.
Voto: 5